Si fa sempre più grave la crisi al Giornale di Sicilia. Da lunedì i giornalisti del quotidiano siciliano, contrattualizzati con gli articoli 2 e 12, saranno posti in cassa integrazione a zero ore. Tra questi c'è anche il giornalista Gianfranco Criscenti, che aggiunge: "La cosa più grave, tuttavia, non è questa: la direzione del quotidiano, contrariamente al passato, in caso di querele che riguardano solo i cronisti (e non anche il condirettore responsabile) non assicura ai collaboratori un'assistenza legale. Una condizione, questa, che mi ha spinto, nello scorso mese di settembre, a mettermi in aspettativa in attesa di un eventuale ripensamento dell'azienda sulla questione. Mi astengo da ogni commento. Il mio contratto risale al 1990".
Lo scorso agosto a proprietà del Giornale di Sicilia, dopo aver ridotto il numero dei poligrafici, ha annunciato di dover procedere al licenziamento di 12 giornalisti. I lavoratori da tempo chiedono "un piano industriale e una politica di rilancio che consentano al giornale di ricoprire quel ruolo competitivo e di riferimento all’interno dei media che i lettori si aspettano. Il piano industriale che serve deve rispondere ad aspettative di progresso, di crescita e di sviluppo”.