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26/08/2012 04:22:56

Ospedale di Mazara del Vallo: l'Asp fa il punto sui lavori di ristrutturazione?

Se lo chiedono in tanti, soprattutto da quando il Tar, respingendo il ricorso di una ditta esclusa, ha dato il via libera all'avvio dei lavori, che erano comunque già cominciati con alcuni sondaggi strutturali. E adesso che succede? Si rispetteranno i tempi? I dubbi verranno sciolti in una conferenza stampa che l'Asp di Mazara del Vallo ha fatto sapere che verrà convocata entro la fine del mese. “L’iter” sarebbe “prossimo a un momento importante”. I dubbi dei cittadini mazaresi, comunque, al momento, riguardano non tanto il nuovo ospedale, ma l'area di emergenza - urgenza di Via Livorno, che doveva essere completata già da tempo.

L’avvio dei lavori inizialmente era previsto per gennaio 2012. Il 31 dicembre 2013  i lavori dovranno essere completati per evitare la perdita del finanziamento europeo.

 Il progetto, redatto dall'architetto Giuseppe Sindoni del gruppo Sair Geie, prevede una separazione dei flussi d'ingresso alla struttura, con la creazione di nuovi accessi per ambulanze e per specifici reparti. L'ospedale sarà inoltre dotato frontalmente di una grande parete fotovoltaica, e di un luogo di ristoro.

A complicare  l’avvio dei lavori di ristrutturazione dell’ospedale Abele Ajello è stato il ricorso con il quale  il raggruppamento temporaneo di impresa al quale era stato aggiudicato provvisoriamente, l'appalto, ha chiesto al Tar Sicilia la revoca dell’appalto dei lavori. Quest’ultimo lo scorso 7 febbraio era stato aggiudicato dall’Azienda sanitaria provinciale di Trapani al raggruppamento composto dal consorzio nazionale di cooperativa Ciro Menotti di Ravenna, dalla Musumeci costruzioni generali srl di Messina e dalla Marino impianti di Mazara del Vallo. Due mesi dopo, però, la commissione di gara dell’Asp, presieduta dall’ingegnere Francesco Costa, ha revocato quest’aggiudicazione, assegnando lo scorso 30 aprile i lavori di ristrutturazione dell’Abele Ajello alla seconda migliore offerta presentata, ovvero quella predisposta dalla società per azioni Sigenco di Catania. La decisione di revocare l’aggiudicazione al raggruppamento guidato dalla Ciro Menotti è legata al fatto che, come si legge nel verbale di gara dello scorso 30 aprile, sarebbero “emersi elementi tali da giustificare, a esclusiva tutela dell’interesse supremo della pubblica amministrazione, la revoca dell’aggiudicazione dell’appalto”.