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19/10/2017 06:00:00

Aeroporto di Trapani, i Comuni cercano i soldi ma Ryanair smobilita

Aeroporto di Trapani - Ryanair, a che punto siamo: a Novembre l'aeroporto chiude per un mese per rifare la pista, e questo si sapeva. Quando riapre, l'amara novità: il taglio dei voli operati da Ryanair, con un abbattimento dei passeggeri in transito di circa la metà. Ryanair dice che questo taglio avrà effetto solo fino a Marzo, e che poi tutto tornerà alla normalità con la nuova programmazione estiva. Ma sembra che non sia così. La sensazione è che Ryanair voglia abbandonare Trapani, e la dimostrazione arriva anche dal fatto che molti lettori di Tp24.it segnalano che, comunque, anche da Marzo in poi non è possibile selezionare o prenotare voli. Questo significa che c'è grande incertezza sui voli da parte della stessa compagnia irlandese. A questo punto la strategia di Ryanair sembra chiara: incassare i soldi che sono dovuti in base al vecchio contratto di co - marketing, che i Comuni ancora oggi non hanno onerato, e smontare le tende da Birgi. 

Sono soltanto sette i Comuni della provincia di Trapani che, finora, hanno messo, con atti concreti, per iscritto, la «manifestazione di interesse» a partecipare al nuovo contratto di comarketing finalizzato ad assicurare la continuità dell’operativa di Ryanair al «Vincenzo Florio», dando, così riscontro all’invito-ultimatum fatto la settimana scorsa da Pino Pace, presidente della Camera di Commercio, e da Franco Giudice, presidente dell’Airgest, la società di gestione dell’aeroporto.
Si tratta, in ordine alfabetico, di Buseto Palizzolo, Calatafimi-Segesta, Favignana, Marsala, Paceco e Valderice. E poi Salemi, ultima arrivata.   Trapani. In una lettera firmata dal sindaco, Domenico Venuti, l'amministrazione comunale ha comunicato all'Airgest, società che gestisce lo scalo, l'adesione al nuovo programma di co-marketing in favore dell'aeroporto. L'intesa prevede un esborso annuo per il Comune di 36.600 euro: le somme sono state stanziate nel bilancio di previsione 2017-2019, già approvato.
"Crediamo fortemente nell'importanza dell'aeroporto di Trapani, che è stato e deve continuare a essere uno strumento fondamentale per lo sviluppo turistico del nostro territorio - afferma Venuti -. Per questo motivo abbiamo deciso di fare la nostra parte aderendo al programma di supporto dei flussi turistici, così come fatto negli anni scorsi. Non sappiamo quale compagnia si aggiudicherà il nuovo bando predisposto dall'Airgest - aggiunge il sindaco di Salemi - ma, al di là del nome del nuovo partner, siamo convinti che il 'Vincenzo Florio' debba continuare nel suo ruolo di volano per lo sviluppo del territorio e debba ampliare la sua offerta di voli. Per questi motivi - conclude Venuti - formulo un appello a quei sindaci che non hanno ancora formalizzato la loro adesione al nuovo accordo di co-marketing: l'aeroporto di Trapani ha già dimostrato il suo valore in termini di ripercussioni positive sulla nostra provincia, è patrimonio di tutti e tutti insieme dobbiamo difenderlo".

IMPATTO ECONOMICO. L’impatto delle cancellazioni operate da Ryanair determinerà una forte diminuzione di traffico, in particolare, negli aeroporti di Trapani e Genova e in misura minore per Pisa. Per gli altri scali nazionali, invece, «non ci sono emergenze significative». E’ il quadro tratteggiato dal presidente dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti, Andrea Camanzi, nel corso di un’audizione davanti alla Commissione Lavori Pubblici del Senato.

«Tra i riscontri ricevuti ad una richiesta di informazioni formulata al riguardo dall’Autorità, tre aeroporti stimano un decremento, in termini di passeggeri e movimenti, già nel confronto tra la stagione IATA Winter 2017/18 (ossia nei sette mesi compresi tra l’ultima domenica di ottobre e l’ultimo sabato di marzo) e quella dell’esercizio precedente. In un caso, quello di Trapani, il decremento atteso è addirittura del 60%; nel caso di Genova il decremento atteso è del 32%; in quello di Pisa, del 5%», ha riferito Camanzi.

«Con riferimento alle condizioni di accesso alle infrastrutture, e con il fine ultimo di assicurare il persistere di condizioni di accesso equo e non discriminatorio, è interesse dell’Autorità - ha evidenziato il presidente di Art - accertare l’eventuale impatto delle decisioni di Ryanair sulle determinazioni tariffarie degli aeroporti e, in particolare, se esse diano luogo ad alterazioni dei volumi di traffico tali da richiedere una rivalutazione dei sistemi tariffari in vigore».

La verifica, ha detto Camanzi, è tanto più necessaria «nel caso di aeroporti il cui traffico aereo ed attività derivate dipendano in modo significativo dalla presenza del vettore Ryanair», come appunto Trapani. Ma secondo Camanzi .
"Più indefinite - ha riferito Camanzi - le prospettive riguardanti l'impatto sull'equilibrio economico delle gestioni, in particolare per il 2018, che quasi tutti gli aeroporti interpellati hanno dichiarato di non poter ancora stimare. Né sarebbe ancora disponibile una stima per il confronto tra la stagione IATA Summer 2018 (corrispondente ai cinque mesi compresi tra l’ultima domenica di marzo e l’ultimo sabato di ottobre 2018) e quella precedente".