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12/08/2017 06:10:00

Castelvetrano, Giuseppe Cimarosa e il Teatro-Equestre porta in scena: D’amore e di Nebbia

Parlare dell’artista e basta. Della sua genialità, della sua bravura e della sua intuizione artistica, mutuata dal maestro francese Bartabas, audace pioniere di una espressione artistica spettacolare e raffinata che unisce musica, arte figurativa, teatro e danza alla magia equestre. Come il suo maestro, Giuseppe Cimarosa, crea gli spettacoli, li dirige, e nelle sue messe in scena, anche i cavalli diventano attori:

...Voglio raccontarvene l'essenza incontaminata e generosa della  sua natura selvaggia, e della mia... 

Tableau vivant
di storie amate e sofferte, attinte dal delirio del sogno o dalla lucida veglia cosciente. La sua ricerca è in atto, tesa verso la potenza. Ecco, di questo vorrei parlare, dell’artista e basta. Ma la storia personale di Giuseppe Cimarosa è prepotente, non si limita a bussare, butta giù la porta pur di entrare.

Allora solo due righe per aggiungere valore alla scelta artistica di chi poteva essere destinato ad altro, segnato dal crisma rosso indelebile, istruito allo squallore del potere mafioso. Un cognome pesante, quello di Giuseppe, che tuttavia capeggia sul suo sito a caratteri grossi, insieme aila sua storia artistica, ai trailer dei suoi spettacoli dai titoli evocativi. Il sogno del centauro, come quello di Pasolini che profetizza:

L’essere sacro rimane giustappunto all’essere dissacrato. Con questo intendo dire che, vivendo ho realizzato una serie di superamenti, di dissacrazioni, di evoluzioni. Quello che ero però prima di questi superamenti, di queste dissacrazioni, di queste evoluzioni, non è scomparso.

D’amore e di nebbia è lo spettacolo che andrà in scena sabato 12 e domenica 13 agosto, al centro Equus, in contrada Fontanelle marcite (direzione lago Delia) a Castelvetrano.Tanti attori bravi, e tra questi il marsalese Massimo Graffeo.

Un omaggio ai suoi luoghi, che trasudano bellezza nonostante la storica lotta con quel male ammorbante

Con la mia arte e con il mio creare, che viene dal cuore ed ai cuori è rivolta. Raccontare dell'uomo e del cavallo, di questi due mondi tanto diversi ma tanto vicini. Usarli come pennelli per dipingere una tela che ha i colori della storia, di miti antichi, di Dei, uomini ed eroi. Questo voglio raccontare , con la presunzione di chi poco sa e l' umilta' di chi ancora tanto vuole sapere. Con il coraggio di dare ascolto ai proprio sentimenti, ai tormenti, alle inquietudini. Dare loro forma, sostanza, un'immagine. Avere il coraggio di rimettere al mondo me stesso, alla ricerca di spazi evoluti. Aspirare a raccontare ed ad essere parte di un racconto universale di civiltà.

La sua intuizione, dunque, è stata quella di portare in una contrada di Castelvetrano questa forma artistica già consacrata Oltralpe, con l’incosciente determinazione di chi non teme d’inseguire il proprio sogno.

Sovente si sente dire che la bellezza salverà il mondo, ma il più delle volte questa citazione si frantuma al suolo subito dopo essere stata pronunciata. Allora la domanda potrebbe essere un’altra: in che modo la bellezza salverà il mondo? Consacrarsi alle arti, condividerle suscitando meraviglia.

Ecco, questo potrebbe essere un modo.

 Katia Regina