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16/11/2018 10:55:00

Trafficare droga, un vizio di famiglia. Spacciava ad Alcamo cocaina e marijuana

 Era un vizio di famiglia, quello di trafficare droga. Ad Alcamo la Polizia ha arrestato Vincenzo Renda, classe '64. Nella sua auto i poliziotti gli hanno trovato 50 grammi di cocaina, e in casa gli sono stati trovati altri 200 grammi di marijuana. Renda è fratello di Leonardo, che la scorsa estate, assieme al figlio mariano, è stato arrestato dalla Guardia di Finanza per coltivazione di marijuana. Ecco nella nota della Polizia i dettagli dell'arresto.

Nel pomeriggio di ieri, un’altra operazione antidroga del Commissariato di P.S. di Alcamo ha portato all'arresto in flagranza di reato di un incensurato alcamese, RENDA Vincenzo, classe 64’, responsabile di trasporto e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Nell’ambito dei mirati servizi finalizzati al contrasto del traffico di stupefacenti, durante l’intera giornata venivano predisposti numerosi controlli su strada e posti di blocco in diverse zone della città.
Intorno alle ore 17:00, una pattuglia notava l’autovettura con a bordo il soggetto che, alla vista degli agenti, tentava di sottrarsi ad un eventuale controllo.
A quel punto, i Poliziotti, insospettiti, decidevano di andare fino in fondo, rinvenendo ben 50 grammi di cocaina di cui lo stesso aveva tentato invano di disfarsi poco prima.
All’esito della perquisizione effettuata presso l’abitazione, venivano altresì trovati 200 grammi di marijuana ed un bilancino di precisione.
Alla luce delle risultanze investigative, il RENDA veniva accompagnato in Commissariato e dichiarato in stato di arresto per trasporto e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo cocaina e marijuana.
L’arrestato è fratello del pregiudicato alcamese RENDA Leonardo, tratto in arresto nella decorsa estate, unitamente al figlio Mariano, da personale della Guardia di Finanza per coltivazione e detenzione di marijuana.
La descritta attività di Polizia Giudiziaria veniva avallata dall’A.G., la quale concordava con l’operato dei Poliziotti, disponendo che lo stesso venisse immediatamente tradotto presso il Carcere di Trapani.