Giacalone è stato a lungo responsabile del Settore Urbanistica del Comune di Petrosino. Il funzionario, secondo l'accusa, rilasciò illegittimamente una licenza edilizia.
Imputati nel processo anche il proprietario dell’immobile, Vincenzo Ernandez e il progettista, Giuseppe Indelicato. Il primo è stato condannato a 6 mesi, il secondo a 4 mesi. I reati a vario titolo ipotizzati sono stati l’abusivismo edilizio, il falso e l’abuso d’ufficio. Quest’ultimo, in particolare, è stato contestato all’ingegnere Giacalone.
I fatti sono relativi al 2004. L’indagine era stata avviata dopo una denuncia presentata alla Squadra Mobile di Trapani dai proprietari di un’abitazione confinante, Giuseppe Marrone e Maria Angileri, costituitisi parte civile con l’assistenza dell’avvocato Concetta Anna Maria Inglese, di Petrosino. A difendere gli imputati, invece, sono stati gli avvocati Roberto Genna (per Giacalone) e Ignazio Bilardello (per Ernandez e Indelicato). La vicenda è relativa ad una richiesta avanzata per la costruzione di un edificio. Istanza che in un primo momento era stata respinta dal Comune perché l’area in questione era classificata nel Piano
comprensoriale come «verde agricolo». A quel punto il privato cambiò strategia presentando una seconda richiesta. Stavolta si chiedeva di autorizzare la demolizione di un edificio, per l’accusa mai esistito e la sua successiva riedificazione. Per questo, Ernandez è stato accusato di falso.
«I periti - dice, però, l’avv. Bilardello - hanno affermato di non poter stabilire con certezza se il vecchio immobile esisteva, o no, prima del 1967».
Il Tribunale ha, inoltre, condannato in solido gli imputati a risarcire le parti civili, versando 15 mila euro a Marrone e Angileri e 10 mila euro al Comune di Petrosino. Per fatti analoghi l’ingegnere Giacalone è imputato anche in altri processi.
Uno di questi è il «Fricano Alfredo + 3». A seguito di queste vicende giudiziarie il sindaco Biagio Valenti lo ha sospeso dalle sue funzioni