Trapani è ancora scossa per la morte di Nicola Cammareri, il giovane di 20 anni morto nella notte tra venerdì e sabato nel mare davanti al porto di Trapani. Era uscito insieme con due amici alle 19 e 30 per una battuta di pesca su una piccola barca, lunga sei metri, nonostante le condizioni meteo - come dimostra la burrasca di queste ore - stessero peggiorando rapidamente. I tre amici erano andati a pesca con il palangaro, per prendere qualche pesce e sbarcare il lunario. Tutti e tre sono finiti in mare, probabilmente per un'onda che ha travolto la piccola barca, al largo della Colombaia. E se in due, a nuoto, sono riusciti a raggiungere uno scoglio, Nicola non ce l'ha fatta. Gli altri due pescatori, Jonathan Mistretta e Vito Russo, sono riusciti a raggiungere a nuoto l’isolotto della Colombaia, l’antico castello medievale posto all’estremità orientale del porto di Trapani. Aggrappati agli scogli hanno attirato l’attenzione, con le loro grida di aiuto, di un uomo che era alla Lega navale. Questi ha subito dato l’allarme. Poco dopo i due naufraghi sono stati recuperati da una unità navale della Guardia costiera. Raggiunta la terraferma sono stati accompagnati negli uffici della Capitaneria di porto.Per tutta la notte le motovedette della Guardia costiera e un elicottero dell’Aeronautica militare hanno illuminato lo specchio d’acqua dove è avvenuto il naufragio. Imponenti le operazioni di ricerca: i sommozzatori dei vigili del fuoco, tre imbarcazioni della Ustica Lines, un elicottero. Ieri mattina il cadavere è stato ritrovato nei pressi del villino Nasi, in un piccolo canale, trasportato dalla corrente.