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18/03/2019 04:00:00

Rchieste di pizzo al teatro Savio di Palermo. Solidarietà dal mondo dello spettacolo

Richiesta di pizzo al direttore artistico del teatro Savio a Palermo, gestito dai salesiani dell'istituto Gesù adolescente, Francesco Giacalone. Il dirigente ha denunciato ai carabinieri di essere stato fermato da due persone per strada che gli avrebbero chiesto di "mettersi a posto versando mille euro". Accompagnato da don Giovanni Lo Grande, responsabile del teatro, Giacalone si è presentato ai carabinieri. Anche nel 2008 il direttore artistico denunciò tentativi di estorsione ai danni del teatro.

Solidarietà dai colleghi di Federteatri e dal mondo politico. "Con il suo coraggio ha detto di no alla mafia. Un esempio importante per tutti noi. Saremo sempre dalla sua parte". A scrivere una lunga nota, che cita anche i messaggi di legalità lanciati attraverso le rappresentazioni teatrali, sono stati i direttori di teatro che fanno parte della Federteatri: Giovanni Nanfa del Jolly, Aldo Morgante di "Al Massimo", Giuseppe Stancampiano del Convento, Ignazio Garcia del Teatro Santa Cecilia, Mario Pupella del Teatro Sant'Eugenio, Orazio Bottiglieri del Colosseum e Lux, Enzo Mancuso del teatro Carlo Magno, Sara Cappello della fucina culturale Cantunera, Davide Bacino del teatro Orione.

Sul caso è intervenuto anche il Movimento 5 Stelle. "A distanza di 11 anni la mafia è tornata a chiedere il pizzo al direttore del Teatro Savio di Palermo, e per la seconda volta Francesco Giacalone e i salesiani dell'istituto Gesù Adolescente hanno detto no. Il Movimento 5 Stelle esprime solidarietà e gratitudine per il gesto di alto valore civico. Sono segnali importanti di cambiamento culturale e di riscatto per Palermo che ci fanno essere orgogliosi del nostro concittadino che ancora una volta ha saputo ribellarsi a un'estorsione mafiosa. Per contrastare la mafia c'è bisogno di esempi come quello di Francesco Giacalone che con il proprio coraggio ci rinnova l'idea che il sacrificio dei martiri della nostra terra non è stato vano". La nota è firmata dai parlamentari nazionali di Palermo, Roberta Alaimo, Steni Di Piazza, Valentina D'Orso, Aldo Penna, Giorgio Trizzino e Adriano Varrica, dal gruppo consiliare al Comune e dai consiglieri di circoscrizione di Palermo.

Solidarietà a Giacalone anche dal sindaco Leoluca Orlando, che plaude alla sua denuncia ("Una scelta importante, che è segnale di speranza e di fiducia nella legalità e nelle istituzioni") e annuncia che nei prossimi giorni incontrerà il direttore del Teatro Savio "per mostrargli la totale condivisione e vicinanza dell'amministrazione comunale".

Anche il Teatro Massimo si schiera al fianco di Giacalone. Per il sovrintendente Francesco Giambrone "l’arte e la cultura sono un’arma potente contro la mafia, e la presenza di teatri, biblioteche, cinema costituisce un baluardo contro la strisciante presenza della malavita nella nostra città. Ci battiamo perché il teatro sia uno strumento di crescita della comunità, di inclusione sociale e di affermazione di valori. Questo episodio dimostra che non bisogna mai abbassare la guardia e che si deve continuare ad andare avanti senza esitazioni".