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03/03/2018 06:00:00

Salemi. Alla ricerca del posteggio perduto. Incubo Ztl, i residenti: "Vogliono sfrattarci"

Prima dell'inizio dell'assemblea, organizzata in serata dal Comitato residenti nel Centro Storico, uno dei suoi componenti dialetticamente più vivace mi chiede di incontrarci per una ricognizione sul campo, al fine di capire meglio, sostiene.


L'argomento, ovviamente, la Ztl ( Zona a Traffico Limitato) in vigore ormai da un biennio, ma che tante discussioni ha suscitato fin dall'inizio e che continua a scatenare.
Una querelle che sembrava essersi appianata in questo lungo lasso di tempo. E invece, come la brace che cova sotto la cenere, da qualche settimana e' tornata a divampare la polemica, accendendo un dibattito che rischia di diventare sempre più rovente ogni giorno che passa.
Da una parte, l'Amministrazione Comunale, che sembra essersi incaponita a non accettare modifiche, e dall'altra, i cittadini residenti all'interno dell'anello Via Amendola-Via F.sco Crispi, che vivendo la vicenda come un incubo.
L'appuntamento e' nella piazza principale, nell'ora in cui inaspettati tiepidi raggi di un sole calante la tagliano a metà.
Nel secondo lunedì di Quaresima, il percorso sarà una sorta di Via Crucis. Ma, al contrario di Dante e Virgilio, non scenderemo verso gli Inferi, ma saliremo verso un'Acropoli dolente. Come a poker, bisogna avere il coraggio di andare a vedere.

Iniziamo dalla via in cui il Garibaldi dei Mille si inerpicò per raggiungere la Torre, su cui innestò il vessillo di Capitale d'Italia. Orgoglio cittadino immortalato su una lapide, che fa bella mostra di sé nell'atrio del Castello, nonostante un clamoroso errore di trascrizione, e finalmente, dopo infinite segnalazioni, corretto, ma purtroppo ancora solo in parte!
Le Stazioni del nostro itinerario saranno gli angoli, i vuoti, le vanedde, la piazza, i vicoli, tutti interessati dalla famigerata ordinanza sulla Ztl firmata dal maggiore Diego Muraca nel lontano 2016.

Appena pochi passi, proprio in direzione della via Santoro Pecorella (fino agli ultimi decenni dell' '800 'Strada della Corsa' o Testa 'a Cursa per essere stato il tratto iniziale della corsa dei cavali per la festa del SS Crocifisso, e lungo la quale, fino agli anni '80 del secolo scorso, degradava una splendida gradinata, simile a quella della via Duca degli Abruzzi, e cancellata sconsideratamente dalla memoria degli uomini dalla solita ansia volgarmente "ammodernatrice". La Bellezza violentata dalle lamiere delle auto!), e il caso ci fa imbattere in un residente, piuttosto noto, per essere stato già sindaco della città.
Un'occasione ghiotta per chiedergli al volo un' opinione sulla limitazione del traffico. "Noi in famiglia abbiamo quattro auto, non abbiamo il garage, non ci sono gli stalli necessari, perché dovrei fornirmi di un pass? infatti non ne ho" E' la sua risposta lapidaria.
Mentre continuiamo la salita, siamo ripetutamente costretti a dare la precedenza alle auto in transito. Residenti con pass? Chiedo alla mia "guida". Assolutamente no! Ma intanto salgono.
Arriviamo in Piazza Alicia. Dove, più che il sisma, poterono le empie mani dell'uomo ingordo e incompetente! Le ferite rimangono ancora aperte. Un misfatto che ancora grida vendetta e solo in parte risarcito con l'intervento del portoghese Alvaro Siza.
Anche qui, auto in transito e una decina parcheggiate alla rinfusa. Tutte sprovviste di pass. E tutte pigramente in attesa, persino davanti all'ingresso dell'austero maniero federiciano, dei loro legittimi conducenti! 

Eppure un cartello ben in vista indica il divieto di sosta dalle 08,00 alle 20,00.
Una delibera del 2009 del periodo sgarbiano imponeva il divieto H24.


