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18/01/2019 06:00:00

Bilancio regionale, tra dismissioni di immobili, sostegno alle province e tre grattacieli

Alla Regione si torna a parlare di bilancio, la giunta ha approvato quattro collegati, compreso il generale, che sono stati trasmessi alla relativa commissione bilancio. Sono diciassette gli articoli del collegato generale, dalla gestione del demanio ai contributi da versare alle ex Province, agevolazioni alle imprese che hanno sede nelle Zone economiche speciali.

Si torna a parlare di dismissione degli immobili di proprietà delle Asp, la Regione così sarebbe alleggerita dalle incombenze economiche, nel 2007 infatti è stato stipulato un mutuo e ogni rata ha il costo di 130 milioni di euro all’anno. Ci si avvarrà di figure esperte, un advisor, per supportare le Asp nella vendita o nell’affitto degli immobili. Il costo sarà di circa un milione di euro e sarà attinto dal fondo sanitario, saranno le Asp siciliane a censire le strutture e a decidere quali dismettere. Un’altra importante opera prevista dal collegato è la creazione a Palermo, in via Ugo La Malfa, di un centro interdirezionale regionale che racchiuderà tutti gli uffici e i dipartimenti regionali.

Sorgeranno tre grattacieli enormi, nell’ex ente minerario, e vi confluiranno pure tutte le società partecipate.
La norma del collegato tuttavia è vaga, non ci sono i costi dell’intera opera né come sarà previsto o chi redigerà il progetto, la Regione deve acquistare l’immobile dal fondo immobiliare Fiprs. Vi trovano allocazione, dentro al collegato generale, anche i contributi di 360 mila euro per la fondazione Whitaker e per un fondo da un milione per aiutare le società sportive iscritte al Cip, altro contributo di 300 mila euro

Novità anche per gli appalti, cambia la modalità di gara: le stazioni appaltanti sono tenute ad utilizzare il criterio del minor prezzo, per gli appalti di lavori d’importo pari o inferiore alla soglia comunitaria, quando l'affidamento degli stessi avviene con procedure ordinarie sulla base del progetto esecutivo.

Previsto il sostegno per le ex Province: la Regione si intesta i mutui accesi e li rinegozierà, previsti 230 milioni di euro per il 2019, mentre dal 2020 le somme saranno di circa 13 milioni l’anno per tre anni. Ci sono anche dieci milioni di euro per l’Ast, la somma servirà a garantire il servizio gratuito ai lavoratori presso le forze dell’ordine, ai disabili, agli studenti universitari e agli over 65.

Per l’assessorato all’Energia ci sono due rimborsi: 15 e 20 mila euro per le spese di stipula, con la provincia di Trento e Bolzano, di una convenzione per valutare la revisione del sistema di gestione dei rifiuti e per le spese riguardanti l’accordo sui rifiuti e le acque con l’Ispra.
Il collegato che si occupa di Riscossione Sicilia, prevede lo stanziamento di 3 milioni di euro, spostando di un anno la liquidazione dell’azienda e il passaggio in Equitalia.

C’è confusione, intanto, sulla mancata fusione, sempre annunciata, tra Crias e Ircac, un articolo modifica il procedimento con cui dovrebbe nascere il nuovo ente: niente più fusione ma solo incorporazione. Critici i deputati del Partito Democratico che temono che il percorso ricomincerà da capo, con conseguente blocco dei contributi dovuti.

Malumori in giunta: Mimmo Turano, assessore alle Attività Produttive, non ha gradito la diffusione del testo di quell’articolo e non di altre proposte che aveva fatto.  Non si comprende quale testo sia quello corretto, insorgono i dem che parlano di una manovra non snella e non veloce ma che “sforna misure da campagna elettorale, in vista delle Europee”. E anche se arrivano poco alla volta, sfogliando le prime norme ci accorgiamo che le sbandierate riforme del presidente della Regione si traducono, molto semplicemente, in una moltiplicazione delle poltrone di sottogoverno. Per non parlare dei tagli alle associazioni antimafia ed antiracket, ai teatri ed al mondo della cultura, mentre spunta un finanziamento diretto per un solo ente, la Fondazione Whitaker. L'incapacità di questa maggioranza di affrontare l’Aula su un tema centrale come la legge finanziaria certifica ancora una volta che una maggioranza non esiste più annesso che sia mai esistita. Da oltre un anno il Governo regionale sopravvive alla giornata."

Sulla stessa linea il deputato Claudio Fava, secondo cui c’è un tentativo imbarazzante di raccattare voti necessari per approvare il testo: “Uno spettacolo imbarazzante per il Governo e umiliante per l'Aula chiamata a ratificare come un notaio." Fava esorta Musumeci alle dimissioni: “L’unica via d'uscita dignitosa sono le dimissioni, a meno che non prevalga il "si salvi chi può" tra pezzi della maggioranza e dell'opposizione inventandosi un bel governo tecnico che di tecnico avrebbe solo la vocazione all'inciucio”.

Alla legge Finanziaria si accompagnano gli emendamenti presentati dai deputati regionali. I parlamentari del PD Lupo, Gucciardi, Barbagallo hanno presentato più emendamenti: il primo prevede l’aumento di 5 milioni del fondo per le comunità alloggio per disabili psichiatrici, un altro prevede 12 mila e 600 euro per le Orestiadi. Un ulteriore emendamento, a firma Lupo-Gucciardi prevede l’integrazione di 100 mila euro per il fondo di indennizzo delle vittime della mafia. Uguali risorse i deputati dem prevedono per il
fondo per le parti civili e ulteriori 900 mila euro dovrebbero andare alle vittime delle estorsioni.

Fondi e risorse pure per le vittime della mafia, gli emendamenti sono a firma grillina e prevedono di togliere 246 mila euro agli istituti paritari per ridistribuirli al fondo per la costituzione di parte civili delle vittime della mafia, al fondo per gli indennizzi alle vittime della criminalità organizzata e per le assunzioni dei familiari delle vittime della mafia. Il deputato Sunseri, dei Cinque Stelle, propone di stanziare la somma di 1,7 milioni di euro per i sussidi straordinari per le Ipab. In casa Forza Italia è stato proposto l’emendamento di 50 mila euro al Coppem.
A questi emendamenti se ne aggiungono altri per le associazioni dei ciechi, proposto dal Pd, per i teatri siciliani.