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13/06/2013 16:11:19

Ars, Caputo dichiarato decaduto dalla carica, dopo la condanna per abuso d'ufficio

Con queste parole il Presidente dell'Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone (Udc) ha annunciato in aula, all'inizio della seduta, il provvedimento deciso dalla Commissione Verifica poteri di dichiarare decaduto il deputato Salvino Caputo, eletto con il Pdl ma di recente passato con Fratelli d'Italia. «Dopo la trasmissione della copia della sentenza di Cassazione nei confronti di Caputo, a tal riguardo ho provveduto a convocare la Commissione verifica poteri dopo avere accertato la condanna inflitta ha preso atto che comporta la decadenza di diritto dell'onorevole Salvino Caputo dalla carica di deputato regionale. L'Ars ne prende atto». Caputo è stato condannato in via definitiva per una condanna a un anno e 5 mesi per abuso d'ufficio.
VICENDA DI NOVE ANNI FA - La condanna si riferisce ad una vicenda che risale al 2004, quando Caputo era sindaco di Monreale e si era attivato per tentare di fare annullare alcune multe, che però non furono mai cancellate. In primo grado Caputo era stato condannato a due anni, in appello era caduta l'accusa di «falso» e la pena era stata ridotta.

ALONGI VERSO L'ARS - Dopo la decadenza dalla carica di deputato regionale, il seggio di Salvino Caputo all'Ars sarà assegnato a Pietro Alongi, che oggi risulta essere il primo dei non eletti nella lista del Pdl in provincia di Palermo. Alle elezioni regionali del 2008 Alongi ha raccolto 5.366 preferenze.

IL PRESIDENTE ARDIZZONE - «Dura lex, sed lex», dice il presidente dell'Ars, Giovanni Ardizzone. «È un atto che non fa piacere a nessuno, ma l'autorevolezza di un parlamento si realizza se si rispettano fino in fondo le leggi», aggiunge. Rispondendo ai parlamentari che chiedevano di fare esprimere l'aula con un voto, Ardizzone aggiunge: «Forse l'equivoco nasce dalle decisioni della commissione verifica poteri nella scorsa legislatura, ma ricordo che l'aula è chiamata ad esprimere un voto nel momento in cui deve decidere sulla eleggibilità o compatibilità di una persona, in questo caso invece la strada è obbligata». Ardizzone ha poi citato un precedente analogo che risale al maggio del 1995. «Allora come oggi - ha detto - l'assemblea può solo prendere atto, non possiamo in alcun caso entrare nel merito della sentenza».

D'ASERO (PDL) - La dichiarata decadenza da deputato all'Ars di Salvino Caputo è «una vicenda che deve richiamare l'attenzione di noi tutti deputati regionali», dice Nino D'Asero, capogruppo del Pdl. «C'è - sostiene - un problema che esula dalle prerogative di un parlamentare ma riguarda il Parlamento intero che ha semplicemente preso atto di una decisione presa da altra istituzione. Ritengo che quelle che sono le condizioni umane e istituzionali debbano essere salvaguardate». Quindi, D'Asero invita tutto il Parlamento siciliano a esprimersi in ogni caso sulla vicenda Caputo, considerandola di fatto non ancora chiusa, anche perchè «non è stata consentita replica a Caputo e ciò non mi sembra nè legittimo nè etico».



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