LA COMMISSIONE ELTTORALE COMUNALE – È composta da quattro membri: tre consiglieri votati dall’Assise stessa ed il sindaco od un suo delegato. A questa infuocata riunione erano presenti i consiglieri Giacomo Mauro, Filippo Gabriele, Vito Gancitano ed in rappresentanza del primo cittadino, Nicola Cristaldi, il vice sindaco Pietro Ingargiola.
LA GUERRA PER GLI SCRUTATORI – “Io ho letto dei documenti – ha urlato Gilante in aula – dai quali emerge che un esponente dell’amministrazione comunale, nella riunione per la scelta degli scrutatori, è stato minacciato, ed è un fatto veramente grave, gravissimo!”. I presidenti di seggio percepiranno 187 euro per le loro prestazioni lavorative, mentre tutti gli altri ne intascheranno un po’ di meno: 145 euro. Per due giorni e mezzo di lavoro, da sabato pomeriggio a lunedì, non sembrerebbe una cifra colossale ma coi tempi che corrono nulla va lasciato al caso.
“Vorrei capire – ha continuato il consigliere, nel suo acceso intervento – cosa è successo là dentro, perché ci sono delle cose che mi sfuggono. Se c’è un esponente della Giunta, che subisce delle minacce, io mi preoccupo per la sua incolumità. Vorrei capire, quindi – conclude il consigliere rivolgendosi al presidente dell’Assise comunale, Pietro Marino – e porre l’attenzione sui verbali fatti in quelle riunioni, perché se uno è minacciato deve andare dai Carabinieri, a denunciare il fatto”.
IL ‘CENCELLI’ DEI NOMINATIVI – Al di là della verve dialettica di alcuni esponenti politici e degli scontri fatui, cui si assiste spesso in Consiglio comunale, ciò che emerge in tutta la sua chiarezza, è il clima cittadino da prima repubblica: anche un posto da poche decine di euro viene spartito senza alcuna trasparenza. Il manuale ‘Cencelli’ di democristiana memoria – in base al quale ciascuno si accaparrava il potere, in base al peso politico – a Mazara è più vivo che mai: i quattro componenti la commissione elettorale comunale si sono spartiti 50 nominativi a testa, distribuendoli agli amici degli amici.
Il sorteggio è facoltativo per legge. Ma alcuni Comuni sono ricorsi ugualmente al sistema aleatorio per evitare gli abusi
MAZARA DEL VALLO (TP) – La pratica adottata dall’amministrazione mazarese guidata dal primo cittadino Nicola Cristaldi (Pdl) è consentita dalla norma che disciplina la scelta delle persone idonee all’ufficio di scrutatore di seggio elettorale (art. 6, legge n. 95/1989, e succ. modifiche l. 270/2005, art. 9, comma 4 e poi dalla legge 22/2006, art. 3 - quinquies). Con tali disposizioni è stato cancellato il sorteggio per l’incarico di scrutatore, prima vigente, ed istituita la nomina, scegliendo fra i nominativi che rientrano nell’albo comunale. È possibile, tuttavia, derogare alla norma. Centinaia di comuni italiani, infatti, lo hanno fatto: Cosenza, Salerno, Matera, Caserta, Teramo, Palermo ed altri, hanno scelto di lasciare fare al caso, tornando al sorteggio. Evidentemente il pensiero di liberarsi da pratiche nostalgiche, da prima repubblica, non deve aver sfiorato nemmeno minimamente i rappresentanti politici locali. Alla spartizione hanno, infatti, partecipato entrambi gli organi politici cittadini: amministrazione e consiglio comunale.
(Fonte articolo: Quotidiano di Sicilia - Alessandro Accardo Palumbo)