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25/09/2014 06:20:00

Marsala, impiegati comunali accusati di rubare. Ma il Comune "dimentica" la denuncia

Due impiegati del parcheggio comunale di Marsala erano accusati di aver tenuto per se i soldi versati dai cittadini per la sosta. Solo che il Comune di Marsala si è dimenticato di presentare denuncia e così il giudice (Riccardo Alcamo) ha dovuto applicare la legge ed è stato  costretto a dichiarare il ‘’non luogo a procedere’’ nel processo. Per appropriazione indebita, erano  imputati due ex lsu, Antonio Ragona e Vincenzo Di Dia, che con contrato di diritto privato si occupavano della guardiania del parcheggio e del rilascio dei tagliandi, incassando il denaro. Secondo l’accusa, i due si sarebbero appropriati di somme tra i 600 e i 700 euro. L’indagine è stata svolta dai vigili urbani. Ad accorgersi dell’ammanco è stato l’economo del Comune Giuseppe Rallo. Ai due si contestava di avere intascato, tra il 2005 e il 2010, denaro versato da automobilisti per lasciare i loro mezzi in sosta nel parcheggio comunale di via Giulio Anca Omodei. Ma il processo non si farà. E non si saprà mai se, dal punto di vista giudiziario, la tesi dell'accusa aveva o no fondamento...

PANTELLERIA. Il 31enne pantesco Paride Martino Pulizzi è stato condannato dal Tribunale di Marsala a due anni e 7 mesi di reclusione (senza sospensione condizionale della pena) per stalking, violenza privata e lesioni gravi. Assolto, invece, dall’accusa di tentata violenza sessuale, come chiesto dallo stesso pm Antonella Trainito, che per i primi tre reati aveva invocato 4 anni di reclusione. La sentenza è stata emessa dal collegio presieduto dal giudice Sergio Gulotta. Ai primi dello scorso mese di maggio, Pulizzi era stato arrestato dai carabinieri ed ‘’espulso’’ da Pantelleria. Circa un anno prima, folle di gelosìa per l’ex fidanzata, dopo l’interruzione del rapporto sentimentale, aveva iniziato a molestare non solo la ragazza, Federica Vetritti, allora ancora minorenne, ma anche la sorella, Jessica Vetritti, e un ragazzo che faceva parte della comitiva di amici della giovane. Le minacce, con messaggi sui telefonini e su facebook, erano sempre più insistenti e pesanti. Tanto che il ragazzo finito nel mirino dello stalker decise di fuggire da Pantelleria, raccontando ai carabinieri di Marsala quanto gli stava accadendo. Scattò l’accusa di atti persecutori: stalking. Con la stessa imputazione, Pulizzi – in precedenza già sottoposto alla misura cautelare di divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla sua ex ragazza – era già imputato nel procedimento penale adesso conclusosi davanti il Tribunale di Marsala. I fatti contestati a Pulizzi sarebbero avvenuti tra Milano e Pantelleria negli anni 2011 e 2012. Ad assistere le sorelle Vetritti, che si sono costituite parte civile, è stato l’avvocato Gaetano Di Bartolo. Dopo la fine della storia sentimentale, Pulizzi avrebbe anche ferito la sorella della sua ex, provocandole una lesione ad un braccio. L’imputato è stato condannato anche a risarcire, in via ‘’provvisionale’’, Federica Vetritti con 20 mila euro e Jessica con 10.500..