"Il progetto - ha spiegato Angileri - si può realizzare in economia grazie all'utilizzo di un software già in dotazione alla Provincia per la georeferenziazione, cioè per dare una collocazione geografica a determinate informazioni". In questo caso, quindi dobbiamo immaginare la nostra provincia come un grande pannello, dove verrà accesa una spia per ogni caso di tumore che l'Asp registra.
I cittadini hanno avuto sempre grandi sospetti su alcuni fattori determinanti per l'alta incidenza di tumori in alcune zone di Marsala e della provincia di Trapani. Dalle falde acquifere inquinate a causa dell'utilizzo massiccio di pesticidi nell'agricoltura, fino al sospetto - confermato anche in alcune inchieste di mafia - sull'utilizzo delle cave tra Marsala e Mazara o Custonaci per il stoccaggio di rifiuti tossici.
Scrive Vito: "Si dovrebbero fare più controlli nel nostro territorio,nelle acque marsalesi e nel sottosuolo delle cave di tufo delle zone diMarsala".
Patrizia aggiunge commentando l'iniziativa: "Molto interessante. Si farà finalmente luce sui sospetti diffusi tra i cittadini di Custonaci. Circola voce di scorie radioattive nelle cave in disuso. Alto tasso di tumori anche a Paceco... Per anni e anni la spazzatura è stata bruciata nella vicina discarica, ormai in disuso, e una nube tossica giungeva a mó di nebbia ogni giorno al mattino presto in paese. Interessante questo software, permetterebbe di ricostruire le cause di tante morti dovute al cancro nella nostra provincia. Spero che i dati siano illustrati e che si possano prendere provvedimenti di conseguenza".
Aggiunge Angileri: "Presto i dati saranno pubblicati in un volume con tutte le mappe e tutti i report con le varie suddivisioni e le immancabili visioni d'insieme. La mappatura riguarda "tutti" i comuni della provincia, non solo le zone che classicamente si ritenevano, per tradizione orale, a rischio. Attendiamo ancora qualche settimana..."