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23/04/2019 02:05:00

Scrive il "poeta", sulle doppie candidature a Mazara

 E' singolare che parecchi candidati a Sindaco di Mazara si sarebbero candidati -se nn sbaglio- pure al consiglio comunale. Come a dire: “se perdo come candidato sindaco cerco di avere comunque almeno una poltrona, anche se lo stipendio è molto diverso”.
La cosa apparirebbe ancora più disdicevole se si considerasse che la legge rispetto a quelle di prima già consente (e giustamente) a chi arriva ma perde al ballottaggio di andare a pieno titolo in consiglio, salvo rinuncia ovviamente.
 
Quindi dovremmo allora arguire che oggi chi si candida a sindaco e pure al consiglio, sta mettendo nel conto che arrivi addirittura oltre la terza posizione? Ma allora è ricerca di una poltrona comunque!

In altri tempi ciò sarebbe sembrato una "diminutio" del candidato, il quale o diventava Sindaco o altrimenti tornava al proprio lavoro. Non erano contemplate altre strade che già a palesarle indeboliva nell'immaginario elettorale collettivo - e di molto - il candidato sindaco.
Per carità la duplice candidatura è ed era consentita dalla legge, ma a mio ricordo era praticata solo da candidato minore che "sapendo" che "non aveva dove andare" nella corsa a sindaco, cercava appunto di guadagnare comunque un posto in consiglio, sfruttando la popolarità scaturente dall'essere candidato sindaco rispetto ai colleghi di lista per ciò subordinati e danneggiati.  

Credo per finire che dall'introduzione dell'elezione diretta del primo cittadino a Mazara, mai un Sindaco eletto (ma neanche il suo principale contendente, in verità..), è stato candidato anche al consiglio comunale.
Ma vigevano altro stile, altri principi, evidentemente.

Il Poeta