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08/01/2019 06:00:00

Orlando e la rivolta contro il decreto Salvini. Le reazioni in Sicilia e a Trapani

Non si placano in Sicilia le manovre e le polemiche politiche che riguardano il decreto sicurezza emanato dal Ministro dell'Interno, Matteo Salvini. Leoluca Orlando guida la rivolta dei sindaci, che pare in Sicilia non abbia attecchito in altre Amministrazioni.


In molti hanno deciso di applicare la legge e non hanno dichiarato apertamente se intenderanno ricorrere alla Corte Costituzionale per sollevarne i dubbi di legittimità costituzionale o meno.
E' questo che irrompe, più di altri nel dibattito politico, dimenticando che non si parla di numeri ma di persone che hanno anche bisogno di assistenza sanitaria, a cui vengono negati i diritti del welfare sociale.


A bacchettare Orlando è Giancarlo Cancelleri, deputato regionale e vice presidente dell'Ars per il movimento Cinque Stelle: “Consiglierei a Orlando di occuparsi dei problemi di una città deturpata e peggiorata proprio a causa dell'assenza di un'Amministrazione responsabile più che insistere con questa becera presa di posizione sul nulla". Secondo Cancelleri si tratta di una manovra, quella del sindaco di Palermo, studiata a tavolino per distogliere l'attenzione da altre emergenze, come i cumuli di spazzatura che decorano le strade cittadine.


Una trovata elettorale, insomma, messa in scena anche da Gianfranco Miccichè, presidente dell'Ars, che a sua volta parla di asse dei moderati per non alimentare i populismi. I due partiti, Pd e Forza Italia, sostiene il leader dei grillini in Sicilia, hanno problemi di percentuali, il banco di prova saranno le elezioni europee di maggio, subito dopo, dice il pentastellato, i renziani scompariranno e lo stesso avverrà per gli azzurri.


Netta la posizione di Nello Musumeci, presidente della Regione: nessun ricorso alla Consulta. Posizione comune tra Cinque Stelle e Musumeci. Anche per il governatore si tratta di campagna elettorale: “Non abbiamo tempo né vogliamo trovarlo, per iniziative di stampo propagandistico e quindi non seguiremo le Regioni che stanno proponendo azioni per la pretesa illegittimità costituzionale del decreto sicurezza. Le leggi, quando sono promulgate dal Capo dello Stato, intanto si applicano. Ed in ogni caso esiste una sede per il confronto con il governo che è la Conferenza delle Regioni, anche per dialogare su aspetti certamente marginali”.


All'interno dell'Udc ci sono linee di pensiero diverse, da una parte Vincenzo Figuccia che esorta Orlando ad occuparsi e meglio della città, dall'altra parte Eleonora Lo Curto che questa volta esprime una posizione diversa dallo stesso presidente Musumeci, di cui è fedele ombra. Per la Lo Curto è un “bene che Miccichè proponga un dibattito in Ars poiché non possiamo permettere che la Sicilia si allinei in questa pericolosa deriva razzista, anti umanitaria e omofoba. Gli “inesistenti” che un giorno prima erano lavoratori regolari e persone a noi note ed amiche, saranno il vero problema che il ministro ha creato”.

A chiedere quale sia la posizione del sindaco di Marsala è Daniele Nuccio, consigliere comunale che ha preso le distanze dall'Amministrazione da tempo. Nuccio vorrebbe capire quale sia la posizione di Alberto Di Girolamo: “Ci piacerebbe conoscere il punto di vista del Sindaco di Marsala in merito ad una questione di tale importanza. Prenderà posizione oppure no? La nostra Città chiuderà gli occhi ancora una volta mentre il Paese finiva nel baratro voluto da dei mentecatti? Chissà, un giorno forse sapremo”.



Politica | 2024-06-07 06:00:00
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