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14/06/2013 04:54:03

Giulia Adamo e www.marsala.it: "Quel sito ci danneggia perché porta il nome della città"

danni il direttore di www.marsala.it, Giacomo Di Girolamo, a nome della città, cioè con i soldi pubblici, e non per un articolo scritto, ma per l'intera attività giornalistica, considerata "lesiva dell'immagine della città". Ieri si è occupato della vicenda anche Il Post, il quotidiano on line di Luca Sofri: 

Le maggiori anomalie dell’iniziativa sono due e piuttosto preoccupanti. La prima è che un sindaco denunci e chieda i danni a un giornalista per quello che ha scritto contro di lei, a nome della città tutta (con oneri e spese legali a carico del Comune). La seconda è la sommarietà delle contestazioni contenute nell’atto, che non indica nessun caso specifico delle diffamazioni a cui allude ma una generale insistenza critica del giornale online, e lascia quindi sospettare un’evidente intenzione intimidatoria nei confronti del direttore e del giornale, a cui il sindaco chiede almeno 50 mila euro di danni.

Qui a fianco potete leggere un estratto della citazione del Sindaco Adamo. Nel frattempo si muovono giornalisti e testate autorevoli. Tra queste, "I Siciliani Giovani", il mensile, diretto da Riccardo Orioles, che ogni mese pubblica le migliori inchieste di giovani giornalisti siciliani e della cui rete fa parte proprio www.marsala.it. Orioles, insieme ad altre testate, giornalisti, associazioni,  è tra i primi firmatari di un appello pubblicato proprio sul sito de I Siciliani Giovani

Manifestiamo riprovazione per l’atto, oggettivamente intimidatorio, che vuole colpire un giornalista – Giacomo Di Girolamo di www.marsala.it – già fatto segno nel tempo di inquietanti attenzioni criminali, solo perché impegnato a raccontare, con la “schiena diritta”, la realtà di un territorio espressione di tante potenzialità positive, ma anche di fenomeni preoccupanti di criminalità organizzata e malaffare politico-istituzionale, spesso collegato con l’ancora potente mafia locale.
Sul piano socio-politico e istituzionale è da considerare sconcertante il fatto che l’intimidazione avviene mediante un chiaro abuso di potere dell’Amministrazione della Città che con il suo Sindaco di fatto afferma, incredibilmente, che il diritto di cronaca e di giudizio, esercitato rigorosamente dal Di Girolamo, lederebbe il prestigio della città.
Ma è ancor più grave che detto abuso dell’Amministrazione venga esercitato a spese dei cittadini con una deliberazione che merita, oltre alla riprovazione civile politica un puntuale controllo di legalità da parte degli organismi giurisdizionali, compresi quelli contabili.
Per quanto sopra esposto, esprimiamo piena solidarietà a Giacomo Di Girolamo e ai suoi collaboratori che rappresentano oggi un baluardo della libertà di espressione e informazione che ha un significato che va oltre la, pur importante, realtà marsalese.

Dopo il sito, anche la radio del Sole 24 Ore, Radio 24, si è occupata della vicenda, nel programma del mattino condotto da Alessandro Milan, che già aveva preso di mira il Sindaco Giulia Adamo quando non si era dimessa da deputato regionale, nonostante l'incompatibilità. Milan non ha resistito alla tentazione di una chiacchierata radiofonica con Adamo, che ha detto una serie di cose interessanti:  "Io non ce l'ho con i giornalisti, posso anche insultarmi" ha esordito il Sindaco, quasi preannunciando un clamoroso dietro front, ma poi è tornata sulle motivazioni della richiesta di danni. Il giornalista di Radio 24 le ha ricordato che non è giusto fare pagare ai cittadini di Marsala una richiesta che potrebbe, eventualmente, riguardare solo lei, e Adamo ha risposto: "Eventualmente anche io farà querela, e chiederò il risarcimento danni, simbolico, di un euro". Il Sindaco continua ad ignorare la differenza tra querela (penale, c'è un dibattimento), e richiesta di risarcimento danni, come quella fatta a Di Girolamo (civile, non c'è dibattimento, le udienze non sono pubbliche). Ma il bello viene dopo: "Il problema - continua il Sindaco - è che questa testata ha lo stesso nome di Marsala. Noi promuoviamo la città, e loro ledono l'immagine della città, perchè chi cerca Marsala su internet scopre i loro articoli e magari è scoraggiato a venire qua. Noi abbiamo il dovere di rappresentare la città, anche se non tutti sono d'accordo con quello che facciamo. Quando si attacca me, si attacca l'ente pubblico, perchè io sono un pubblico ufficiale. Questa non è libertà di stampa, è un altra cosa...non ha nulla a che vedere con il giornalismo". Il Sindaco, che è stata presa in giro da Gian Antonio Stella per il modo in cui si firma nell'atto di citazione ("On.le Prof. Giulia Adamo") si è anche detta orgogliosa del titolo che porta: "I primi anni questo titolo non lo usavo mai, ma siccome faccio politica con onore, ci tengo ad utilizzarlo".