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13/06/2019 06:00:00

Marsala, Pino Milazzo: "Il sindaco ha fallito. Abbiamo salvato il Comune da altri debiti"

Giorni caldi nella politica marsalese. Scontri incrociati tra il consiglio comunale e l'amministrazione del sindaco Alberto Di Girolamo. Tutto ruota attorno all'approvazione del Piano triennale opere pubbliche che porterà alla discussione del Bilancio. Pino Milazzo, consigliere comunale di Marsala, il sindaco si è detto disgustato dal vostro atteggiamento, e voi avete fatto un documento di risposta. Cosa c'è scritto?

 

Un documento per fare chiarezza. Nel momento in cui il sindaco se ne esce con certe dichiarazioni noi dobbiamo anche difenderci.

 

E avete anche tenuto una conferenza stampa, eravate nove consiglieri, a guidare la truppa il presidente Enzo Sturiano. Alla base di tutto c'è il fatto che avete cambiato il Piano opere pubbliche fatto dalla giunta e il sindaco non ha gradito.

 

Se analizziamo punto per punto non abbiamo tolto un euro rispetto a quello che è stato speso l'anno scorso e due anni fa per manutenzione di illuminazione, semafori e strade. Abbiamo lasciato quello che negli anni passati è stato fatto. Consideriamo che tutto quello che è stato approvato nel 2018 va in cantiere adesso, quello che viene approvato quest'anno andrà in cantiere nel 2020.

 

In sostanza avete impedito al sindaco la campagna elettorale per la rielezione. Per questo è nervoso.

 

Intanto abbiamo impedito di indebitare il Comune per un altro milione e mezzo di mutui. Visto che il bilancio si farà, probabilmente, entro il 30 giugno, abbiamo la possibilità ad ottobre di fare quegli assestamenti di bilancio necessari.

 

Lei sta spiegando in maniera tecnica la vostra scelta. Altri consiglieri anche in conferenza stampa hanno fatto interventi un po' da campagna elettorale. Come Giovanni Sinacori, ad esempio, che sembra aver parlato da candidato sindaco. Che senso ha fare una conferenza stampa adesso, quando vi sono da sempre problemi tra il consiglio e la giunta?

 

Prendiamo atto che l'amministrazione Di Girolamo ha fallito il suo progetto. Questo è un dato di fatto. Quando un sindaco da 20 consiglieri di inizio mandato è sostenuto da solo 5 consiglieri si chiama fallimento. Sinacori è stato sempre attaccato in consiglio comunale.

 

Lo vedrebbe bene come sindaco?

 

Perchè no? E' una persona in gamba, ha una preparazione ottima.

 

Ma il suo cuore batte altrove.

 

Per Renzo Carini, sì, dico la verità. Oggi rimpiangono un po' tutti l'amministrazione Carini, di cui facevo parte. La nostra grande disponibilità al dialogo col consiglio comunale.

 

Chi non vi rimpiange è il vice sindaco Agostino Licari che a proposito di mutui ha detto che Carini faceva debiti e nessuno apriva bocca, e sono stati costretti a risanare i conti. Ci è rimasto male?

 

Un po' sì. Licari era consigliere comunale all'epoca, e sa benissimo che quando da assessore presentavo un Piano triennale opere pubbliche in consiglio, prima lo stabilivo con i capigruppo e le commissioni di riferimento, cercando di portare avanti le esigenze di tutto il territorio. Vado a testa alta. Chi fa l'assessore ai lavori pubblici cerca di programmare più opere possibili per tutti, se la ragioneria poi dà l'ok a fare io lo faccio. Questo non può farlo l'assessore alle finanze. E' lui l'assessore alle finanze, la paura delle casse la deve avere lui.

 

Perchè i mutui andavano bene prima e non adesso?

 

Quando abbiamo fatto dei mutui da 15 milioni di euro in due anni avevamo in Comune che veniva da un periodo di stallo di investimenti. La possibilità di fare debiti c'era perchè non erano stati fatt dei mutui negli anni precedenti. Se il consiglio avesse fatto adesso 4,5 milioni di euro i mutui il prossimo anno si rischiava di aumentare le tasse, perchè non si poteva più indebitare. Ed è irrispettoso nei confronti di chi verrà dopo.

 

Voi dite sempre che bisogna fare un'analisi politica sull'amministrazione Di Girolamo. Lo diceva anche prima, che il sindaco ha cominciato con una maggioranza e sta concludendo il suo mandato con un manipolo di consiglieri a suo sostegno. Ma questo non è il destino che accomuna tutti i sindaci? Che stupore c'è? Il gioco che fanno i consiglieri è quello di abbandonare a poco a poco il sindaco anche perchè ti ripaga in visibilità andare contro chi amministra che oggi è una cosa difficilissima.

 

Per certi versi è così. Inizialmente chi viene eletto sindaco coinvolge i consiglieri poi cambia idea e sostiene che può amministrare con le proprie forze. Si caricano di questo peso, di questa responsabilità, che pensano di avere nei confronti della città. C'è da dire però che il sindaco Di Girolamo è un sindaco politico, e questo ragionamento lo poteva fare un tecnico. Se tu ti candidi con l'appoggio delle forze politiche è normale che devi dargli spazio. Non puoi sventrare altre parti politiche se non la tua, il Pd. Non puoi presentare un Piano opere pubbliche con un aumento dei mutui senza consultare le parti politiche.

 

Lo puoi fare se hai una maggioranza in aula.

 

Il notaio Galfano amministrava con 5,6 consiglieri comunali, ma tutti i bilanci venivano approvati, perchè l'allora assessore alle finanze Leo Giacalone veniva in commissione e cercava di capire le esigenze della città. Tutti consiglieri potevano rappresentare il territorio. Di Girolamo non ha parlato con nessuno.

 

Enzo Sturiano ha annunciato di voler chiedere risarcimento danni a Linda Licari che l'ha accusato di avere atteggiamenti “mafiosi” in aula. La stessa Licari ha detto a Sinacori che “si è spartito il porco”. Cosa sta succedendo?

 

Sono cose che fanno male alla politica. C'è un'azione personale che fa male. Forse manca esperienza politica, bisognerebbe tornare alle scuole di politica.

 

Dicono che Massimo Grillo abbia pronte sette liste per candidarsi alle prossime amministrative. Lei in quale di queste si trova?

 

Non mi risulta. Grillo sarebbe un ottimo sindaco. Con la sua esperienza potrebbe dare un contributo forte a questa città.

 

Se si dovesse riproporre la sfida del 2015, Grillo vincerebbe contro Di Girolamo?

 

Le campagne elettorali sono sempre un enigma. Mentre prima si avvertiva che ci fosse un sostegno da parte della gente a Di Girolamo oggi non c'è più. Manca il contatto tra il politico e i cittadini.