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25/10/2018 06:00:00

Maurizio Miceli: "Da Trapani a Roma, Fratelli d'Italia unica alternativa alla Lega"

Maurizio Miceli, portavoce di Fratelli d'Italia per la provincia di Trapani, vicinissimo a Giorgia Meloni che l'ha voluta sul territorio per organizzare il partito. E' difficile creare consenso?

 

No, creare consenso attorno a Fratelli d'Italia credo che non sia mai stato facile come adesso. Noi rimaniamo sempre all'interno del centro destra. Fratelli d'Italia oggi è l'unica alternativa allo strapotere leghista che avanza sui territori, che macina consensi perchè c'è stata una assenza clamorosa della classe dirigente di Forza Italia. Si stanno espandendo praterie proprio per Fratelli d'Italia.

 

Lei, sostiene che Fratelli d'Italia possa essere una validissima alternativa alla Lega?

 

Assolutamente si, non solo è l'unica alternativa alla Lega avendo anche un'unica vocazione nazionale, l'ha sempre avuta in quello che è stato il Movimento sociale e poi Alleanza nazionale. Fratelli d'Italia, al contrario della Lega, al Meridione ci vuole andare.

 

Il presidente della Regione, Nello Musumeci, è più vicino a Giorgia Meloni che a Matteo Salvini...

 

Hanno militato insieme in An.

 

Come state lavorando sui territori per organizzare il partito?

 

Tante sono le richieste di adesione, tante le richieste anche di amministratori che vorrebbero aderire. La Meloni ha lanciato già il progetto per le Europee e subito dopo ci sarà una costituente, c'è stata una adesione proprio da parte di Nello Musumeci che verrà ratificata dopo i congressi di Diventerà Bellissima.

 

Congressi che slitteranno di qualche mese, all'interno del movimento di Musumeci si discute. C'è una parte che vorrebbe andare con la Lega e invece un'area che preferisce la Meloni...

 

Gran parte dei componenti di Diventerà Bellissima provengono da An e quindi il percorso naturale sarà proprio quello di costruire un percorso che abbia un architrave di destra storica ma che abbia un allargamento verso le altre forze politiche.

 

Miceli, come è difficile a livello nazionale fare opposizione al governo giallo-verde e poi per alcune tematiche sposare la linea di Salvini, come l'immigrazione ad esempio?

 

Sulla manovra economica Fratelli d'Italia ha espresso tutte le sue perplessità. Non siamo d'accordo con il reddito di cittadinanza che è un reddito di sudditanza per il Meridione, che ha il più alto tasso di disoccupazione, e ci ritroveremmo ad avere un reddito fantoccio senza alcuna possibilità effettiva di entrare nel mondo del lavoro. Saremmo solo un polo di consumo per le imprese del nord. A noi non sta bene, il nostro partito arriva dalla storia di Giovanni Gentile che ci ha insegnato il valore del lavoro.

 

Sull'immigrazione?

 

Sull'immigrazione Fratelli d'Italia apprezza la linea perentoria del governo, lo bacchetta però perchè si ferma la nave Diciotti ma nel frattempo altre navi arrivano con immigrati che sbarcano in altri porti. E nessuno ne parla. Fratelli d'Italia il problema lo risolve a monte dicendo di fare il blocco navale, sarebbe il vero argine.

 

Miceli, però, se c'è un essere umano che si trova in difficoltà lo si aiuta, specie poi se siamo in mare...

 

Fratelli d'Italia non ce l'ha con i poveri migranti che arrivano in condizioni disperate, noi ce l'abbiamo contro gli scafisti. Il problema è che spesso gli scafisti si organizzano con alcune Ong, lo dico perchè ci sono già delle indagini in corso in tal senso. La differenza tra la nostra forza politica di destra e la Lega si annida nel fatto che la Lega indica il problema dell'immigrazione solo come ordine pubblico, noi di Fratelli d'Italia lo indichiamo come un problema non solo alla sicurezza ma che mette in discussione l'identità nazionale.

 

Perchè siete sovranisti...

 

Certo, essere sovranisti però è un concetto molto ampio.

 

Siete sovranisti dentro l'Europa o fuori l'Europa?

 

Noi siamo gli unici europeisti. Lo siamo per la nostra storia: Giorgio Almirante fu il primo a teorizzare l'eurodestra facendo una federazione europea. Noi vogliamo gli Stati Federali d'Europa, così come sono gli Stati Uniti d'America. Se io ho un governo che è eletto indirettamente con dei meccanismi poco chiari, una banca centrale che non può stampare moneta e si limita a comprare titoli, io ho una struttura che non posso gestire.

 

Miceli, il post di Giorgia Meloni sul cous cous in mensa a scuola è inquietante. Più che preoccuparsi di come se lo mangiano, se con il pesce, con il maiale o con le verdure, farebbe bene a preoccuparsi se tutti i bambini delle scuole italiane hanno accesso ai pasti...

 

Devo difendere la Meloni in questo, la comunicazione è veloce e serrata. Il principio del post era: non possiamo cambiare il menù delle mense che ha una sua ideazione alimentare su tutti i bambini, non posso sostituire il maiale. Non si può subire la modifica di un alimento perchè altri ce lo impongono.

 

Magari bisognava spiegarlo meglio.

 

Prendo l'impegno di far mangiare alla Meloni il cous cous della nostra tradizione.

 

Ritornando ai territori, come strutturerete Fratelli d'Italia?

 

Stiamo facendo un' istrutturia, ci sono già delle esperienze positive come i Bongiorno a Castelvetrano e Bascio a Campobello di Mazara. Verranno nominati i segretari comunali e inizieremo a lavorare, ci sono già delle sezioni fisiche. Noi siamo un partito serio e torniamo alle sezioni.

 

In questo momento c'è l'assenza dei partiti dai territori, non c'è alcun vivo dibattito sulle tematiche di attualità del Paese. Tornerete ad accentrare il vero ruolo dei partiti?

 

Assolutamente si, c'è stata una demonizzazione dei partiti da parte dei Cinque Stelle e la gente li ha seguiti. I partiti sono uno strumento, tecnicamente è uno strumento di gestione del consenso, però devi avere dei valori saldi. In questo Paese stanno accadendo cose folli: abbiamo un contratto di governo tra due forze politiche che non hanno nulla a che spartirsi. Il vero vincitore nella battaglia contro il centro sinistra non è stato nessuno dei partiti di opposizione a quel governo ma è stata la realtà che ha distrutto la melassa di quei cinque anni. Dobbiamo però stare attenti, si sta arrivando ad alcuni estremismi, ad una deriva giustizialista. Questo è uno Stato di diritto e i partiti hanno il dovere di riaprire i dibattiti.

 

Europee del 2019, andrete con la vostra lista?

 

Si, saremo presente in tutte le circoscrizioni.