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02/10/2012 04:18:19

Brucia la riserva "Bosco d'Alcamo". E la Provincia spende i soldi per il "Parco Avventura..."

Si è trattato di un rogo immenso, di chiara natura dolosa. Già giovedì un alto rogo era stato spento sullo stesso monte. Numerose abitazioni lambite dalle fiamme sono state evacuate. 

Sono ingenti i danni provocati dal rogo doloso.  Il fuoco e’ partito da almeno due diversi punti. Le fiamme hanno provocato panico tra i cittadini. Vigili del fuoco e forestali, nel tardo pomeriggio di sabato , sono, comunque, riusciti a domare l’incendio. E domenica sono state fatte le operazioni di bonifica. 

Il piano criminale era probabilmente pianificato: distruggere la riserva del Bosco d'Alcamo. I piromani evidentemente hanno adottato una perversa strategia d'attesa: aspettare che le forze antincendio, stremate dalla giornata pesante per salvare monte Bonifato, si ritirassero per sferrare un secondo attacco. Nuovi focolai sono stati appiccati in più punti del fronte Sud del monte che sovrasta la città di Alcamo. Il rogo, spinto da un forte vento di scirocco, si è così propagato a macchia d'olio sulla superficie boscata, invadendo anche la riserva.

Gigantesche lingue di fiamme che hanno inghiottito pini d'aleppo, lecci, cipressi, roveri, carrubi, numerose specie arbustive, macchia mediterranea. È un disastro, il fuoco ha percorso centinaia di ettari, da contrada Tre Noci ad Acqua Bianca.

Per risalire agli autori dei tre incendi, gli investigatori fanno sapere di seguire una pista ben precisa. In campo ci sono Polizia e Carabinieri. Stanno ascoltando alcuni testimoni che hanno visto effettivamente alcuni soggetti appiccare il fuoco. Non si esclude che ci possa essere un nesso, un filo conduttore, tra l'attentato incendiario di sabato, e quello che ha distrutto la Riserva dello Zingaro lo scorso agosto: una specie di associazione criminale, in campo con gli scopi più diversi. Alla Regione, invece, stanno facendo i conti con i danni, per diverse decine di migliaia di euro. 

"Un disastro annunciato - dicono gli abitanti della zona - perchè gli impegati della Forestale non lavorano più, e la Riserva non ha avuto fatto dalla Provincia alcuna manutenzione".

Già, la Provincia Regionale di Trapani è l'ente gestore della Riserva. Il presidente dimissionario della Provincia di Trapani, Mimmo Turano, ha speso 250.000 euro per il ''parco avventura'', cioè per lacreazione, all'interno della Riserva, di percorsi ludici  e sportivi.

lI sindaco Sebastiano Bonventre con amarezza ha commentato. «Si tratta di veri e propri criminali. Indegne persone che provano da tutta l'estate a mettere in atto questo scempio. Stiamo facendo il possibile - ha assicurato il sindaco - in primis per salvaguardare le vite umane e poi la natura del monte Bonifato. Sto attivando tutte le risorse possibili, canadair, forestali, vigili del fuoco, affinchè la montagna venga salvaguardata e si possa spegnere il fuoco prima possibile». 

Nel frattempo ad Alcamo un gruppo di cittadini si è riunito in piazza Ciullo, dopo il disastro ambientale che ha colpito Monte Bonifato,ee ha deciso di dare inizio ad un coordinamento per Salvare Monte Bonifato.

Il presidente di Legambiente Alcamo, Baldo Carollo, scrive “Facciamo nascere un coordinamento per Salvare Monte Bonifato, che produca documenti, denunce, proposte, azioni di volontariato, affinché mai più la nostra montagna sia abbandonata a se stessa, violentata, distrutta, incendiata, sfregiata, dimenticata. Monte Bonifato è l’essenza, l’anima, la fondazione originaria della città di Alcamo, eppure si è permesso a causa della negligenza, dell’incompetenza, della mancanza di pianificazione politica, che fosse quasi annientata.”

Aggiunge:”Da ora in poi facciamo in modo che alla bruttezza della distruzione dolosa, alla criminalità, alla incapacità, subentri la bellezza, la partecipazione, la proposta, l’amore disinteressato dei cittadini per la propria storia, la difesa della dignità umana e ambientale. Chiediamo che il Sindaco di Alcamo denunci insieme a noi alla Procura della Repubblica gli ognoti responsabili di tale attentato alla città e alla stessa dignità dei cittadini alcamesi. Non restiamo ancora una volta a guardare: chi ha responsabilità a qualsiasi livello paghi. Si attivino politiche concrete di difesa e valorizzazione del Monte Bonifato.”