A renderlo noto è il sindaco di Partanna Giovanni Cuttone che, in sinergia con i colleghi di Poggioreale e Salaparuta, ha inoltrato la richiesta al responsabile della diga Garcia, ingegnere Marcello Bono, al fine di salvaguardare la fauna e, contestualmente, consentire agli operatori agricoli di irrigare senza problemi i propri campi. Sono stati proprio gli agricoltori a far presente il disagio al primo cittadino di Partanna, esasperati dal gran caldo che potrebbe rovinare le colture, frutto di un anno di lavoro, incrementando la crisi del comparto. A seguito della segnalazione, l’ingegnere Bono si è attivato effettuando un sopralluogo nell’area in questione assieme alle delegazioni delle amministrazioni comunali di Partanna, Poggioreale e Salaparuta.
Il lago, che si trova a 194 metri sul livello del mare, è lungo 4,7 chilometri e largo 1,65 chilometri nel suo punto di maggiore ampiezza e può contenere 80 milioni di metri cubi alla quota di massimo invaso. L'invaso è stato realizzato dal Consorzio per l'Alto e Medio Belìce nella prima metà degli anni '80 a seguito dello sbarramento del Belìce Sinistro e ed è nato per risolvere il problema dell'irrigazione delle colture, diventando nel tempo un punto di riferimento per gli uccelli migratori che numerosi vi sostano durante il periodo di svernamento. Il lago artificiale “Diga Garcia” costituisce dunque una vera e propria riserva naturale. Fra le varie specie di pesci presenti, si registrano: il pesce persico, il persico trota, il persico spigola, la carpa, il pesce gatto, l’anguilla e il carassio.