Agostino Licari, vice sindaco della città di Marsala, assessore con delega ai Rifiuti. Siamo già al lavoro per questo nuovo anno?
Assolutamente si, abbiamo chiuso bene il 2017. Abbiamo raggiunto gli obiettivi che ci siamo preposti, per quanto riguarda le mie deleghe un buon risultato.
Cominciamo dai rifiuti.
Si, abbiamo fatto un'analisi. Quando abbiamo iniziato nel 2015 avevamo una differenziata al 38% oggi siamo al 55%, dato da non sottovalutare in merito al rispetto dell'ambiente e non solo al tornaconto economico. Tornando a quest'ultimo aspetto nel 2015 il costo era intorno ai 15 milioni di euro, nel 2017 siamo intorno ai 13 milioni e mezzo. Più di un milione e mezzo di costi in meno, considerato che in provincia di Trapani in taluni Comuni i costi sono aumentati. Nel 2015 la raccolta in discarica era intorno agli 80 euro a tonnellata, oggi siamo intorno ai 140 euro a tonnellata Se fossimo rimasti fermi al vecchio modello del 38% di raccolta ci saremmo trovati con 3 milioni in più di costo. Il risparmio quindi è di 4 milioni e mezzo grazie alla sensibilizzazione della raccolta differenziata. Poi ci sono le lobby che sono i signori delle discariche che marciano contro….
Lobby alimentate anche dal precedente governo regionale, diciamolo...
Ci sono delle lobby a prescindere dai governi regionali, alla fine però rimaniamo al palo.
Musumeci ha affrontato il grave problema dei rifiuti e dice che non ci sono grandi soluzioni...
Il problema non è che l'inceneritore risolva tutto il problema rifiuti. A monte deve esserci sempre la differenziata. Quello che si andrebbe ad incenerire deve essere solo il rifiuto secco, non si deve creare un danno alla salute pubblica con la diossina che sprigionano questi inceneritori. La battaglia da fare è sulla differenziata, creare un circolo virtuoso e purificando l'ambiente.
Tra i rifiuti e all'estero e gli incerenitori cosa preferisce.
L'incerinotore non risolve il problema, occorre che la Regione si basi su altro. Nella Sicilia orientale ad esempio non esistono strutture per ricevere l'organico. Il Comune di Marsala ha 8 mila tonnellate di rifiuto organico e se non ci fosse la Sicilfert dalle nostre parti, dove conferiamo, sarebbero conferiti in discarica.
Il trasferimento dei rifiuti all'estero prevede un costo alto che ricadrà sui cittadini, perché Marsala che ha una percentuale alta di differenziata dovrebbe sobbarcarsi un costo elevato?
Il problema è drammatico, problema che investe anche Roma. I costi lieviteranno, per questo invito i cittadini a fare bene la differenziata perché è l'unico sistema. A conti fatti risparmiamo 4 milioni e 700 mila euro. Ricordo anche che in tutta la provincia c'è stata l'emergenza rifiuti che la città di Marsa non ha avvertito. Siamo riusciti a far capire che non c'era l'emergenza perché ogni giorno produciamo circa 30/35 mila tonnellate di rifiuti a differenzia. Da giugno ci sarà la nuova gara e verrà stravolto l'intero sistema. Con il nuovo appalto inseriremo la Tarip, cioè la tariffazione puntuale. Ognuno avrà il beneficio della differenziata che farà. Meno rifiuti indifferenziati fai meno paghi.
E' un sistema un po' alla “grande fratello”, saremo tutti controllati...
Esatto, per ogni rifiuto ci sarà un sistema in grado di leggere quel tipo di rifiuto. In poche parole se si dividono bene i rifiuti, come ad esempio la plastica che poi può essere reinserita nel mercato, quel rifiuto non lo paghi. L'unico costo che hai è quello dell'RSU. Il cittadino virtuoso che farà bene avrà una riduzione sensibile.
Quando entra in vigore il nuovo sistema di raccolta, che sarà effettuato sempre da Energetika Ambiente che si è aggiudicata la gara?
Da giugno 2018 iniziamo con l'applicazione.
Quindi per il momento siamo in proroga tecnica, quanto ci costa?
No, non cambia. Abbiamo lo stesso costo di sette anni fa. Si proroga quel contratto. Siamo riusciti, da quando ci siamo insediati, ad oggi ad avere in tempi ragionevoli un buon bando di gara.