Luigi Giacalone, segretario provinciale della CNA e vicepresidente della Camera di Commercio di Trapani che, esiste ancora giusto, non siete accorpati?
L’accorpamento c’è stato però l’assessore Turano deve nominare il nuovo consiglio camerale che deve a sua volta eleggere il presidente e la giunta camerale di quella che è la camera accorpata di Trapani, Agrigento e Caltanissetta. Ci sono stati diversi ricorsi.
E’ vero che questa dell’accorpamento delle camere di commercio, è stata una delle peggiori riforme fatte da Renzi?
Secondo me è stata pessima. Non capisco che cosa ci azzecca Trapani, con il territorio di Caltanissetta e Agrigento.
E’ stato fatto per contenere i costi.
Ma no, sono stati azzerati i compensi, dove sono i costi. Secondo me sarebbe stato più serio fare una riforma che imponeva il raggiungimento di determinati obiettivi. Come ad esempio le imposte camerali per la sicurezza delle aziende, intervenire sul costo del denaro e sull’internazionalizzazione delle imprese.
Giacalone, parliamo di Aeroporto di Birgi, come la vede?
La vedo nera. Penso che in un Paese normale questo consiglio di amministrazione si sarebbe dimesso o sarebbe stato dimissionato. Quello che sta avvenendo sull’aeroporto è incredibile, ed è assordante il silenzio da parte di chi ha competenze e delle istituzioni. Io non riesco ad immaginare un futuro senza l’aeroporto. Obiettivamente interi settori economici avevano puntato il proprio sviluppo sul turismo. L’aeroporto significava rilancio delle costruzioni e dell’edilizia, in molti avevano ammodernato i loro locali per farne strutture ricettive e tutto quello che ruota attorno all’indotto del turismo: tassisti, ristoranti e quant’altro.
Cosa non la convince di questo percorso dell’aeroporto?
Certo che non mi convince. Tu fai un bando e te lo fai impugnare dal Tar sul ricorso dell’Alitalia. Fai un secondo bando e non partecipa nessuno.
Lei lo vede il sindaco di Marsala, Alberto Di Girolamo, portare avanti la trattativa privata per il rilancio?
Secondo me bisogna fare un bando che si basi sul numero delle persone che le compagnie aeree possono portare a Birgi. Mettiamo a base d’asta 2 milioni di passeggeri, due terzi stranieri e un terzo italiani e questo renderà appetibile il bando. Ma quando fai un bando e porti alla concorrenza Blu Air che in tutta Europa ha 3 aerei contro 600 di Ryanair non puoi fare nulla. Io credo che senza compagnie come Ryanair ci sarà la morte del nostro territorio.
Sull’aeroporto di Birgi c’è lo scontro, un po’ sottaciuto, tra i sindaci Tranchida e Di Girolamo, con il sindaco di Trapani che ha chiesto le dimissioni del sindaco di Marsala da capofila di Comuni volenterosi per l'aeroporto e vorrebbe levare il pallino perché non lo ritiene così pragmatico. Lei da che parte sta?
Non faccio il tifo né per l’uno né per l’altro. Io pongo un problema. Noi abbiamo il 29 marzo un ‘importante iniziativa sull’efficientamento energetico, un progetto davvero importante per i condomini. Finita questa iniziativa, la prossima la faremo sull’aeroporto a Marsala, e inviteremo di nuovo i sindaci per metterli al confronto e per dire loro: siamo al fallimento, la via d’uscita qual è?
Giacalone, quanto pesa secondo lei sull’aeroporto di Birgi la non decisione del Governo Musumeci?
Facciamo un passo indietro, Giudice si è dimesso perché la Regione non partecipava al Cda. L’interlocutore è la Regione, siccome ritengo che Musumeci sia una persona seria, deve venire qui a confrontarsi sull’argomento. Noi abbiamo fatto la proposta.
La ricordiamo qual è la vostra proposta fatta a Musumeci?
Deve nominare un commissario straordinario che deve revocare questo bando scriteriato. Deve fare un nuovo bando basato sul numero delle persone che le compagnie intendono portare, partendo di una base d’asta di 2 milioni.
Perché bisogna pensare ad un prefetto o ex magistrato per risolvere le cose e la politica che ci sta a fare?
E dov’è la classe politica in grado di risolvere questo problema.
Luigi Giacalone ma se Ombra ha fatto bene in passato in aeroporto perché non rinominarlo?
Io non ho pregiudizi nei confronti di nessuno e tantomeno su Salvatore Ombra. I risultati sono dalla sua parte, ha portato l'aeroporto a due milioni di passeggeri.
