Quantcast
×
 
 
22/09/2012 06:36:27

Indagato per truffa Giacomo Scala, ex Sindaco di Alcamo e candidato del Pd. Lui: "Complotto"

Scala è indagato nell’ambito di un’inchiesta più ampia legata all’attività della società consortile Gal (Gruppo di azione locale), della quale fanno parte, tra gli altri, i Comuni di Alcamo e Castellammare del Golfo. Gli inquirenti sospettano che ci sia stata una distrazione di somme destinate all’agricoltura. Il Gal ha, per statuto, il compito di attuare il Piano di sviluppo locale, finanziato dalla Regione siciliana nell’ambito del Piano di sviluppo rurale 2007-2013. L’inchiesta della Procura sarebbe stata avviata a seguito della presentazione di un esposto. Scala controdenuncia  e adombra una manovra ai suoi danni: «Non ho ricevuto alcun avviso di garanzia ed ho dato mandato ai miei legali di presentare un esposto, allo stato contro ignoti, per il reato di rivelazione di segreto d’ufficio».
Secondo Scala, che dice di nutrire massima fiducia nella magistratura, "appare singolare ed inquietante invece, che tale notizia venga illegalmente diffusa a due giorni dalla direzione regionale del mio partito che dovrà ratificare le liste dei candidati per il rinnovo del parlamento regionale, dove sono candidato".

Lunedì intanto riprende il processo a carico diScala a Trapani, dove è imputato con il segretario generale Cristoforo Ricupati.

I due sono chiamati a rispondere delle accuse di abuso d’ufficio e falso. Il primo a prendere la parola sarà il pubblico ministero Franco Belvisi.
Nell’udienza del 15 ottobre, sarà la volta dei difensori mentre il 29 dello stesso mese i giudici si ritireranno in camera di consiglio per la sentenza. Il procedimento
scaturisce da un’indagine relativa alla nomina di alcuni consulenti di cui l’amministrazione comunale di Alcamo si è avvalsa per un breve periodo.
Provvedimenti illegittimi, secondo gli inquirenti. Le pubbliche amministrazioni possono avvalersi di consulenti esterni solo per esigenze cui non possono far fronte con personale di servizio.
Scala, sentito dai giudici, ha respinto con forza le accuse. «Ho sempre amministrato, durante i dieci anni in cui sono stato sindaco, con lo stesso spirito del buon padre di famiglia».