Tra super debiti e l'emergenza rifiuti a Marsala si cerca di approvare il bilancio

 Il consiglio comunale di Marsala a breve dovrà approvare il bilancio di previsione, c'è un debito fuori bilancio di circa tre milioni di euro che pende sulle casse comunali e che va contabilizzato nello stesso anno in cui è stato sentenziato.

Si tratta del debito venutosi a creare in seguito all'esproprio di alcuni lotti di terreno della via Vita per creare l'area artigianale.
Debito che nasce nel 2008 ma che approda a sentenza definitiva solo nel mese di aprile 2018.
Il Comune, tuttavia, non rischia il default, c'è un avanzo di amministrazione che consentirà di pagare il debito ma allo stesso tempo dovranno essere bloccate tutte le altre opere pubbliche, per la cui realizzazione resta un importo esiguo di circa due milioni e mezzo di euro.
Insomma, adesso la parola passa al consiglio comunale che dovrà discutere e approvare il bilancio, che nel frattempo è approdato alla commissione di merito il cui presidente è Vito Cimiotta.
Con una nota il presidente ha dichiarato che il bilancio di previsione per l’anno 2018 è condizionato da un controllo da parte dell’organo di revisione.

Bisogna, infatti, che si trovi copertura finanziaria ai debiti fuori bilancio per un ammontare 2 milioni di euro.
“Mi pare ovvio - dice Cimiotta - che la commissione non possa esitare un bilancio che allo stato risulta essere squilibrato. Pertanto la commissione prima di dare il proprio parere dovrà attendere da parte dell’amministrazione un emendamento tecnico che consenta l’equilibrio di bilancio. Si respingono pertanto tutte le responsabilità che potrebbero derivare da una tardiva approvazione dello strumento finanziario. Si ribadisce pertanto che la commissione non potrà dare il proprio parere fino a che l’amministrazione non emendi il bilancio al fine di giungere all’equilibrio”.
Con molta probabilità il bilancio, dunque, non verrà approvato entro giugno così come sostenuto all'inizio dal presidente del consiglio, Enzo Sturiano.

Intanto, nella seduta consiliare di ieri pomeriggio, a Sala delle Lapidi, non si è potuto discutere il regolamento degli immobili comunali perchè i consiglieri hanno richiesto la presenza in Aula dell'Amministrazione, che è arrivata dopo.
Si ritornerà a Palazzo VII Aprile il 26 giugno.

La città di Marsala sta affrontando un'altra emergenza legata ai rifiuti.
La Regione, verticalizzando il provvedimento, ha predisposto che il conferimento di indifferenziata deve essere pari a 35 tonnellate, non più 45.
Questo impone una collaborazione massiccia e responsabile da parte dei cittadini che devono differenziare bene, ed esporre i rifiuti nelle ore indicate.
Nella giornata di ieri le vie cittadine erano colme di rifiuti, l'Rsu non è stato raccolto.
Si rischia il collasso come le vicine realtà locali, questo significa che il cittadino non è in grado, dopo tanti anni, di fare una raccolta puntuale e precisa.

Se si differenziasse meticolosamente dividendo la plastica dalla carta, l'organico dal vetro, l'indifferenziata sarebbe davvero esigua e le strade non rimarrebbero sporche.
Il provvedimento è regionale e dunque l'Amministrazione Comunale non può fare altro che uniformarvisi, in ragione del fatto che la discarica di Borranea è colma.
Sono già scattati i controlli in città per evitare che il momento diventi drammatico in vista delle temperature estive.
Il Primo Cittadino, Alberto Di Girolamo, è a Roma in rappresentanza dell' “Area Vasta” e assisterà alla presentazione del progetto preliminare per la realizzazione della Bretella Autostradale che unirà Birgi (svincolo della A29) con l’abitato di Mazara del Vallo: “E’ questo un ulteriore passo in avanti – precisa il sindaco Di Girolamo –per la realizzazione di questa importante infrastruttura viaria che darà un impulso consistente all’economia del territorio e valorizzerà, ancor di più, l’aeroporto di Birgi che speriamo di rilanciare a breve termine e che sarà meglio collegato con le principali arterie stradali e quindi più facilmente raggiungibile sia dagli abitanti della Val di Mazara sia da quelli dell’agrigentino”.