Infortuni e vittime sul lavoro. I numeri in Sicilia e in provincia di Trapani

Il tema della sicurezza sul lavoro è stato al centro delle manifestazioni organizzate dall’ANMIL (Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati Invalidi del lavoro) che si sono svolte lo scorso 14 ottobre, nell’occasione della 68ª Giornata Nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro, giornata che è stata istituzionalizzata venti anni fa nella seconda Domenica di ottobre e che ha visto quest’anno il coinvolgimento di circa 50.000 persone. 

Anche a Trapani l’associazione provinciale presieduta da Gioacchino Adamo ha organizzato una serie di iniziative che si sono svolte nell’arco della giornata: il raduno dei partecipanti, il corteo lungo la via G.B. Fardella, la deposizione di una corona di alloro al Monumento ai Caduti sul Lavoro (Piazza San Vincenzo de Paoli) e la cerimonia civile nel salone dell’Hotel Crystal di Piazza Umberto I° dove sono intervenuti autorità e dirigenti sia dell’ANMIL che Istituzionali.

La manifestazione è stata l’occasione per fare il punto della situazione con i numeri aggiornati che riguardano sia la Regione Sicilia, sia la provincia di Trapani. In generale in Sicilia a partire dal 2015, con la ripresa dell’occupazione, le denunce di infortunio sono cresciute dalle 637.000 unità circa alle 641.000 del 2017, con un incremento dello 0,6% e, anche per il 2018, sembra profilarsi un andamento infortunistico in linea con questa tendenza.

Ma la crescita appare ancora più rilevante e significativa per i giovani lavoratori sotto i 35 anni che, nello stesso triennio 2015-2017, fanno segnare un incremento di infortuni del 2,2% (da circa 167.000 a 191.000), più che triplo rispetto a quello medio generale. La quota di infortuni giovanili sul totale sale, pertanto, dal 26,2% del 2015 al 26,7% del 2017. Così come a livello generale, anche per i giovani lavoratori gli infortuni mortali si mantengono su quote ancora molto elevate: 192 casi nel 2015 ed altrettanti nel 2016, con un calo nel 2017 che potrebbe però risultare solo apparente o quantomeno ridimensionato, trattandosi di un dato ancora provvisorio e non consolidato.

“Questi numeri ci preoccupano e ci fanno riflettere – le parole di Gioacchino Adamo – sull’importanza di rivolgere il massimo impegno alla diffusione della cultura della sicurezza e alla formazione professionale, rivolta a giovani e meno giovani, su questo tema. La salute e la sicurezza sul lavoro sono una priorità per il futuro del nostro Paese e per le nuove generazioni - prosegue il Presidente Adamo - una riflessione che si impone prepotentemente in un momento storico in cui l’incertezza e la preoccupazione per il futuro sono diventate una costante, dopo anni di crisi che hanno avuto riflessi negativi sia a livello sociale che economico e, di conseguenza, anche sull’andamento del fenomeno infortunistico, a conferma di quanto la precarietà sia strettamente correlata alla numerosità degli incidenti”.

Le denunce in Sicilia - In Sicilia, nel periodo tra gennaio e agosto di quest’anno le denunce di infortunio sul lavoro sono state ben 18.293 - il 2,4% in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (18.760) - di cui 45 con esito mortale (erano state 52 nel 2017), mentre le denunce di malattie professionali nei primi 8 mesi di quest’anno sono state 1.029, con un aumento dell’1,4% rispetto allo scorso anno (1.014 nel 2017). 

I numeri in provincia di Trapani - Gli infortuni denunciati nei primi otto mesi del 2018 sono stati 1.510, nel 2017 invece 1600, con un calo del 5,6%. Le denunce di infortuni mortali nel trapanese sono state 11 nel 2017 e 5 nel 2018. E Infine le malattie professionali, 78 nel 2017 e 81 nel 2018 con un incremento del 6.5%.  Qui il confronto gennaio-agosto 2017/ gennaio-agosto 2018 con i numeri nello specifico: