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05/07/2018 06:00:00

Marsala. Ginetta Ingrassia: "Eventi estivi, non è questione di soldi. Mancano le idee"

Ginetta Ingrassia, capogruppo consiliare dei Democratici per Marsala, la sua voce all'interno della maggioranza è molto critica, parimenti ad una forte opposizione. Vogliamo fare chiarezza sul ruolo dei Democratici?

 

Fin dai primissimi mesi ho sempre mostrato con il mio gruppo di lavorare con attenzione ed impegno. La nostra posizione si è delineata subito. Siamo stati propositivi e talvolta critici in merito ad alcuni temi e soprattutto sul metodo; eravamo convinti di un reale coinvolgimento nelle scelte politiche ed amministrative della città anche se abbiamo da subito riscontrato chiusura. Abbiamo sperato e creduto nella possibilità di rilanciare l'azione amministrativa. Abbiamo votato sempre con grande responsabilità e soprattutto abbiamo avanzato proposte migliorative, anche se avremmo preferito condividerle e discuterle in fase programmatica. Abbiamo sperato che i “ tecnici” di fiducia del Sindaco dessero un valore aggiunto ed invece oltre al rischio di mancanza di democraticità in termini di rappresentanza, rischiamo che la tecnocrazia assuma funzioni decisionali anziché sorreggere l’azione politica secondo specifiche competenze. Non si può rimanere indifferenti alle richieste dei cittadini su temi di ordinaria amministrazione e neanche appiattiti a posizioni che non convincono. Avrei preferito dialogare e condividere, potere dare insieme a tutto il gruppo Dem X Marsala il nostro contributo in termini di idee, di progettualità. Non è andata così mi dispiace ma sono certa di avere fatto e tentato il possibile.


Cosa rimane, allora, della maggioranza del sindaco? E' un bilancio negativo a detta del consiglio comunale, tranne qualche anima del PD, ma soprattutto da parte dei cittadini. Perchè continuare con lo stillicidio e non staccare la spina? A chi giova continuare con questo clima?

 

La maggioranza ha da sempre vacillato e l’ amministrazione spesso ha quadrato con consiglieri dell'opposizione facendo ricorso ad una maggioranza variabile. Parte della opposizione si è dimostrata disponibile da sempre, e per questo ho spesso chiesto un doveroso gesto di trasparenza politica per rendere manifesta questa politica del "connubio" . La chiarezza è l'onesta del politico, lo dico spesso e lo penso veramente. Era indispensabile e necessario per la città trovare un equilibrio con tutte le forze della coalizione e garantire un governo stabile e veloce nelle azioni amministrative e soprattutto rispondente alle esigente reali e pressanti dei cittadini che hanno riposto fiducia in questa amministrazione e tante aspettative riguardo a forme "rivoluzionarie" che ad oggi sono state disattese. La città merita un governo stabile, noi non possiamo far piombare la città nel vuoto amministrativo e conseguente instabilità. Non è questa la risposta al silenzio del primo cittadino, al suo isolamento politico. Il Pd si è assunto in aula il delicato compito di tentare un avvicinamento tra il Sindaco e le forze politiche presenti in aula, attendo.


Ingrassia, gli attacchi da parte sua per il bando di affidamento del Palasport non sono mancati, ne ha chiesto il ritiro. Ci spiega meglio la sua posizione e perchè secondo lei tale bando risulta viziato?

 

La II commissione consiliare Sport turismo e spettacolo che io presiedo sta svolgendo un importante lavoro relativo anche alla tematica in oggetto, pertanto mi sarei aspettata che si tenesse fede all’impegno preso, cioè mandare al più presto in commissione una bozza di nuovo regolamento per procedere al bando di assegnazione degli impianti sportivi e provvedere al più presto alla regolamentazione degli affidi non solo del palazzetto ma di tutti gli impianti sportivi. Oltre al metodo che non condivido mi lascia perplessa qualche aspetto del bando che a mio parere è discordante con il regolamento in vigore, in merito al punteggio da attribuire, e sopratutto le tariffe di utilizzo troppo alte così come previsto nella convenzione. Dispiace che non si consideri che il Palasport è chiuso da molti anni e che alcune società per continuare a svolgere la propria disciplina sportiva si sono spostate in altri comuni e sembra quasi che l’amministrazione comunale penalizzi queste due volte, una quando l’impianto non era disponibile ed adesso limitandone l’utilizzo. Sarebbe stato bello essere chiamata dall’amministrazione per parlarne insieme, ma anche questa volta non è andata così. Nessun dialogo anzi il tentativo di dirottare responsabilità ad altri.

