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01/10/2018 14:37:00

Petrosino, scandalo al Comune: il Sindaco scopre contributi Inps pagati in ritardo

 Continua l'operazione di bonifica del Sindaco di Petrosino, Gaspare Giacalone, rispetto, ad alcune strane dinamiche che accadono nel Comune che amministra.

Questa volta Giacalone si è accorto che erano stati pagati dal Comune all'Inps, improvvisamente, ad Agosto, centinaia di migliaia di euro. Ha così scoperto che il Comune era moroso con l'Inps per contributi non versati o versati in ritardo. E questa condotta, ripetuta nel tempo, è costata parecchio al Comune, come spiega lui stesso: "Abbiamo scoperto un’altra situazione scandalosa. Nel periodo di Ferragosto 2018 sono stati pagati all’INPS oltre 400 mila euro (per la precisione circa 200 mila il 13 agosto e circa 200 mila il 16 agosto). Così, improvvisamente e senza informare nessuno. A quel punto abbiamo iniziato ad indagare la situazione dei rapporti tra il nostro Comune e l’INPS rispetto agli oneri contributivi. Ebbene, abbiamo accertato innanzitutto che i contributi sono stati sistematicamente pagati in ritardo, nonostante ci sia sempre stata sufficiente disponibilità di cassa. Tutto ciò ha causato un danno per il Comune per sanzioni e interessi di mora. Parliamo di importi considerevoli pari, negli ultimi anni, a circa 30 mila euro. Non solo. Abbiamo scoperto di più. Per diversi anni - precedenti alla mia amministrazione - gli oneri contributivi non sono stati proprio pagati. Praticamente per ogni dipendente che va in pensione adesso ci tocca pagare un cifra che si aggira tra i 20 mila e i 30 mila Euro. Insomma, se tutti i dipendenti andassero in pensione contemporaneamente ci ritroveremo a pagare cifre ingenti. Parliamo di un buco nelle casse comunali per circa 1,5-2 milioni di euro. Anche in questo caso sono stati già avviati provvedimenti disciplinari nei confronti di dipendenti comunali e dei capi-settore responsabili. Inoltre, vi posso assicurare, che intraprenderemo ogni azione legale necessaria per tutelare gli interessi dei lavoratori e della cittadinanza. Ora basta, continuiamo ad aprire tutti i cassetti e denunciare pubblicamente quello che succede!".