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27/11/2017 06:00:00

Marsala,. La segreteria del Pd trascina il partito alla guerra contro il Sindaco. Perché?

 Bizantinismi. Mentre a Firenze va di scena la Leopolda, si parla di innovazione, di temi nuovi per la politica, c'è la prestigiosa presenza di una marsalese doc come Anna Grassellino, scienziata e figlia di Annamaria Angileri, assessore a Marsala, in città va in scena un gioco vecchio. Gioco da mummie: l'attacco al Sindaco Alberto Di Girolamo. Che di suo è una Sfinge, dato comunica poco, e male, le sue decisioni. Ma Di Girolamo appare uno statista di fronte alle decisioni di Antonella Milazzo, segretaria del Pd in cerca di un ruolo dopo la sua mancata ricandidatura all'Ars, di andare all'attacco di Sindaco e Giunta, giusto per usare - eccolo, il gioco vecchio - l'amministrazione per regolare i rapporti di forza interni ai democratici.

Armi affilate e puntini sulle i quelle che la segreteria del PD di Marsala ha sfoderato nei confronti dell'Amministrazione comunale. Si erano lasciati il 31 luglio con un direttivo che aveva visto taluni consiglieri insorgere contro una parte della stessa segreteria, una frattura che pareva non sanabile fino a quando, ad elezioni regionali concluse, si è posta la questione delle nomine assessoriali che il sindaco, Alberto Di Girolamo, ha fatto nella pienezza delle sue facoltà.

Si accusa l'Amministrazione di una non condivisione, questo si legge dal documento che hanno diramato a seguito del direttivo di venerdì sera, allo stesso tempo “Nell’opinione pubblica sta montando un pericoloso clima di crescente sfiducia, che è un grave campanello di allarme ed erode il grande consenso riscosso dal Sindaco e dal Partito Democratico alle elezioni del 2015. Di quello straordinario successo elettorale, il PD si sente al tempo stesso artefice e responsabile”.

Nel 2015 Alberto Di Girolamo è sceso in campo come candidato sindaco da segretario del Partito Democratico, carica che ha mantenuto fino a un anno fa circa. La direzione non è contenta di come Giunta e Sindaco stiano lavorando e nemmeno di come si sia provveduto alle nomine assessoriali mancanti: “Gravi carenze si riscontrano su pubblica illuminazione, manutenzione stradale, verde pubblico, riscossione tributi, programmazione turistica, sostegno all’agroalimentare, e alla vitivinicoltura in particolare, determinando il malcontento dei cittadini e ponendo il PD in difficoltà nel rapporto con la città. Dal punto di vista politico, il Partito non è stato in alcun modo coinvolto nel completamento della Giunta e ciò ha generato incertezza e confusione, rischiando di logorare il tessuto unitario che si sta cercando di costruire....La Direzione non condivide il metodo adottato e ritiene i risultati complessivamente insoddisfacenti per l’immagine complessiva del PD e dell’Amministrazione. Sarebbe stato opportuno lavorare ad un accordo politico e programmatico, tenendo conto della rappresentatività politica delle persone scelte, oltre che delle loro competenze.
Queste nomine sembrano non avere destato la soddisfazione della segreteria del PD che ne lamenta la scelta oltre che una inadeguata azione amministrativa che non avrebbe rilanciato adeguatamente la città.

Il documento si chiude con un avvertimento monito nei confronti dell'Amministrazione: “Oggi, il rischio è che la Giunta appaia poco autorevole e autoreferenziale, con un quadro politico fragile e confuso, nonché poco affidabile quando ci saranno nuovi passaggi importanti e significativi in Consiglio comunale.

Alla luce delle criticità rilevate, la Direzione si vede costretta ad assumere una posizione critica nei confronti dell’Amministrazione comunale, dando mandato al Gruppo consiliare di valutare di volta in volta i singoli atti amministrativi nell’esclusivo interesse della Città”.

Una cosa è certa tra sindaco e segreteria c'è il gelo, si chiede di mettere in discussione le decisioni che il Primo Cittadino ha finora preso, nomine assessoriali comprese.

Che la città di Marsala abbia tante priorità ed emergenze da affrontare è notorio, il sindaco non ha la bacchetta magica da sfoderare per ogni evenenzia, innegabile la fattività sul territorio e la presenza degli assessori. Chi fa sbaglia, chi non fa parla.

Rossana Titone