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11/06/2013 08:28:16

Alcamo Bene Comune critica la riapertura della Ztl da parte del Sindaco

Nel settore della viabilità, durante l’ultimo anno, l’operato dell’amministrazione comunale è stato ispirato quasi esclusivamente a criteri di improvvisazione, mascherata – nelle dichiarazioni pubbliche – da “sperimentazione”. La sperimentazione però non è stata attuata nel senso di una seria programmazione, magari ispirata ad un reale miglioramento della qualità della vita cittadina, alla crescita collettiva; non è stata mai frutto di studio e di programmazione, né volta a favorire una migliore fruibilità della zona. Era quasi scontato, del resto, che “provare” una zona a traffico limitato, senza prendere però l’impegno di progettare servizi e infrastrutture a contorno, avrebbe portato a questa infelice conclusione. Anche stavolta è mancato il coraggio di fare scelte radicali, ma ispirate da seri studi tecnici preliminari (coinvolgendo l’intera cittadinanza, se possibile) preferendo invece soltanto “provarci”. Come già accaduto con il cordolo lungo corso 6 aprile, montato in fretta e furia e smontato con altrettanta fretta, al fine di creare una “cosa” spacciata da pista ciclabile (in virtù soltanto di alcuni simpatici disegnini di bici verniciati sull’asfalto), che era contemporaneamente percorso pedonale e corsia d’emergenza nell’altro senso di marcia. Per non parlare dei semafori, ormai soltanto con funzione decorativa, o dei dissuasori a scomparsa all’entrata del centro storico, ormai danneggiati e totalmente in disuso.
ABC allora si chiede come il sindaco e il suo assessore Fundarò abbiano potuto pensare che un paio di transenne (facilmente spostabili, al bisogno) sarebbero bastate a creare il “salotto della città” tanto strombazzato in campagna elettorale, pensando che l’approssimazione sarebbe passata inosservata. L’unico risultato oggettivo è stato la “desertificazione” dell’area del centro città, l’allontanamento degli alcamesi e il conseguente crollo del fatturato degli esercenti. Auspichiamo che per il servizio “Pedi-Bus”, annunciato dal mobility manager fresco di nomina, non ci attenda l’ennesima, inconcludente “prova”.
ABC ricorda al sindaco e alla sua amministrazione che le scelte per i cittadini, e nello specifico quelle per il centro storico, devono essere frutto di studio e di programmazione, volti a favorire il miglioramento della qualità della vita e non, al contrario, a fare da deterrente. In fatto di viabilità sostenibile, si sarebbero auspicate iniziative, tutte praticamente a costo zero, che avrebbero ridisegnato poco a poco una città migliore a misura d’uomo. Disincentivare gli spostamenti in auto, regolamentare la sosta e il movimento dei veicoli, delle merci e delle persone in un’ottica ecologica e sostenibile, un piano degli orari per agevolare la mobilità nelle ore di punta, un servizio navetta snello, che valorizzi tutte le potenzialità dei due grandi parcheggi già esistenti, come veri luoghi di interscambio, e che servirebbe da incentivo all’uso di vie pedo-ciclabili sicure, magari tramite il bike-sharing, usando le ormai “mitiche” 27 bici elettriche di proprietà del comune... Tutte cose che avrebbero potuto portare ad un efficiente riassetto della viabilità nelle vie principali, e alla conseguente, “naturale” chiusura del centro storico, che nel corso dei secoli si è sviluppato a misura di uomini a piedi, non di automobili. Sarebbe una battaglia di civiltà e un sicuro investimento per il futuro, come del resto già avvenuto in altri comuni del nostro territorio con sorprendenti risultati.
Sin dall’insediamento del sindaco e degli assessori, ABC ha lavorato e fatto proposte per contribuire alla crescita di Alcamo e, nello specifico, aveva presentato più volte già dallo scorso agosto un progetto programmatico e dettagliato di rivalutazione del corso stretto, rispettoso delle necessità e dei bisogni sia dei cittadini che dei commercianti. Il silenzio dell’amministrazione, le scelte superficiali e persino dannose, hanno invece dimostrato che la collaborazione che questa giunta si vanta di cercare è semplice e pura demagogia.