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15/10/2010 12:59:04

La Busi stasera in onda su Rai Tre, ma Minzolini...

Maria Luisa Busi torna in video da stasera tutti i venerdì in prima serata su Raitre con ‘Articolo 3’, un programma che si ispira all'articolo della Costituzione in base al quale tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche.
E a chi le chiede dei suoi rapporti con il direttore Augusto Minzolini, dopo che ha lasciato il 21 maggio la conduzione del Tg1 in polemica contro una testata 'parziale e di parte’ risponde: “Non ci siamo più neanche incontrati”.
Sarà anche per questo che la conduttrice non ha ancora ottenuto il "distacco" dal Tg1 a Rai3. È un dispetto di Minzolini? Poco importa, perché seppur "abusiva", la Busi stasera andrà comunque in onda.
“I protagonisti del programma saranno - spiega la conduttrice insieme al direttore di Raitre Paolo Ruffini - tutti i cittadini, i giovani, le donne, gli immigrati, i lavoratori, gli anziani e chiunque abbia subito la negazione di un diritto”. Inoltre, aggiunge la Busi, “indagheremo nel mondo della sanità, parleremo al diritto di essere curati bene. Affronteremo anche la questione del precariato, con le vecchie generazioni costrette a dare aiuto anzichè riceverlo dai propri figli che non sono affatto dei bamboccioni, che non possono nemmeno permettersi un appartamento in affitto”.
Accanto a questi filoni principali, Articolo 3 proverà inoltre a tutelare i consumatori e a promuovere nuove forme di consumo più equo e sostenibile: banche, assicurazioni, industrie, commercianti, telefonia, agenzia di viaggio, televisioni, rifiuti, carta stampata o internet. Campi del consumo globale e locale dove si muove un consumatore sempre più attento ma ancora povero di strumenti di informazione.
Il programma - firmato dalla stessa Busi con Filippo Nanni, Alessandro Garramone, Anna Pagliara, capostruttura Annamaria Catricalà - alternerà servizi a dibattito in studio, con ospiti fissi.
La giornalista ricorda poi come ha scelto questa nuova sfida dopo essere stata chiamata a giugno (giorno prima del suo anniversario di matrimonio) da Ruffini: “Ho accettato anche se sono ancora legata alla mia testata (ndr. e ufficialmente non è stata ancora distaccata dal Tg1) perchè avevo voglia di tornare a lavorare. Nel direttore ho trovato sintonia di valori e le stesse idee professionali”.
Nel giorno della sospensione di Michele Santoro, la Busi non si sottrae alle domande sul tema in conferenza stampa: “Lo trovo un provvedimento profondamente ingiusto. Non c'è stata alcuna volgarità in quello che ha detto. In tv ne passano assai di peggiori senza che venga presa alcuna decisione disciplinare”. La conduttrice osserva quindi come Santoro oggi fa oltre il 20% di share “con i dibattiti in studio, il suo essere nei luoghi della protesta e con il contradditorio che avviene sempre tra esponenti della maggioranza e dell'opposizione. Annozero è un programma di grandissimi ascolti, quindi sarebbe un danno per la Rai privarsene. Ci sono situazioni in cui gli ascolti calano ma l'azienda non si muove. Non vorrei che ci fossero due pesi e due misure”.
Sul caso Santoro ha risposto anche Paolo Ruffini rilevando che: “Penso che la forza della Rai sia quella della libertà e del pluralismo, aspetti specifici del servizio pubblico che dovrebbe fare di tutto per tutelare ogni voce«. Secondo il direttore di Raitre ogni approccio disciplinare al tema del pluralismo è sbagliato, dunque la decisione di sospendere Santoro non va nella direzione della tutela della pluralità di voci.