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03/12/2017 06:00:00

Il 15 Dicembre la riunione della nuova Ars. Dalle province agli "impresentabili", polemica

 Lo aveva anticipato il presidente della Regione Nello Musumeci, la Giunta di giovedì pomeriggio non è stata di presentazione ma operativa.

Si sono messe le mani al sistema province, per il nuovo Governatore i tagli dovranno effettuarsi da altri comparti, non certamente dalla eliminazione delle province che hanno gettato territori interi nell'incurante incertezza delle competenze e nel rimpallo delle stesse. Ed effettivamente è così, c'è un altro lato della medaglia a cui guardare che si chiama Roma.

Il consiglio dei Ministri, infatti, aveva impugnato il provvedimento che riesumava le province, il governo Musumeci farà ricorso alla Corte Costituzionale contro l'impugnativa di Palazzo Chigi. Scontro Palermo-Roma, scontro centrodestra-centrosinistra.

Che dire, del resto in Sicilia la campagna elettorale appena conclusasi ha visto inciuci trasversali tra i vari candidati per poter poi garantire qualcuno alle elezioni provinciali. Anche il territorio di Trapani non è rimasto immune da questi giochi di potere che erano solo in parte segreti. In politica, si sa, ci sono i segreti di Pulcinella e anche lì ultimamente più Pulcinella che segreti.

Un decreto di Musumeci ha stabilito che l'ARS si riunirà per la prima volta il 15 dicembre, in quella data ci sarà l'elezione del presidente di Sala d'Ercole. Ruolo ambito da Gianfranco Miccichè che pare abbia già ottenuto una maggioranza di voti con l'aiuto del PD.

L'esecutivo regionale sta pure attenzionando quelli che sono i conti della Regione, presto ci sarà un bilancio da approvare. La situazione, dicono, è drammatica.

Ma come, non aveva lasciato tutto in ordine il PD? Non aveva il governo Crocetta risanato i debiti, ovunque?

Non si placa la fronda interna a Forza Italia che ha visto nella giornata di ieri, alle già avvenute dimissioini di Tonino d'Alì da coordinatore provinciale e di altri coordinatori comunali, l'autosospensione dal partito del diretto interessato, l'indicato e mai nominato assessore regionale, Giuseppe Guaiana.

Lo dice Guaiana con una nota stampa dalla quale trapela tutta la sua amarezza: “L’unica nota positiva di questa faccenda è che finalmente, tra lo stillicidio di notizie ed illazioni, è stata scritta la parola FINE, cioè si è chiuso definitivamente, ma negativamente, il percorso iniziato il 13 ottobre 2017 che avrebbe dovuto portare la mia persona, quale Uomo di partito in Forza Italia della Provincia di Trapani e che ha sempre rispettato e seguito tutte le superiori decisioni, ad essere nominato Assessore Regionale nella nuova Giunta del Governatore Musumeci. Si è consumato alla fine uno psicodramma che ha visto come regista il Coordinatore Regionale, per chi non lo conoscesse si chiama Gianfranco Miccichè, uomo abile di parola (“Guaiana sarà assessore” ha dichiarato pudicamente in conferenza stampa), ma estremamente incoerente nei fatti, salvo che la conferma del deludente risultato nella campagna elettorale personale. Ahimè, l’ammetto: sono giovane e sono stato estremamente ingenuo ma soprattutto inesperto, perché avrei dovuto immediatamente capire a naso quale aria tirava. Invece, come da Uomo di partito che crede e rispetta i ruoli senza provare a scavalcare nessuno (anche se c’erano prima, ci sono adesso e sono sicuro che ci saranno ancora domani i contatti e i rapporti con persone qualificate), sono stato costretto in queste settimane a subire l’onta dell’ironia, lo sfottò di conoscenti, le risatine degli amici e non”.

E' duro Guaiana, ricorda che i consensi che ha sempre dimostrati di avere, evidentemente, hanno impaurito quanti pensassero che da questa tornata elettorale ne uscisse rafforzato.

Non sembra l'unica querelle del momento questa. Torna, in verità non si è mai cessato di parlarne, la questione degli impresentabili. A scrivere a Rosy Bindi, presidente della Commissione Antimafia, è Cateno De Luca, attraverso i suoi legali, che la diffida nell'indicarlo come impresentabile avendo avuto dei procedimenti a carico ma dei quali è uscito assolto.

 

Dichiarazione del mazarese Giorgio Randazzo, candidato non eletto nelle liste di "Diventerà Bellissima": "Sono sicuro che con la nomina ad Assessore Regionale alla Sanità dell’amico Ruggero Razza, professionista perbene e integerrimo , riusciremo a migliorare l’offerta sanitaria per i cittadini di Mazara del Vallo e tutti i Trapanesi. L’ospedale Abele Ajello ha bisogno di serie attenzioni , non occorre un ospedale di “primo piano” ma di PRIMO LIVELLO cosa ben diversa e sostanziale. Auguri e buon lavoro da parte mia e dei sostenitori del territorio di diventerà bellissima che si sono spesi insieme al sottoscritto durante le scorse regionali affinché questo movimento raggiungesse un buon risultato in tutta la provincia soprattutto attraverso l’elezione di Nello Musumeci".