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15/05/2017 06:05:00

I 56 raccomandati assunti alla Belice Ambiente nel 2010

Nel 2010, alla Belice Ambiente sarebbero entrati 56 raccomandati.

Succedeva nel periodo in cui a Salemi l’assessore all’ecologia era Angelo Calistro, cognato di “sua sanità” Pino Giammarinaro.

E’ quanto emerge dalla corposa documentazione del provvedimento di confisca per 15 milioni di euro da parte dei giudici della Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Trapani.

Dalle conversazioni intercettate e dai verbali della società che raccoglieva dal 2005 i rifiuti negli undici comuni della valle del Belice, più Mazara, viene fuori un quadro preoccupante di assunzioni clientelari, “con violazioni nello scorrimento delle graduatorie”.

L’assessore Calistro della giunta Sgarbi, in carica dal 19 luglio 2009 al 30 settembre 2010, era delegato a partecipare alle assemblee della Belice Ambiente.

Ed in una conversazione del gennaio 2011, l’allora vicesindaco Antonella Favuzza raccontava al collega assessore Gianluigi Caradonna che, dopo un’assemblea formale con il presidente di Belice Ambiente Nicola Lisma, ci fu un’altra una riunione informale tra gli assessori, in cui avvenne una discussione tra Giuseppe Ilardi ed Antonina Grillo, proprio sull’operato di Calistro.

 

FAVUZZA: Ilardi non contento ha voluto fare una riunione tra noi Giunta ed è finita a lite tra Antonina e lui ... perché Antonina ha lasciato l'ATO perché è subentrato lui ... e lui criticava a ... inc ... una zuffa bestiale ... a me veniva da ridere ... no... perché Bucca (segretario in quell’assemblea, ndr) faceva ... si sono fatti degli illeciti ... e delle assunzioni illecite ... illegittime ... inc ... io gli ho detto ma morti e feriti! Eeh […] cioè ... cose ... maaa ... ma stiamo scherzando ... e noi siamo qua riuniti a parlare di illeciti? ... Ma stiamo scherzando? ... Ma veramente? ... Ma stiamo scherzando? ... Ma dove siamo? ...

Alla domanda di Caradonna, su chi avrebbe fatto questi illeciti, la Favuzza risponde:

ATO ... hanno assunto con ... inc ... e anche Salemi ... nella persona di Calistro ... hanno assunto cinquantasei unità ... tutti illecitamente ... Peppe Giammarinaro e l'altro di Campobello ... tu che hai dubbi? ...

CARADONNA: Perché... [incomprensibile]

FAVUZZA :Proposti dai comuni ... proposti dai comuni ...

CARADONNA:... Certo ...

FAVUZZA : E l'ATO l'ha fatto ... hanno mangiato tutti ... e Lisma ha trovato tutto questo scandalo ... perché Lisma è intervenuto a giugno…Ma prima non c’era… [inc]… c’era ‘Trugghio’ (Truglio, ndr)

CARADONNA: ... Certo ...

 

Secondo la Favuzza, Ilardi avrebbe messo l’accento sul fatto che le unità fossero state necessarie e che se ci fosse stato altro, sarebbe spettato alla Procura, difendendo quindi l’operato di Calistro.

FAVUZZA : E’ ... inc ... e lui difendeva questo stato ... no perché questo spetta alla Procura ... va beh ... spetta alla procura ... un minuto ... già è un reato prima di assumere persone in modo illecito ... questo è il primo reato ... poi se c'era bisogno è un altro discorso ... no... lui invece faceva prima ... c'è bisogno... entrano... e poi se ne parla... Così si fa ? No... niente... è una questione di vedute... eee... quindi Antonina... con i soldi pubblici... i soldi pubblici... dice... ecco il sangue comunista... io mi sono divertita... mi devi credere...

CARADONNA: Uh... uh...

FAVUZZA : Insomma va... cose scandalose ieri...

CARADONNA: Lui voleva difendere però...l'operato di Calistro da quello che ho capito ...

FAVUZZA : Si ... l'operato di Calistro... senza scrupoli ... senza scrupoli .

CARADONNA:-... ma lui lo voleva difendere ?

FAVUZZA : Si ...

CARADONNA: Perciò vedi ...

FAVUZZA : Si... si ... Proprio si... no... proprio...

CARADONNA: Minchia... proprio schierato in quel modo ... e ma d’altronde...

FAVUZZA :Lui diceva... la bolletta è gonfiata... ma non è gonfiata perché si sono assunte persone che non servivano... perché questa assunzione nasce da un reato... insomma sono punti di vista ... ma insomma non c'era da giustificare Calistro... va...

CARADONNA: Certo ...

 

Infatti, al di là delle “modalità” di assunzione, che identificherebbero la società come un carrozzone elettorale ad uso e consumo del successo di politici vari, dalla relazione al bilancio 2009

emerge un aumento dei costi del personale rispetto all’anno precedente: si passa da 8 milioni di euro nel 2008 a più di 13 milioni nel 2009. Tra le cause, ovviamente, l’aumento del personale. Una realtà d’eccellenza, per mantenere i propri standard e migliorare, ha bisogno di più risorse umane, per la gestione post mortem della discarica, per internalizzare il trasporto della differenziata, per aumentare le isole ecologiche e i centri di raccolta, per estendere il “porta a porta” nei comuni più grandi dell’Ambito e per il personale da destinare al Polo Tecnologico.

In quel periodo partecipavano alle assemblee anche due persone strettamente legate a Giammarinaro: l’assessore all’ambiente per la Provincia di Trapani Francesco Regina (Udc) ed il vicesindaco di Poggioreale Carmelo Palermo (Udc).

Di miglioramenti però non è che se ne siano mai visti tanti. Anzi, oggi ci troviamo con un fallimento della società ed un debito da 60 milioni di euro che grava sui cittadini.

 

 

Egidio Morici