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13/07/2015 00:10:00

Acqua pubblica, passi avanti della legge all'Ars. In aula a fine Luglio. Ecco cosa prevede

 Acqua pubblica in Sicilia, passi avanti della legge: è stata approvata dalla commissione bilancio dell’Ars.   Vincenzo Vinciullo, presidente facente funzioni della stessa Commissione commenta: “Si conclude così un percorso  iniziato tanti anni fa, che mi ha visto fra i pochi a raccogliere le firme per il referendum, così come successivamente mi ha visto impegnato a sostenere il ritorno all’acqua pubblica. Sono soddisfatto perché ho dato oggi un ulteriore contributo al raggiungimento di un obiettivo che per me è stato sempre fondamentale cioè, – ha concluso Vinciullo – quello di far sì che l’acqua venga sottratta ai privati e venga restituita al pubblico”.

“La nostra battaglia per l’approvazione di una legge per l’acqua pubblica in Sicilia ha incassato anche il parere favorevole della commissione Bilancio; i componenti, infatti, hanno espresso voto favorevole all’unanimità”. Grande la soddisfazione dei deputati M5S Giampiero Trizzino, presidente della commissione Ambiente e territorio, e Valentina Palmeri, componente della stessa Commissione. “Non è stato semplice – afferma Valentina Palmeri – dal momento in cui abbiamo dovuto fare i conti con il parere del ragioniere generale Sammartano, il quale poneva, comunque, solo qualche criticità sulla quantificazione dei costi del personale e sull’accantonamento dello 0,2% dei ricavi del servizio per la creazione di un fondo per i meno abbienti, per l’alleggerimento della bolletta di queste categorie di utenti”: “Si tratta di criticità – aggiunge – che saranno facilmente superabili con degli emendamenti ad hoc”. Interviene anche il presidente Trizzino, che sottolinea: “dalla nostra, continueremo a difendere instancabilmente la tariffa per i meno abbienti”. “Il dirigente generale del dipartimento regionale Acqua e rifiuti Armenio, invece, – continua Palmeri – non presentandosi in commissione, ha inviato una nota con la quale poneva un mare di criticità che si riassumevano nel concetto dell’incostituzionalitá del concetto di “servizio pubblico” e soprattutto della parte dove noi ribadiamo che il servizio idrico non ha connotazione di servizio “a rilevanza economica”. Considerazioni – precisa la parlamentare M5S – che comunque non entravano nel merito della scelta della commissione Bilancio. Adesso bisogna pensare solo al bene dei siciliani”. In conclusione, il deputato Giampiero Trizzino rende noti i prossimi passaggi di questo ddl: la IV Commissione, infatti, è convocata per giovedì 16 luglio, a quel punto il testo sarà trasmesso in conferenza Capigruppo e, quindi, discusso in Aula martedì 21 luglio: “Stiamo lottando contro il tempo perché il commissariamento è alle porte”.

“Bisogna spostare in avanti la chiusura della sessione estiva dei lavori dell’Ars, prevista per fine luglio, e proseguire ad oltranza fino all’approvazione del ddl di riforma dell’acqua pubblica”, dice Baldo Gucciardi, presidente del gruppo PD al’Ars. “Dopo un lungo iter – aggiunge – il ddl è pronto per l’aula: proporrò alla conferenza dei capigruppo di modificare il programma dei lavori parlamentari per poter approvare il testo entro l’estate. Un testo a quale il Partito Democratico ha lavorato fin dal primo giorno – conclude Gucciardi – che raccoglie le istanze di cittadini, associazioni e amministratori, e rappresenta uno dei punti del nostro programma di governo”.

L’On.le Totò Lentini, capogruppo di Sicilia Democratica all’ARS, vota SI al DDL 455 sull’acqua pubblica e richiede un rinvio della norma alla Commissione Ambiente per un esame più approfondito delle categorie dei destinatari dei benefici previsti dalla legge e delle modalità di erogazione del contributo di cui al Fondo di Solidarietà.

L’art. 6, comma 8, del DDL, infatti, prevede che “nelle Convenzioni di affidamento del servizio idrico integrato venga previsto,va carico del gestore, un accantonamento pari allo 0,2% del fatturato annuo per la creazione di un Fondo di solidarietà a sostegno dei soggetti meno abbienti individuati sulla base dell’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE).

Secondo le indicazioni della legge il Fondo verrebbe utilizzato secondo modalità definite di volta in volta dalle Assemblee territoriali idriche, esclusivamente per il pagamento delle bollette afferenti il servizio idrico integrato, lasciando all’Assessore alla Famiglia l’indicazione delle modalità di utilizzazione.

“Il principio della solidarietà e del sostegno alle famiglie ed ai soggetti meno abbienti – ha dichiarato l’On.le Totò Lentini – è particolarmente caro a Sicilia Democratica. E’ per questo che riteniamo necessario che in sede di Commissione di merito vengano meglio approfonditi e definiti i requisiti per l’individuazione delle categorie che ne beneficerebbero e le modalità di utilizzazione ed erogazione del Fondo stesso”.