Lo hanno rivelato gli storici Pasquale Calamia, Mariano La Barbera e Giuseppe Salluzzo durante un convegno al liceo delle Scienze umane «Gentile» per la Giornata della memoria. Calamia, La Barbera e Salluzzo, tutti architetti, nello studiare l'espansione della città hanno individuato in alcuni toponimi gli elementi che potrebbero ricondurre alla comunità ebraica di Castelvetrano, che forse era composta di sole 12 famiglie di cui si sono perdute le tracce nel 1492.
La testimonianza della presenza a Castelvetrano di una seppur piccola comunità ebraica, Calamia, La Barbera e Salluzzo l'hanno trovata anche nel «Codice diplomatico dei giudei di Sicilia» risalente al 1884 e scritto dai fratelli Bartolomeo e Giuseppe Lagumina..