Il pm Giulia D’Alessandro aveva invocato due anni di carcere e 1400 euro di multa. Il giudice monocratico Roberto Riggio, al suo ultimo giorno di lavoro al Tribunale di Marsala (già domani sarà in servizio a Palermo), ha sentenziato un anno e quattro mesi, con pena sospesa. E’ stata questa la pena inflitta, per tentata estorsione in danno di alcuni vip del mondo dello spettacolo e dello sport, a Giuseppe Aleci, 38 anni, di Marsala, presidente e direttore commerciale della “Imart Edizioni”, e a Gaspare Richichi, 30 anni, di Bagheria (Pa), direttore editoriale della stessa casa editrice. Aleci e Richichi - condannati per tentata estorsione in danno dell’attore Matteo Branciamore, l’unico a costituirsi parte civile, e dell’ex calciatore Fabio Galante (assolti per gli altri casi contestati) - erano accusati di aver tentato di spillare denaro ad alcuni personaggi famosi che sarebbero stati clienti o conoscenti della sexystar trevigiana Lea Di Leo (vero nome Sonia Faccio). Ai vip sarebbero stati chiesti da 10 a 40 mila euro per eliminare i loro nomi e gli imbarazzanti particolari dei rapporti sessuali dal libro autobiografico scritto dalla Di Leo che la Imart avrebbe dovuto stampare. A bloccare l’iniziativa fu, però, un servizio televisivo mandato in onda nel marzo 2011 dal programma di Italia 1 ‘’Le Iene’’, che fu input per l’inchiesta condotta dalla sezione di pg della Guardia di finanza della Procura marsalese. Nel frattempo, comunque, Lea Di Leo aveva già rinunciato alla pubblicazione del libro, presentando, nell’aprile 2011, anche una denuncia contro la Imart per truffa e diffamazione, nonché un una diffida alla pubblicazione del volume autobiografico. ‘’Ho ricevuto troppe pressioni e anche minacce di morte’’ disse la sexystar. La Procura individuò, poi, come parti lese l’attore l’attore Matteo Branciamore, noto per il telefilm ‘’I Cesaroni’’, l’autore-regista di Mediaset Giorgio John Squarcia (‘’Scherzi a parte’’), il rugbista Denis Dallan (Isola dei Famosi) e i calciatori Reginaldo, Fabio Galante e Francesco Battaglia. In aula, la Di Leo ha confermato che tra le personalità citate nella bozza del suo libro, mai pubblicato, figurava anche l’ex vice ministro dell’Economia Mario Baldassarre (governo Berlusconi), che avrebbe assistito ad un spettacolo sexy in un privè di un locale notturno. Almeno una trentina i nomi famosi, tra attori, cantanti e calciatori che sarebbero dovuti comparire nel libro mai dato alle stampe. Tra i protagonisti del mondo del pallone, anche Borriello, Ambrosini, Bojinov, tra i cantanti invece Fabri Fibra. Dall’inchiesta sono anche emersi contatti tra Aleci e Lele Mora. A difendere i due imputati sono stati gli avvocati Alessandro Casano e Giada Traina, che hanno già preannunciato appello alla sentenza di condanna.