Il giorno successivo l’assessore del Comune di Erice Angelo Catalano bloccava il servizio antirandagismo, reso automaticamente impossibile dopo il sequestro, e invitava i cittadini ad astenersi dal chiamare il centralino per interventi di questo genere. Proprio per questa decisione Rizzi ha mandato un esposto in procura ipotizzando il reato di “interruzione di pubblico servizio ai sensi dell’art. 340 C.P. e di rifiuto di atti d’ufficio di cui all’art. 328 primo comma C.P.”
E proprio sulla questione è intervenuto nuovamente l'assessore Catalano. Ecco la sua dichiarazione:
E’ ormai noto il recente sequestro amministrativo effettuato il 14 c.m. da parte dell’Autorità di Polizia del piccolo rifugio per animali di Rigaletta-Milo per il solo soprannumero di animali ospitati, in quanto non sono state minimamente contestate le condizioni degli animali e degli ambienti ove sono ospitati, ritenuti dagli Organi di Polizia anzi assolutamente idonei. La cosa che stranizza enormemente è che dopo il comunicato diramato dallo scrivente per informare la cittadinanza dell’impossibilità di provvedere al servizio di antirandagismo per mancanza delle apposite strutture, le decine di segnalazioni che nei giorni precedenti il sequestro erano arrivate copiose, sono improvvisamente cessate. Appare pertanto evidente come le anomale molteplici decine di segnalazioni fossero assolutamente strumentali ad “ingolfare” il piccolo rifugio con decine di animali a ridosso di ferragosto quando l’Asp non opera con le chippature e le sterilizzazioni e non è altresì possibile effettuare i trasporti degli animali da affidare in adozione fuori provincia/regione. Il comunicato dello scrivente oltretutto, sebbene ne comunicava la cessazione del servizio antirandagismo, di fatto non ha portato minimamente all’interruzione del servizio che in quanto pubblico è notoriamente obbligatorio, ma provocatoriamente voleva ed ha perfettamente sorbito il predetto effetto di verificare se ciò faceva cessare le predette decine di anomale segnalazioni. Tanto è avvenuto: dal 15 ad oggi infatti nessuna segnalazione risulta infatti più pervenuta……..chissà come mai!?...magari improvvisamente non ci sono più stati abbandoni o incidenti che hanno coinvolto animali, le strade non sono più “invase” dai randagi come giornalmente lamentato, oppure è avvenuto che il senso civico abbia preso il sopravvento facendo cessare gli abbandoni o ancor meglio i randagi “abbiano evitato” di gironzolare sulle strade a ferragosto dopo aver saputo del sequestro e quindi di non avere più avuto certezza dei possibili pronti interventi sanitari in loro aiuto? In conclusione lo scrivente che nella qualità di cittadino e di amministratore ha da sempre avuto a cuore il benessere di tutti gli animali del Comune di Erice, sia a quattro che a due zampe, condanna vibratamente chi invece, manifestandosi come amante degli animali, con esposti e proclami su giornali e social networks, li utilizza per “trovare un posto al sole” e tentare scalate politiche e sociali a scapito, purtroppo della salute e del benessere degli animali stessi.