Egregio Direttore,
l’articolo redazionale “Marsala, la rivolta del Giardino d’Infanzia” (addirittura…) apparso sul Suo quotidiano on line del 13 luglio scorso richiede qualche precisazione per ristabilire la realità delle cose,senza alcun intento polemico a malgrado l’enfasi del titolo.
I fatti.
1. l’Istituzione Comunale Marsala-Schola, persona giuridica pubblica - che quì in Marsala dal 2 ottobre 2016 gestisce tra non poche difficoltà i servizi scolastici – nell’ambito della propria potestà di normazione secondaria ha adottato un innovativo “Regolamento dei Servizi Educativi zero-sei anni” - e non della sola “Scuola Materna” - in linea con analoghe iniziative di tanti Comuni italiani che i servizi scolastici gestiscono direttamente a mezzo dei propri uffici deputati.
2. il Regolamento (298 articoli e una norma finale che disciplinano il funzionamento degli Asili-nido, delle Sezioni Primavera e della scuola dell’infanzia Guido Baccelli) con il suo Abstract è stato tempestivamente pubblicato sul sito web di Marsala-Schola,dove si trova a disposizione dei cittadini.
I punti salienti del Regolamento sono ad avviso della scrivente:
· la previsione di un sistema formativo integrato per la prima infanzia
· l’istituzione, già dal prossimo anno educativo 2018-2019, di una “Sezione Primavera” aperta ai bimbi da due a tre anni,aggregata alla scuola dell’infanzia, e la previsione a regime di due sezioni primavera
· la previsione di apertura di un nuovo asilo nido in questa contrada Sant’Anna
· la previsione d’iscrizione on line per la scuola dell’infanzia e per gli asili-nido
· la formazione delle classi prime della scuola dell’infanzia con il metodo del sorteggio pubblico
Punti che dovrebbero riscuotere tutti largo consenso
Il Regolamento attua un primo necessario adeguamento normativo alla lettera e allo spirito delle innovazioni e delle modificazioni legislative intervenute. Non sembra possa dare luogo addirittura a una “Rivolta” che in effetti non sembra ci sia stata,almeno per le cose di conoscenza di Marsala-Schola.
All’Istituzione sono pervenute soltanto una lettera di protesta di un libero professionista (avvocato) madre di un bimbo di due anni e le “Osservazioni” critiche del Direttore della scuola dell’infanzia, le cui prerogative e responsabilità peraltro il Regolamento invece potenzia.
Al Suo giornale - che personalmente apprezzo – e ai Suoi lettori, Egregio Direttore, resta l’insindacabile valutazione sulla portata innovativa del Regolamento dei Servizi Educativi e sulla ritenuta necessità di razionalizzazione e contenimento della spesa con la connessa eliminazione doverosa di ogni spreco di denaro pubblico nonché sulla scelta di assoluta trasparenza del metodo del sorteggio pubblico per le formazione delle classi prime della scuola, che in un’ottica di effettiva eguaglianza vuole eliminare in radice ogni differenza tra “famiglie culturalmente medio-alte” e famiglie privilegiate per censo o condizione sociale da un lato e famiglie di estrazione sociale comune.
Con distinti saluti.
Il Direttore
f.to Maria Celona