 

Legittimo e doveroso per i consiglieri attaccare ed evidenziare le cose che non vanno. Le chiacchiere, però, vanno bene fino ad un certo punto. Insieme a ciò che non va sarebbe bello ascoltare anche la proposta alternativa. Nel caso del bando quale sarebbe?

 

L’alternativa è un bando di assegnazione per tutti gli impianti sportivi.
evitare che si possano ipotizzare nozioni discriminatorie o nozioni non di competenza del comune come le omologazione dei campi da gioco, competenze a carico delle singole federazioni.
Alternativa sarebbe semplicemente quella di una costruttiva condivisione con la commissione, con la consulta che peraltro non si riunisce da quando il suo presidente è assessore, e coinvolgere tutte le realtà sportive e le associazioni presenti nel territorio. Creare una cittadella dello sport. Inaugurare il Palasport per tutti gli sportivi, per la città.

 

Stagione estiva: non c'è. Anche quest'anno Marsala dovrà fare i conti con le feste di contrada. E' così difficile organizzare eventi di un certo livello?

 

Sulla mancata programmazione dell’estate marsalese mi sono ripetuta. Mi dispiace che si dica sempre che mancano i soldi, non è una giustificazione accettabile. Mancano le idee. Manca la programmazione e manca l’idea di città che questa amministrazione vuole. Ancora ritardo e improvvisazione che non lasciano dubbi sulla voluta inefficienza programmatica che penalizza la nostra città. Eventi spettacoli cultura e intrattenimento andrebbero programmati in tempo, inseriti in un cartellone e pubblicizzati anziché essere slegati e dettati dall’improvvisazione. Manca la regia, manca la cornice, si fa troppo magari per rispondere alle richieste, ma tutto finisce nel calderone e non c’è nessuna idea madre.


Fallimentare la stagione teatrale di Moni Ovadia, poi qualche giorno fa, a San Pietro, Massimo Pastore con il suo TAM ha fatto il pienone. Dunque, non è vero che la città è sorda alla cultura. La città fa la differenza. Cosa non ha funzionato nel cartellone invernale e cosa faranno i Democratici se verrà ripresentato per la prossima stagione?

 

Due anni che si affida la stagione teatrale a Moni Ovadia e due anni che la città non risponde. Forse bisogna prendere coscienza che qualcosa non funziona e rivederla alla luce dei risultati. Non c’è stato nessun coinvolgimento, nessun patto con il pubblico. Non si discute sul valore culturale del cartellone, tra l’altro c’è in città una grande sensibilità culturale testimoniata dal lavoro che molti amanti del teatro da molti anni hanno profuso con passione, portando in scena opere significative ma soprattutto portando in scena giovani talenti e in teatro spettatori attenti e appassionati. Marsala ha dato i natali a giovani che calcano le scene i palchi, i teatri e le scuole nazionali ed internazionali e in un progetto culturale andavano coinvolti a vario titolo.

 

Quali sono i progetti politici dei Democratici per il 2020? Paolo Ruggirello è sempre il vostro punto di riferimento? E' difficile senza ruolo attivo nelle Aule che contano...

 

Il nostro gruppo ha un’identità politica segnata dal nostro lavoro e dal continuo e quotidiano impegno che mettiamo nei lavori in aula e nelle commissioni consiliari; abbiamo dimostrato nelle ultime competizioni elettorali di rappresentare un gruppo coeso e ricco di idee e risorse. In un momento così complesso e di disaffezione nei confronti della politica nessun progetto serio può prescindere dai valori e dalle idee. I progetti politici per il 2020 ci vedranno sicuramente impegnati all’interno di una compagine di forze progressiste che portano avanti i valori democratici, questo aldilà degli eventuali riferimenti politici. Le politiche di basano sui progetti e sulla fattibilità degli stessi.