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09/10/2011 11:52:16

Scrive Valentina sugli assistenti alla comunicazione per bambini autistici

E' ciò che sta accadendo nella nostra Provincia agli studenti ciechi ed autistici, che ad anno scolastico inoltrato, sono ad oggi sprovvisti di un assistente alla comunicazione che li coadiuvi nelle attività scolastiche e didattiche. In particolare, l'autismo è un handicap grave che coinvolge diverse funzioni cerebrali e cui occorre un'assistenza particolare: i bambini autistici hanno spesso risposte anomale ai suoni, al tatto o ad altri stimoli sensoriali, e una ridotta sensibilità al dolore, che può contribuire a determinare sintomi comportamentali, come la resistenza ad essere abbracciati. Le terapie comprendono interventi educativi/comportamentali in ambiente strutturato adattato alle difficoltà specifiche dell'autismo e, in alcuni casi, anche un supporto farmacologico.

Il bambino autistico vive in un mondo tutto suo, con una propria percezione del tempo, degli spazi. E quindi anche il modo di comunicare è correlato al suo mondo. E' un mondo intimo, personale e chiuso  in cui vige la pacatezza: lì si parla con calma, con toni medi, con semplicità e soprattutto esistono le motivazioni e le funzionalità ai gesti. Perchè il bambino autistico non è un bambino stupido, anzi spesso ha un'intelligenza finissima, ha però necessità di aver rispettato questo suo mondo interiore. In questo mondo, dove a volte anche la percezione dell'affettività è capovolta, gli equilibri possono essere stabiliti dalla musica, dai colori, dalle immagini che, spesso, valgono più di mille discorsi anche nel nostro caotico mondo. In questo mondo, è possibile penetrare in punta di piedi, ma è necessario avere l'assenso del padrone di casa: cui è possibile chiedere un invito, ma nel modo giusto. Il bambino autistico, in questo suo mondo, è indipendente e può imparare ad essere autonomo nei piccoli gesti anche quando fa una capatina nel nostro, di mondo. E può imparare ad esserci sempre di più. Ora, trasferite questo mondo in un'affollata aula di 30/33 ragazzi, in un sistema scolastico che vede il rapporto tra insegnanti di sostegno e ragazzi con handycapp di 1:7, e con insegnanti di riferimento esasperati da una precarietà latente come una spada di Damocle sulla loro testa. Ecco, la risposta ve la date da soli.

Con ciò, la formazione scolastica è assolutamente fondamentale nella crescita intellettiva del bambino autistico, proprio per stimolarne l'autonomia.Fondamentali, in virtù di quel mondo di cui sopra, sono gli "interpreti", gli Assistenti alla Comunicazione. Queste figure professionali sono previste per tutte le Persone con handycapp nella comunicazione, quindi per sordi, ciechi e autistici. Ma nelle nostre scuole trapanesi, questi Assistenti sono dei fantasmi, nonostante di Assistenti alla LIS, per esempio, non manchino. Ma restano disoccupati. E i bambini sordi restano senza Assistente. Peggiore è la situazione per i bambini ciechi, per i quali non esistono figure competenti sul territorio se non quelle poche decine che l'UIC ha contribuito autonomamente a formare lo scorso anno. Ma deprimente è la situazione per le famiglie dei bambini autistici, che non hanno neanche un riferimento istituzionale sul territorio che possa aiutarli a risolvere il problema, anche volendo. Nella nostra provincia ci sono circa 220 ragazzi autistici, quasi tutti in età scolastica: molti di questi, hanno dovuto abbandonare gli studi con la licenza media perchè impossibilitati dall'inadeguatezza del sistema assistenziale. Sicuramente, questo stato di cose non è stato agevolato dagli indiscriminati quanto violenti tagli al personale docente nelle scuole, soprattutto a partire dagli insegnanti di sostegno. Ma tutto questo è noia, giacchè  i provvedimenti assunti dal governo nell'attuale Manovra Finanziaria, non aiuteranno a migliorare questa situazione, infatti causeranno "la sospensione di molti servizi e prestazioni" colpendo almeno 10 milioni di famiglie italiane. Io credo che, quando si parla di servizi di prima necessità che vengono a mancare, come l'istruzione o l'assistenza sanitaria, il Governo locale dovrebbe interrogarsi sulle proprie responsabilità,sui propri doveri, ma anche sulle priorità di ordine morale che guidano la loro politica. Se è necessario promuovere il nostro turismo locale con tutti i mezzi e con tutte le forze in campo, per le quali è corretto investire le risorse economiche necessarie, è altresì deprecabile concentrare gran parte se non la quasi totalità di queste risorse in appuntamenti velici elitari che sono una vocazione sportiva e culturale aggiunta alla nostra territoriale, e dall'altro lato permettere che i propri cittadini siano non solo disagiati nella quotidianità della loro vita e della loro città, ma addirittura debbano rinunciare all'istruzione! Questa situazione, che si sta risolvendo in seno alla Provincia, per quanto riguarda i concittadini sordi, rimane irrisolto "per mancanza di fondi" per i trapanesi ciechi e autistici. E questa è una situazione vergognosa e deprecabile, perchè i trapanesi portatori di handicapp sono diversamente abili, non fantasmi! Tanto che, il vero autistico chiuso in un mondo immaginario, in cui le barche a vela sembrano scivolare su fiumi di latte e miele intoccate e intoccabili da una crisi economica pervasiva, direi che sia questo Governo locale. Lui sì che torna allo stop. E senza passare dal Via".


Valentina Colli