Trapani terra di scontro, i candidati sindaco hanno iniziato a fare sul serio, si guardano in cagnesco a vicenda, si colpiscono sul terreno della politica di assalto.
La lettera appello di Peppe Bologna ai suoi concittadini esortava a guardare con sospetto alle accozzaglie messe in campo da Giacomo Tranchida, ipotizzando addirittura un eventuale e più celere commisariamento del Comune di Trapani, che è una specie di fantasma che aleggia in questi giorni sul voto.
Bologna non è da solo in questo, le stesse sue preoccupazioni sono state palesate, seppure in modo diverso, da Piero Savona e da Salvo D'Angelo.
Tranchida non ci sta e chiede ai tre politici trapanesi di esporre per vie giudiziarie teorie e pareri. Per Tranchida è in atto un “allarme sociale” tanto da sentirsi in dovere di informare il Prefetto e il Questore.
La risposta di Bologna non si è fatta attendere: “Excusatio non petita, accusatio manifesta”.
Per l'editore di Telescirocco Tranchida parla per luoghi comuni citando la mafia, la mafiosità e l'Autorità giudiziaria sottraendosi di fatto ad un confronto. Bologna punta sui programmi che Tranchida non avrebbe: “Ma il programma elettorale? Ci sarà un copia-incolla? Qualora mai ci sarà, sarà condiviso dai diversi ed eterogenei sostenitori? Trapani non può subire ulteriori oltraggi nel rischio di potenziali dissesti, né aumenti della TARI come ad Erice”.
E' Piero Savona a rompere gli indugi e a dire chiaramente come stanno le cose, c'è il grido verso quella politica, PD compreso, che è rimasta ferma alle vecchie logiche,che non ha saputo affrontare la vera questione trapanese. Savona finalmente ha un moto di orgoglio. Per Savona i giochi non sono difficili, il sindaco da votare è colui che avrà chiari i programmi per la città e come affrontare la questione morale: “Essere preoccupati non è reato”. Sposta l'asse verso i cittadini trapanesi, chiamandoli ad una scelta in seguito ad una assunzione di responsabilità dei candidati:
“Tutti i candidati a Sindaco, dovrebbero dire ai cittadini cosa pensano della scelta che ha determinato il commissariamento della città e dichiarare, senza ricorrere al politichese, di non volere essere sostenuti da quei soggetti che, in questo momento, hanno seri problemi con la giustizia. Tranchida si sente in difficoltà o pensa che tutto sia rivolto contro di lui?”.
Termina così la sua replica a Tranchida ma nell'aria ci sono venti che soffiano, Savona ha appena iniziato a mettere i puntini sulle i.
Di programmi e di turismo si comincerà a parlare il 21 aprile, sarà Luca Sciacchitano, candidato al consiglio comunale di Trapani in appoggio a Tranchida, ad porre l'attenzione sulla questione, l' appuntamento è alle ore 10.30, presso la sede del comitato elettorale di via Marconi.
Presenzieranno tutti gli operatori turistici, il presidente del Distretto Turistico, Giuseppe Pagoto e ovviamente il candidato sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida.
I candidati sono tutti in movimento, poco o nulla si sa di Giuseppe Mazzonello, candidato del movimento Cinque Stelle e collaboratore del senatore Maurizio Santangelo.
Mazzonello è stato indicato senza le comunarie online, nessuna azione pubblica al momento sul territorio, è la grande sfida di Santangelo. Se il territorio non dovesse ben rispondere, in termini di percentuale, a questa candidatura allora sarebbe la dimostrazione i voti incassati per le elezioni passate sono assolutamente effimeri.
Lunedì 19, alle ore 10.30, presso il comitato di via Niso, Vito Galluffo incontrerà la stampa per presentare ufficialmente la sua candidatua e meglio rappresentare il quadro delle alleanze.
A Paceco il sindaco uscente, Biagio Martorana, ha iniziato con le epurazioni dei suoi assessori. Solo qualche settimana fa aveva invitato quanti non erano propensi a sostenere il candidato sindaco indicato a lasciare il posto in Giunta. Non ha voluto sentire ragioni Maria Basiricò, socialista, e non ha rassegnato le dimissioni. Rimossa dal suo incarico direttamente dal Primo Cittadino.
La situazione di imbarazzo è dovuta al fatto che Martorana appoggia il candidato Filiberto Reina e la Basiricò Peppe Scarcella.
Posizioni politiche diverse che hanno portato alla rimozione della Basiricò e di Pietro Cusenza una settimana fa.
Alla socialista subentra Pino Barbata con le deleghe allo Sport, Spettacolo e Pubblica Istruzione.
Tensione a Paceco all'interno dei Giovani Democratici che non condividono la scelta di sostenere il candidato sindaco Filiberto Reina, c'è una forte discontinuità, la candidatura non ha unito il partito. Si dimettono i giovani del direttivo.
A Valderice Mino Spezia, sindaco uscente, ha dovuto chiarire la sua posizione a fronte dei numerosi rumors che lo indicavano in ritirata. Spezia c'è, nessun passo indietro: “Non ho ritirato la mia candidatura a sindaco. Ho chiesto al mio partito ed agli alleati di aprire una discussione su ciò che è meglio per Valderice”.
A San Vito Lo Capo è Peppe Peraino che rompe le righe ed ufficializza per primo la sua candidatura ad amministratore sanvitese. Lunedì sera alle 21, in via Farini, il movimento “Insieme per San Vito”presenterà la lista e i candidati.
Chiari i movimenti politici anche a Partanna dove il sindaco uscente, Nicolò Catania, ha già dichiarato di voler riprovare in continuità ad amministrare la città.
Provano a misurarsi i giovani di “Cambia Partanna”, presenteranno un proprio candidato e la relativa lista, l'appuntamento è per questo pomeriggio alle ore 18.30 in Piazza Falcone Borsellino.