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29/10/2018 06:00:00

Trapani, veleni, accuse e nervi tesi sul mercatino di Natale

Sarà il Natale della discordia quello trapanese, la grande alleanza che Giacomo Tranchida ha voluto portare in consiglio comunale, sotto le mentite spoglie del civismo, sta scricchiolando.


Capita, non solo quando a delineare il quadro politico sono anime diverse con un racconto politico differente, ma anche quando della compagine fanno parte giovani consiglieri che seguono le linee dei social come cassa di risonanza e non le sedi tradizionali.
Per capire meglio è necessario fare un passo indietro.
C'è una ditta cinese, la YeS di Marsala, che si è offerta gratuitamente di allestire addobbi natalizi a Palazzo Cavaretta e un mercatino di Natale per le vie del centro storico. Una conferenza dei capigruppo ha stabilito che l'iniziativa fosse valida, qualcuno ha anche parlato di programma lodevole, hanno votato all'unanimità dei presenti favorevolmente per la parte di loro competenza: gli addobbi a Palazzo Cavaretta.
Nasce il dissidio nel momento in cui il consigliere comunale Giuseppe Lipari chiede il certificato antimafia della ditta. Sta nelle cose, è normale che si chieda trasparenza e che tutto avvenga seguendo percorsi di legalità. Ci sono gli organi preposti, però, ad appurare se la ditta è in regola sul suolo italiano oppure no.

Lì la prima lite, con Lipari che si sente offeso, tanto da crearne un caso mediatico, dal presidente del consiglio, Peppe Guaiana, per avere quest'ultimo pronunciato la frase goliardica: “Hai due scoiattoli al posto del cervello”.
La frase incriminata non è piaciuta al giovane consigliere, che ha chiesto non solo le scuse pubbliche ma anche le dimissioni di Guaiana, non facendolo per via istituzionale, chiedendolo in aula, oppure sottoscrivendo una mozione di sfiducia, con i voti degli altri colleghi. Un comportamento che alcuni hanno definito demagogico.
Non è passata nemmeno una settimana e la bagarre scoppia prima in aula consiliare e poi sui social.
Lipari entra in consiglio con una maglietta su cui ci sono stampati due scoiattoli dentro un cervello. Poi si dibatte ancora sulla opportunità o meno di concedere lo spazio dell'androne di Palazzo Cavaretta alla ditta cinese, YeS, che dovrebbe allestire la casa di Babbo Natale, a titolo gratuito, donando ai bimbi che vi si recheranno un regalino. Non verrà chiesto nessun biglietto di ingresso e non sarà necessario alcun contributo da parte dei visitatori.

La storia non convince Lipari perchè sul sacchetto del dono ci sarà il logo della ditta, è questo l'unico vincolo “commerciale” che la ditta impone a fronte di un allestimento gratuito.
Tutta una lunga discussione in aula consiliare quando l'Amministrazione Comunale ha già deciso che per il Natale si terrà una manifestazione di interesse che coinvolgerà tutte le associazioni e le attività locali.
Ad animare dall'esterno questo consiglio comunale è anche Tore Fileccia, candidato non eletto a sostegno di Vito Galluffo, ma attento osservatore dei movimenti politici e del territorio.
Fileccia pubblica sul suo profilo Facebook un post con il quale esorta i consiglieri ospiti di Palazzo Cavaretta a lavorare seriamente e a non perdersi in protagonismi sterili: “A distanza di 4 mesi...dopo aver conseguito un risultato superiore al 70% dei consensi, concetti come : il civismo,il progetto Comune per il bene del territorio,la voglia di abbandonare i loghi di Partito per indossare tutti la "maglietta Granata"...Si sono trasformati , in scaramucce e siparietti , scontri a colpi di Regolamento con ignoranza sullo stesso. Magliettine personalizzate e attacchi personali sembrano ormai caratterizzare le sedute, il tutto tra "Consiglieri" eletti dal Popolo per risolvere le Serie Problematiche di questo Comune. E' evidente che il "Pollaio" ha troppi Galli che vogliono prevalere , Giovani , finti Giovani ... Vecchi e finti Vecchi”.

Al post sono seguiti i commenti di alcuni consiglieri comunali, e ad arrivare per primo è stato proprio Lipari, che sui social utilizza lo pseudonimo di Joseph Boccino, che si è lanciato in allusioni e accuse.
Ha insinuato il dubbio, creando stupore pure nella consigliera dei Cinque Stelle, Francesca Trapani.
Boccino replica ritornando alla questione natalizia, evidentemente un nervo scoperto per lui: “Quindi la prossima volta anzichè coinvolgere la cittadinanza nell’organizzazione dei Mercatini di Natale, lo facciamo fare a mio cugino australiano che ha una ditta a Marsala e che magari mi da pure qualche cosina di mancia. Per far bene le cose a Trapani il Metodo deve essere TRASPARENZA ONESTA E COINVOLGIMENTO e non vie traverse lontane dai canali dell’avviso pubblico di manifestazione di interesse. Scusatemi se sono stato offeso per aver chiesto maggiore trasparenza. Basta con i progetti i solitario che poi finiscono come quello di PALAZZO LOCATELLI!!!!”.

E continua con le affermazioni gravi, nero su bianco: “La prossima volta starò zitto e farò fare i mercatini a NON SO CHI, dietro non SO QUALE ACCORDO”.

Veleni pre-natalizi, accuse di mazzette, senza nomi e senza denunce. Tutto sui social. E' la politica moderna, dove un like vale più di ogni cosa e il sospetto fa tutto il resto.

I trapanesi hanno eletto il sindaco, con un'altissima percentuale, e una compagine di consiglieri aspettandosi tempestività e concretezza nelle risposte da dare ad una città che non splende da anni.
Si assiste ad un rimpallo di accuse che gettano ombre su tutto l'operato della politica, la stessa di cui Lipari fa parte.
Il richiamo all'ordine è venuto dalla grillina Trapani che bacchetta Lipari per avere fatto diventare una questione importante uno show personale: “È vero ci vuole TRASPARENZA. È la base per una buona amministrazione. Mi spiace solo che la stessa trasparenza non l’abbiate chiesta per capire secondo quali modalità i soldi di due partecipate verranno utilizzati per le attività natalizie, ritengo che sia altrettanto importante”.

E non finisce qui. E' Peppe La Porta, capogruppo di Amo Trapani, a sferrare un duro attacco contro Massimo La Rocca, presidente dell'Atm, la società che si occupa del trasporto pubblico e che è una partecipata al 100%. Con la sua interrogazione La Porta chiede che venga sospeso il bando di concorso interno per “Addetto all'esercizio”, la modifica del regolamento che riguarda le assunzioni, l'acquisizione al consiglio comunale di tutti gli atti amministrativi della partecipata inerenti il concorso, la pubblicazione di un nuovo bando conforme alla normativa della Pubblica Amministrazione.



Politica | 2024-05-15 06:00:00
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