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04/02/2019 21:23:00

Scrive Massimo Bellina, sulla raccolta differenziata a Marsala: "Dimostriamo che..."

 Premetto che questa non è una critica volta all’amministrazione che seppur con grandi difficoltà sta conducendo in porto alcune iniziative utili alla comunità. Tuttavia ci sono due questioni alle quali l’opinione pubblica locale è particolarmente sensibile e che sono nell’ordine l’immondizia e l’Aeroporto.

Ora, accantonando il tormentone aeroporto se non altro perché non assimilabile a livello di problematiche a quello dell’immondizia, è proprio su questa materia che vuole invece fissarsi la mia riflessione.

Marsala si accinge, ha appena iniziato, a realizzare una vera e propria rivoluzione Copernicana nelle gestione dei rifiuti. Roba da Paesi di civiltà avanzata, di gente con un elevatissimo senso civico ed innato rispetto per l’ambiente.

Certo non possiamo biasimare l’amministrazione se vuole dare il suo contributo ad un mondo migliore epperò chiediamoci: Ma Marsala e suoi cittadini sono pronti ad accogliere queste nuove, ferree e sotto certi aspetti “camurriuse" regole? A mio modesto parere la risposta è no. Non voglio essere tacciato di disfattismo tuttavia fino a ieri qualcuno dei cittadini a cui queste regole sono destinate ha, come d’abitudine, riversato la sua immondizia nella fioriera che ho posto nei pressi del mio garage affinché nessuno potesse piazzare la propria autovettura in quel luogo a dispetto del Passo carraio, ed ho motivo di credere che costui/costei non la smetterà a breve. Esempi del genere si susseguono ovunque sul territorio e sono la lampante prova che non siamo in presenza del massimo in termini di civiltà e rispetto ed il rischio è che questi deleteri fenomeni si possano reiterare nel tempo con maggiore virulenza proprio a causa dell’incomprensibilità delle norme da parte di alcuni. Dico alcuni e non tutti per fortuna. Questa sorta di misure draconiane che fanno quasi rimpiangere gli obblighi che ci eravamo assunti con la passata gestione della differenziata e che in realtà non venivano nemmeno da molti osservati, ci porterà pure ad essere probabilmente uno dei Comuni più eco-friendly del Sud ma tuttavia non si addice a chi da sempre è abituato a fare i porci comodi e a comportarsi da troglodita. Perché qui il problema non è la volontà dell’amministrazione di dare un contributo alla tutela dell’ambiente seppur con non poche difficoltà ed un forte coinvolgimento da parte dei cittadini più lungimiranti che sono costretti a fare spazio in casa ad un autoarticolato di bidoni, ma bensì la battaglia senza confini con chi invece ritiene che liberarsi dei propri rifiuti abbandonandoli ovunque sia quasi un diritto acquisito. Scaraventare un sacco di plastica pieno di monnezza magari nell'ombra rappresenta un atto liberatorio che risolve facilmente il problema e che scarica anche la mente perché la sgombra da quel fastidioso pensiero. Quello compiuto dalla nostra Amministrazione è un atto di coraggio e di fiducia nei nostri confronti che merita considerazione e che tuttavia io non riesco a vedere come un progetto di facile realizzazione poichè rischia di trasformare parte del territorio in una discarica a cielo aperto. Forse sarebbe stato più opportuno un processo più graduale e meno traumatizzante nei confronti della cittadinanza magari preceduto da un "probation period "che avrebbe con tutta probabilità evidenziato una qualche inerente problematica in tempo utile per la sua risoluzione. Forse sarebbe stato utile stampare la documentazione relativa alle istruzioni in più lingue in modo da potere coinvolgere anche chi vive Marsala da turista in questo impegnativo programma. Tuttavia ora che l’operazione ha preso vita non resta altro che armarsi di fiducia e pensare come il calabrone che lascia sbalorditi gli scienziati e riesce ad alzarsi in volo a dispetto di tutte le leggi della fisica. Ecco noi marsalesi come i calabroni sarebbe una bella cosa dimostrare che talvolta l’impossibile diventa invece possibile.

Massimo Bellina