La nuova emergenza sanitaria in Sicilia sono proprio loro, i sopravvissuti al primo infarto. Sei su dieci finiscono per averne un altro. E i rischi di mortalitá triplicano. Ogni anno sono oltre 10.800 i siciliani ricoverati a seguito di un infarto: per 6.500 di loro é la "prima volta" e le vittime, se ricoverate in Unitá Coronarica, sono quasi 200, con un rischio di mortalitá del 3%. Ma a far scattare l'allarme é un altro dato significativo: sono ben 4.300 i pazienti al secondo infarto. Sono loro a rischiare di piú, perché 1 su 5 muore entro l'anno. Per questi pazienti il tasso di mortalitá risulta triplicato rispetto a quello del primo infarto: oltre 150 non superano il ricovero, circa 340 muoiono entro il primo mese, piú di 500 non riescono a sopravvivere oltre un anno. Per un totale di 1000 decessi, per la metá evitabili con cure adeguate e costanti e stili di vita salvacuore. Cresce dunque il numero di chi sopravvive all'infarto, grazie all'aumento di ricoveri sempre piú tempestivi e alla riduzione dei fattori di rischio, ma aumentano i pazienti che perdono la vita nel dopo infarto per scarsa aderenza alla terapia e stili di vita inadeguati. Lo sottolineano i cardiologi dell'Anmco Sicilia, che insieme alla "Fondazione Per il Tuo Cuore" Onlus, promuovono la prima campagna nazionale d'informazione e sensibilizzazione sulla prevenzione cardiovascolare e sui rischi che si corrono nel post-infarto. (ITALPRESS)