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13/09/2017 21:20:00

Marsala, successo per “Ballerò per tutta la vita” Vito Trapani ieri, oggi, sempre…

Per le numerose richieste la mostra dell’artista è stata prorogata fino al 17 settembre. Tra le proposte avanzate: l’istituzione di una borsa di studio a suo nome, una cittadella degli artisti e un museo nella contea di Bufalata

Un Monumento dei Mille gremito di gente che ha avuto la possibilità di conoscere, ammirare, scoprire, incontrare l’eclettismo creativo di Vito Trapani. In centinaia sono intervenuti a “Ballerò per tutta la vita” Vito Trapani ieri, oggi, sempre… manifestazione dedicata all’artista marsalese in occasione del primo anniversario della sua prematura scomparsa. Le richieste di poter ammirare per più tempo (e non solo fino al 10 settembre) le opere del poliedrico creativo marsalese sono state talmente tante che già venerdì 8 settembre il sindaco Alberto Di Girolamo, poco dopo il taglio del nastro, ha dato la possibilità di mantenere l’esposizione per un’ulteriore settimana, fino al 17 settembre e ciò anche grazie alla collaborazione della Proloco di Marsala presieduta da Bice Marino.

Ad allestire la mostra sono stati i maestri Enzo Campisi e Salvo Messina. Si tratta di circa trenta opere tra cui una tela di venti metri che raffigura la tonnara di Bonagia, ma anche statue lignee, dipinti astratti, abiti e ceramiche dipinte a freddo capaci di raccontare la poetica di Vito Trapani, fatta di una tecnica eccezionale al servizio di un genio capace di fare emergere l’arte anche in materiali che per altri sarebbero stati solo spazzatura. “Quello che qui ammirate non è nemmeno l’1% della produzione artistica di Vito Trapani”, ha spiegato il prof. Salvo Messina. “Vito è grande al punto da poterlo collocare, senza timore di esagerare, tra Antoni Gaudì e Daniel Buren”, ha precisato Enzo Campisi.

Venerdì 8, la kermesse è stata aperta da un contest artistico che ha visto bambini e non dipingere insieme un telo in onore di Vito Trapani, che poi è stato esposto sulla ringhiera del “ponte” del monumento. A seguire, in occasione del convegno coordinato dai giornalisti Chiara Putaggio e Nino Guercio, in tanti hanno avuto modo, spesso senza riuscire a celare la commozione, di raccontare Vito Trapani. La prima è stata una delle sue più care amiche: Luana Saturnino che ha puntato l’accento sull’impegno sociale dell’artista inscritto nella corrente filo ambientale italiana, all’interno della quale aveva avviato il progetto: la libellula sulla laguna, una grande altalena per bambini disabili rimasta, purtroppo, incompiuta. Linda Licari, consigliera comunale, ma anche pittrice, ha sottolineato la sua capacità di creare dal nulla, mostrando una sorta di maschera etnica nata in pochi istanti, durante una manifestazione in piazza, da un pezzo di legno e una vecchia fune trovati in spiaggia.

È stato il consigliere comunale Aldo Rodriguez a ricordare uno dei progetti di Vito Trapani: la cittadella degli artisti, da creare nell’ex macello comunale e, per rendere immortale la figura dell’artista ha proposto l’istituzione di una borsa di studio a suo nome. Ma questa non è stata la sola proposta avanzata nel corso del convegno: Enzo Campisi ha infatti ricordato un’altra ambizione di Vito Trapani: la realizzazione di un museo in quella che lui stesso definiva: “la contea di Bufalata” nella quale si trova anche il suo giardino, anch’esso una sorta di opera d’arte all’aperto, che potrebbe divenire “il luogo dove coccolare le anime degli artisti”.

Ospite del convegno anche la giornalista Simona Zecchi, nota per il suo libro dal titolo: “Pasolini Massacro di un poeta” presentato anche a Marsala due anni fa per iniziativa di Vito Trapani: “ci siamo conosciuti tramite i social network. Nel 2009 mi chiese l'amicizia su Facebook mi seguiva mentre io iniziavo l'inchiesta su Pasolini. Tornavo dagli USA. Parlavamo spesso di Marsala e Bufalata. Dopo sei anni di indagini mi chiese di venire qui a presentare il libro. Ricordo che era sabato sera, veniva riaperto il teatro comunale ed era pieno. Pasolini negli anni ‘60 scriveva, da poeta, che le cose della realtà avevano la bellezza della poesia. Si interessava del territorio, come Vito. Ad esempio sognava di far diventare Viterbo un luogo dove far crescere gli artisti. Infatti grazie a Pasolini a Viterbo è nata l'Università pubblica. Vito intendeva promuovere il suo territorio con la stessa forza”.

Sabato 9 settembre è stata una lunga estemporanea di pittura ( dalle 9,00 alle 19,00) ad aprire la giornata. In 18 gli artisti partecipanti, ad aggiudicarsi la vittoria, per la categoria Junior sono stati i piccoli: Emily Mangogna, Andrea Trapani (nipote dell’artista) e Daniele Tumbarello. Per la categoria dilettanti il primo posto è andato al dipinto di Laura Culicchia, mentre tra i professionisti a vincere è stato Rosario Casano, già amico di Vito Trapani da circa vent’anni.
In serata il vasto pubblico è rimasto incantato dai balletti della Rose Ballet Accademy di Francesco Casano (tra le ballerine anche la nipotina di Vito, Giorgia Vanella), dalle note del Trio Cosa Tinta (Peppe Morana, Gianna Simonte e Peppe Maggio) il cui nome e logo sono stati ideati dall’artista; dalla comicità dell’associazione “Regalati Un Sorriso” (Antonino Angileri, Luigi Zichittella e Paola) che hanno messo in scena uno degli sketch preferiti da Vito: “L’agenzia di viaggi” e infine dal bel canto di Salvatore Parrinello, giovane tenore marsalese.

Un contributo degno di nota si deve a Lorenzo Barraco, artista marsalese che ha offerto una performance di bodypaintig usando il microaerografo. Barraco ha realizzato persino un ritratto di Vito Trapani sulla schiena della modella, suscitando la commozione della platea. Altro “dono” da parte di Cathy Marino che ha realizzato un’opera plastica usando materiale di riuso che raffigura, in maniera stilizzata, Vito Trapani. Pregevole, infine la raccolta di video e foto realizzata da Debora Vanella.
Domenica 10 sono intervenuti visitatori da più parti della Sicilia e la richiesta unanime è quella di continuare a lavorare affinché l’arte di Vito Trapani sia al centro di altri eventi come: “Ballerò per tutta la vita” e gli organizzatori hanno già assicurato che l’intento comune è quello di far diventare la manifestazione un appuntamento annuale.