Ma chi conosce bene l'ordinanza del 2016, sa che vi e' prevista la sosta solo nelle domeniche e nei giorni festivi, per consentire ai fedeli di seguire le funzioni religiose.
Eccezione però, non indicata nel medesimo cartello. Una dimenticanza , che fortunatamente non ha creato in questi due anni alcun tipo di conflitto istituzionale, nella peregrina ipotesi di un intervento da parte di altre forze dell'ordine e che si fossero attenute al rispetto di quanto trascritto sul cartello.
E poi altre automobili sparse un po' ovunque, nella via Francesco D'Aguirre ( ex Salita Madrice), ma anche nello slargo, una volta detta "vanedda di i Milana", della Via Cosenza.
Da qui, ci dice uno dei residenti, che le macchine di una certa dimensione, per uscire, sono costrette ad accedere controsenso, fare manovra nella piazzetta Lampiasi, per poi ridiscendere lungo il budello che conduce alla Strata Mastra, all'altezza della chiesa sant'Agostino.
Mentre ascoltiamo, gli occhi ci vanno su una vasta area, preda di erbacce e del degrado. Poterne fare un ampio parcheggio? Impossibile. Area privata, forse della Curia. E come questo, tanti altri spazi ci sarebbero per destinarli a parcheggi attrezzati.


Ci e' sembrato di capire che il problema potrebbe in parte essere risolto con la creazione di nuovi posteggi da destinare non solo ai residenti ma anche ai visitatori occasionali.
Pensiamo al Piano Regolatore e Piani Particolareggiati, in attesa da decenni, e mai giunti al capolinea.
Quando arriviamo al Circolo Pedone, la riunione indetta dal 'Comitato residenti nel Centro Storico' e già iniziata. La sala e' piena, ma non quanto ci si aspettasse. Tipico di certa inveterata abulia cittadina.

E tuttavia, per il relatore Vito Merendino esprime soddisfazione, smentendo chi nega che non ci sia vita nel centro storico di Salemi e che invece "questa protesta molto partecipata lo testimonia. Un'assemblea aperta a tutti i salemitani perché il destino del centro storico e del paese sono interdipendenti e non c'è salvezza di Salemi senza il Centro Storico, né del centro storico senza i salemitani".

Ma intanto, i riflettori sono puntati sulla tanto osteggiata Ztl e stasera anche sull'ultima ordinanza, in ordine di tempo.
Apprendiamo cosi che e' stata emanata da parte del Comandante dei Vigili Urbani una nuova ordinanza. La n. 10 del 23 febbraio 2018, per l'esattezza.
Su espressa richiesta dell'Arciprete Don Vito Saladino, viene accettata la correzione della precedente in base alla quale da ora innanzi ( al momento in cui scriviamo, però, nessuna aggiunta compare sul tabellone) si consentirà  la circolazione e il parcheggio nel centro storico ai fedeli che vorranno assistere alle funzioni religiose nei giorni festivi senza essere muniti di pass.
Merendino, in proposito, e' sarcastico. Dice che "dopo due anni di battaglie ci voleva un prelato per far cadere il dogma della infallibilità del Sindaco e del Comandante!" E poi, ironicamente, "noi invece che siamo laici dobbiamo battere altre strade; e di fronte alla chiusura della Amministrazione al confronto , prima abbiamo pubblicato il manifesto che aveva lo scopo di scuotere il Sindaco e farlo recedere da questo rifiuto al dialogo che il Comitato ha sempre cercato indicando nella parte finale del documento quale era il metodo che andava seguito  e i contenuti di una azione veramente finalizzata alla valorizzazione del centro storico. Di fronte al pervicace rifiuto del Sindaco , che ha pure accentuato i controlli e le sanzioni a carico dei  residenti non muniti di pass e del diritto al parcheggio, il Coordinamento ha preso le decisioni riportate nel comunicato del 19 febbraio".
Le ricordiamo succintamente: Viene contestata la legittimità della ordinanza , anche in sede giudiziaria, in quanto non sarebbero stati approntati preventivamente parcheggi esterni realmente fruibili ( scale mobili e auto comunale funzionanti a tempo pieno).Viene anche richiesta un incontro al Prefetto di Trapani per un intervento di mediazione presentata in prefettura il 22 febbraio ( il testo lo potete legger qui).
Dopo l'introduzione di Merendino, e' il turno di tanti tra i partecipanti all'incontro.

