"Ci sono discriminazioni al concorso per Allievi agenti di Polizia"
"Ci sono delle discriminazioni nel concorso per allievi agenti di Polizia". Lo denuncia un ragazzo che ha partecipato al concorso. La "discriminazione" sarebbe nel limite d'età prima fissat a 30 anni e poi ridotto a 26. Ecco la denuncia.
Sarebbe mio piacere sottoporre alla Vostra attenzione la seguente spinosa questione che si è, recentemente, venuta a creare. Il sottoscritto, come tanti altri ragazzi (di cui mi faccio portavoce), ha partecipato al concorso pubblico: “1148 Allievi Agenti della Polizia di Stato” bandito il 26 maggio 2017. Avendo totalizzato un punteggio inferiore alla soglia di sbarramento, non ho potuto accedere alle fasi successive del suddetto concorso. Tuttavia si è recentemente manifestata la volontà politica di procedere a nuove assunzioni nella Polizia di Stato attingendo alla graduatoria dei quiz del succitato concorso pubblico. Lo strumento atto all’attuazione delle assunzioni è l’emendamento 11.17 testo 4 inserito nel Decreto semplificazione. La criticità, come si può evincere dalle parole contenute al suo interno, emerge nel punto b che cito testualmente: “limitatamente ai soggetti risultati idonei alla relativa prova scritta d’esame e secondo l’ordine decrescente del voto in essa conseguito, ferme restando le riserve e le preferenze applicabili secondo la normativa vigente alla predetta procedura concorsuale, purché in possesso, alla data del 1°gennaio 2019, dei requisiti di cui all’articolo 6 del decreto del Presidente della Repubblica 24 aprile 1982, n. 335, nel testo vigente alla data di entrata in vigore della legge 30 dicembre 2018, n. 145, fatte salve le disposizioni di cui all’articolo 2049 del citato codice dell’ordinamento militare”. Il requisito dell’età di 26 anni non compiuti alla data del 1°gennaio 2019 si discosta da quello di età massima di anni 30 non compiuti, previsto dal bando di concorso. Si attuerebbe, così, nei confronti di molti candidati, rei solo di aver superato l’età di 26 anni, che si vedrebbero preclusa la possibilità di accedere alle prove successive, pur avendo riportato degli ottimi punteggi nella prova scritta. Nell’Aula del Senato di martedì 29, nonostante ci siano state molte contestazioni da parte di forze politiche che hanno abbracciato la nostra causa, il suddetto emendamento è stato approvato al Senato con uno scarto di 30 voti. Mi rivolgo alla coscienza di tutti i Deputati della Camera affinché vogliano modificare il punto b) questo folle emendamento e permettere uno scorrimento senza alcuna discriminazione di sorta.
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