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23/12/2016 09:42:00

Messina Denaro non nomina alcun avvocato nel processo per le stragi del '92

  Il boss mafioso latitante, Matteo Messina Denaro non ha nominato un legale di fiducia per rappresentarlo nell'udienza preliminare in cui il gip deve decidere il suo rinvio a giudizio sulle stragi mafiose palermitane nel '92. La sua difesa è stata affidata d'ufficio all'avvocato Giovanni Pace che nell'udienza di oggi era assente e che è stato sostituito dal collega Ernesto Brivido.
Da alcuni anni il mafioso non nomina avvocati di fiducia per rappresentarlo negli svariati processi in cui è imputato. E riprenderà il 23 gennaio l'udienza preliminare che lo vede imputato per il suo presunto ruolo di mandante nelle stragi del '92, in cui rimasero uccisi Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e Paolo Borsellino insieme agli agenti delle scorte. In quella data il gup di Caltanissetta Marcello Testaquatra deciderà se ammettere le richieste di costituzione di parte civile.

Secondo l’accusa formulata dai pubblici ministeri della Dda di Caltanissetta ci sarebbe stato anche lo stesso Messina Denaro tra i capimafia che deliberarono gli omicidi di Falcone e Borsellino nel ’91, durante un summit svoltosi proprio a Castelvetrano. In particolare l’indagine fa riferimento ad una consegna di esplosivo fatta a Trapani dal capo mafia Vincenzo Virga , esplosivo consegnato a emissari del boss belicino. Le perizie hanno confermato che l’esplosivo usato per l’attentato di via D’Amelio, 19 luglio 1992, dove morirono Paolo Borsellino e i cinque poliziotti di scorta, è dello stesso tipo di quello usato a Trapani per la strage di Pizzolungo del 2 aprile 1985; peraltro lo stesso tritolo comparso nell’attentato al treno Rapido 904 (23 dicembre 1984), per il fallito attentato all’Addaura contro Falcone (1989) e per l’attentato all’abitazione del sindaco di Palermo Elda Pucci.