Un coro unanime contro il modo con cui e' stata congegnata la Ztl. I toni sono accesi.
Quelli di un avvocato ricordano una arringa gridata. Una signora, quasi in lacrime, lancia disperata un allarme da ultima spiaggia. Tanti gli interventi. Dopo Gaspare Baudanza che accusa i "parcheggi sono occupati dagli impiegati comunali, che spesso lasciano le auto addirittura in doppia fila", e' il turno del dottore Gaspare Renda che esordisce esprimendo un severo giudizio: "la Ztl e inopportuna ai fini di un vero rilancio turistico ed economico". Poi,entrando nei dettagli, fa una radiografia della sua posizione. Nel suo caso potrà ottenere, essendo 4 i componenti del suo nucleo familiare (di cui 3 maggiorenni patentati e muniti di autoveicolo) un pass per il posteggio di un autoveicolo, 2 pass per il transito e la sosta nelle immediate vicinanze dell'abitazione al fine di effettuare operazioni di carico e/o scarico correlate alle esigenze della vita domestica e limitatamente per una durata massima di 15 minuti con obbligo di esposizione di disco orario. Si deduce che potrò fare un pranzo fugace. Non di meno possono raggiungere la mia abitazione per varie ricorrenze festive o familiari solo i parenti di I e II grado (genitori, fratelli e sorelle) con la propria macchina dietro richiesta di ulteriore autorizzazione rilasciata dal Comando dei Vigili Urbani ed esborso di ulteriore somma di denaro per il tempo di 15 minuti, quindi non posso invitare parenti e amici a casa mia per un convivio o altra occasione della vita di relazione. I miei figli non possono ospitare amici perché irraggiungibili se non accompagnati dai propri genitori a piedi."
Per infine sconsolato concludere che "In pratica sono chiuso in un ghetto, limitato nella propria libertà personale in una casa che perderà il suo valore economico."
Un ragionamento da incubo.

Dal canto suo, Caterina Gucciardi e' categorica. "L'ordinanza che istituisce la Ztl"- ha detto con fermezza- " invece di far rivivere il centro storico lo spopola. Le assurde limitazioni imposte ai residenti, cioè a chi vive lì da 50/70 anni (e prima ancora i propri genitori) si rivelano, di fatto, un ricatto per andarsene. L'utilizzo dell'auto non è privilegio, ma una necessità, sopratutto per chi la usa per ragioni di lavoro e non per fare il vacanziere. L'ordinanza, oltre a comprimere fortemente la libertà di movimento dei residenti, costringe gli stessi, per non incorrere nelle sanzioni, a spostare continuamente le auto da una zona all'altra. Invece di rendere la vita più agevole a chi ha scelto di vivere nel centro storico, gliela si rende più complicata. E i risultati sono evidenti a tutti: commercianti in fuga, residenti che si trasferiscono altrove, pochissimi visitatori." Poi, dopo un accenno alla mancanza di un'alternativa di trasporto pubblico, ritiene il mezzo elettrico, che dovrebbe garantire la spola tra Piazza Libertà e il centro storico, non una garanzia : "Appare e scompare senza alcun criterio e non svolge orari compatibili con le esigenze dei residenti." Critica anche l'applicazione dell'ordinanza, dicendo che "la Polizia Municipale opera con una discrezionalità che lascia a dir poco perplessi e genera disorientamento tra i residenti: si passa da atteggiamenti di totale indifferenza (peraltro facilmente documentabili) ai "blitz" mirati, con agenti inviati a sanzionare, in base a indicazioni gerarchiche ricevute (come dagli stessi agenti rivelato), determinati residenti «rei» di non aver ancora chiesto il pass." Infine propone d' impugnare l'ordinanza innanzi al Tar, ritenendo che essa contenga "numerosi vincoli illegittimi che ledono i diritti fondamentali della persona, primi fra tutti le relazioni sociali ed umane e la limitazione della propria libertà personale."
Presenti alla riunione anche tre consiglieri comunali, rappresentanti rispettivamente di 5Stelle e "Diventerà Bellissima", gruppo di recente costituito.
La tentazione di strumentalizzare la vicenda e' grande.
Tra i due se n'e' sottratto elegantemente Giuseppe Loiacono, di Bellissima, a cui però, inspiegabilmente, gli e' stata tolta la parola per cederla alla consigliera pentastellata.
Cosa che ha spinto Nicola Bendici e lo stesso Loiacono ad abbandonare la sala e creando alcuni vuoti tra le sedie.