Anche senza aeroporto vicino altri centri siciliani, ad esempio la bellissima Cefalù, vive di turismo anche in inverno e tantissimo in estate.
Evidente che l’aeroporto è uno degli strumenti del turismo ma non è l’unico anche se importantissimo.
Si parla dei soldi per l’aeroporto, ma quanto ci vorrebbe forse un decimo, per togliere a Milo l’ostacolo della frana che interrompe la ferrovia e impedisce di far raggiungere Palermo, in tempi decenti, dalla provincia di Trapani. Non dovremmo, per la risoluzione di questi problemi, applicare un pensiero laterale. L’aeroporto è la porta d’ingresso ed è importante, ma se avessimo bus e ferrovie funzionanti favoriremmo la mobilità e il turismo. Il nostro mercato è il mondo intero ormai, ma se vogliamo attrarre i cittadini catanesi e farli venire in Sicilia occidentale ci vogliono queste infrastrutture per favorire la circolazione e lo scambio interno della Sicilia.
Non c’è dubbio che i problemi legati al sistema viario, ferroviario e autostradale e alle infrastrutture in genere sono fondamentali ed è chiaro che chi di competenza dovrebbe porsi questi problemi. Noi li abbiamo posti a Musumeci in un nostro incontro. Ma è evidente che ci vuole un’idea di Paese. L’Umbria punta sul Jazz, Matera sui Sassi, San Vito sul cous cous, avere una strategia per cui presentare questo territorio attraente, interessante e fruibile, è fondamentale. Noi per andare a Roma impieghiamo molto più tempo per andare a Ragusa o a Enna, e certamente così non si favorisce né lo sviluppo né il turismo.
Giacalone quanti iscritti avete alla Camera di Commercio e alla CNA?
Abbiamo 6700 iscritti alla Camera di Commercio e alla CNA sono circa 2000.
Tutti questi lavoratori si lamentano con lei delle tasse?
La tassazione è eccessiva. Ma ci sono problemi legati alla mancanza di lavoro e ci sono i problemi legati anche agli abusivi. Nel 2010 gli iscritti erano 13mila, oggi il numero si è dimezzato. Questi non sono tutti pensionati ma lavoratori che operano in nero perché non pagano tasse, in tanti settori, dall’edilizia, alle acconciature, all'artigianato, ecc.
Questo fa capire che le due azioni del Governo del cambiamento: Reddito di Cittadinanza e Quota Cento servono a poco in un territorio in cui invece occorrerebbe un incentivo alle imprese.
Non c’è dubbio, un‘impresa che lavora in nero spesso è costretta dallo Stato perché con il 65% di tassazione si lavora 8 mesi per lo Stato e 4 per se stessi.
Giacalone ha seguito l’operazione “Scrigno”, hanno arrestato Paolo Ruggirello, si parla ancora una volta di mafia e politica. La mafia condiziona l’economia del nostro territorio, ma guardando anche alla vicenda Blutec, non c’è anche un fattore esterno sul nostro territorio come gli imprenditori del nord che vengono qui a fare banchetto alle nostre spalle?
Credo che in Sicilia ma in Italia in generale bisogna selezionare meglio la classe politica, perché quando viene fuori la vicenda Ruggirello, io mi auguro che lui riesca a spiegare la sua posizione ai magistrati, ma è evidente che abbiamo un danno d’immagine politica non indifferente. E’ anche vero che in questo Paese c’è anche un problema della burocrazia che ostacola e blocca lo sviluppo. E’ un problema serissimo, quello di snellire gli iter burocratici.
Giacalone che classe politica è quella della provincia di Trapani?
La vicenda dell’aeroporto, così come alcune inchieste della magistratura, dimostrano che manca una classe politica perché quella diligente e dirigente deve prevenire questi fenomeni.
Lei nel 2015 ha fatto le primarie. Rifarebbe quell’esperienza?
No, assolutamente no. Non sono più maturo per esperienze di carattere politico.
Lo sa che il sindaco si ricandida? Secondo lei fa bene, lo voterebbe?
Io lo voterei ma dipende da chi sono gli altri candidati sindaci.
Giacalone, sono passati 4 anni da quando questa amministrazione è in carica. Come la giudica?
Discretamente per quanto riguarda l’ordinaria amministrazione e la raccolta rifiuti. La differenziata è un fatto di civiltà. Poi su molte altre cose come la vicenda dell’aeroporto dove bisogna avere una visione, lì qualche problema in più c’è stato.