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09/03/2014 06:22:00

Crocetta: "Da martedì discutiamo del rimpasto"

  «Da martedì, dopo che sarà approvato il disegno di legge sulla riforma delle Province, avvieremo una discussione utile alla ricomposizione del governo». E' questo l'impegno che il presidente della Regione, Rosario Crocetta, ha preso con le forze politiche della maggioranza che lo sostiene e che intende rispettare. Crocetta, in ogni caso, ha escluso l'ipotesi dell'ingresso in giunta del Nuovo centrodestra: «Non credo sia all'ordine del giorno».
D'altronde, lo stesso coordinatore regionale di Ndc, il sottosegretario all'Agricoltura, Giuseppe Castiglione, ha sempre escluso questa eventualità, pur dicendosi disponibile ad un dialogo sulle riforme. E così è stato per quella sull'abolizione delle Province e l'istituzione dei Liberi consorzi comunali e le Città metropolitane di Palermo, Catania e Messina.
Non sarà una trattativa-lampo, come ha più volte detto il neo-segretario regionale del Pd, Fausto Raciti, prima del rimpasto della giunta, occorre rilanciare il «patto di governo per la Sicilia». Solo dopo si parlerà della squadra di governo.

Nel frattempo, la maggioranza sarà chiamata a dare prova di compattezza su due disegni di legge di fondamentale importanza: il paga-debiti alle imprese e la manovra-bis. Due provvedimenti strettamente connessi. Infatti, per riequilibrare la finanziaria dopo l'impugnativa del Commissario dello Stato, è di fondamentale importanza il gettito di circa 70 milioni previsto dal pagamento dei crediti che le imprese private vantano nei confronti della pubblica amministrazione.
Sui criteri che porteranno al rimpasto della giunta si prevede un dibattito piuttosto serrato. Nei giorni scorsi, prima l'ex segretario Giuseppe Lupo e, poi, il presidente della commissione Affari istituzionali, Antonello Cracolici, hanno sostenuto che occorre azzerare l'attuale giunta, perché il cambio solo di alcuni assessori potrebbe rivelarsi non sufficiente. Difficilmente, però, Crocetta potrà accettare una soluzione così radicale. Ma qualcuno degli attuali assessori potrebbe essere candidato al Parlamento europeo.