Comunque Loiacono ci ha fatto pervenire ugualmente una sua nota nella quale, tra l'altro, scrive che già nel 2015 aveva messo in risalto che l'Ordinanza era stata emanata senza che fosse stato fatto "un censimento dei posti auto, un controllo preliminare dei nuclei familiari che ne hanno diritto". Non solo. Ma anche nessuna attenzione era stata data "all'impatto che avrebbe avuto sulle attività commerciali, sui non residenti che si recano negli uffici comunali o per i fedeli che frequentano le tante chiese del centro storico. In pratica quali sarebbero stati i risvolti sulla quotidianità dei salemitani. Tutto lasciato al caso, nella migliore tradizione di questa amministrazione. Per anni ci siamo sentiti dire che fosse indispensabile per poter accedere al club dei borghi più belli, ma non corrisponde alla verità, la ZTL può essere tranquillamente temporanea, applicata cioè, solo durante le manifestazioni, le sagre o nei periodi festivi. Il tutto nel pieno rispetto dello sviluppo turistico ma, soprattutto, dei residenti costretti a subire, oltre al danno, la beffa." Durante l'ultimo consiglio comunale, all'interrogazione presentata da Diventerà Bellissima e discussa dal consigliere Bendici, conclude Loiacono "l'assessore Scalisi ha risposto che la ZTL non si tocca e che è loro intenzione acquistare altri 2/3 Geco, (al costo di 50000€ ciascuno!), per andare incontro alle esigenze dei salemitani. Il tutto lo ritengo inaudito!".
Vito Merendino, mentre la petizione da inviare al Prefetto veniva sottoscritta dai presenti, chiudeva la manifestazione ribadendo sia "la piena disponibilità ad  un confronto serio e costruttivo che allo stato attuale può riprendere con la mediazione (se ci sarà) del Prefetto sia "la volontà di mantenere la Z.T.L. apportando però sostanziali modifiche in modo da renderla compatibile con le esigenze vitali dei residenti".
Una cosa e' certa. Ha sentenziato Merendino: "La soluzione dei problemi di circolazione e parcheggio passano, secondo un nostro modesto parere, dalla approvazione e realizzazione di un piano dei parcheggi nel Centro storico come il sindaco si era impegnato a fare nell'assemblea del marzo 2016 e che tu hai riferito nel tuo articolo di allora; impegno che ha completamente disatteso".


Non solo. "Anzi ora dobbiamo costatare che nel programma delle opere pubbliche per il 2018 tanto pubblicizzato il Centro storico è destinatario al riguardo di investimenti modesti, non potendosi conteggiare al riguardo né il completamento dell'edificio comunale né la sistemazione della Piazza Libertà (la cui realizzazione  non è assolutamente prioritaria e   rappresenta un vero e proprio spreco di danaro pubblico ( euro 450.000,00) mentre la parte sommitale del centro storico ha assoluto bisogno di parcheggi che libererebbero la piazza Alicia e la via D'Aguirre dalla tanto deprecata presenza delle auto."
Parrebbe essere un programma politico per le prossime elezioni comunali.
Se lo fosse, nulla di deprecabile. Si aprirebbe, con molto anticipo, un lunga campagna elettorale e un ampio dibattito che coinvolgerebbe l'intera cittadinanza.
Sempre se esiste ancora una comunità disponibile al confronto democratico.
Più di qualcuno ne dubita e solo pochi lo auspicano.

Franco Ciro Lo Re