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23/06/2019 10:00:00

Caso Arata-Nicastri, le tangenti e quel nome non chiaro

Nella vicenda di corruzione che vede coinvolti Vito Nicastri, re dell'eolico e Paolo Arata, docente di ecologia vicino alla Lega di Matteo Salvini, quando sembrava tutto chiaro, spunta l'ipotesi del possibile scambio di persona. Arata nelle intercettazioni parla di Tinnarelli, Tinnirello o Tinarelli, facendo confusione e scambiando i nomi. Alberto Tinnirello, dirigene dell'assessorato all'Energia nega di aver preso la tangente e il suo avvocato Roberto Mangano insinua questo dubbio. 

Di Tinarelli, ad esempio, per come si ascolta nelle intercettazioni delle conversazioni tra Paolo Arata e il figlio Francesco, in Italia che  si occupano di energie alternative ce ne sono almeno tre e non sono all'assessorato siciliano. In base al colloquio tra Arata e il figlio Francesco, nella trascrizione della registrazione, effettuata dalla Dia di Trapani, i due parlano a più riprese di Tinnarelli ma nell'audio originale c'è una enne in meno: Tinarelli. E si fa un altro riferimento, come si dice in gergo tecnico, individualizzante: «Tinarelli che gli dai del tu».

Questa la conversazione in cui si parla del pagmento: «E Buonfrate che fa - diceva Paolo Arata a Francesco - tutto bisogna dirglielo a Buonfrate, eh... lo chiamo eh... ma tu pensi... questi qua sono stati tutti pagati... tu pensi che ti vengano lì, Tinarelli che gli dai del tu... delle cose... tu pensi... quanto gli abbiamo dato a Tinarelli?».  In altri passaggi poi il riferimento è a Tinnirello e quando si parla del passaggio di soldi però si fa riferimento al biometano. Tinnirello da parte sua nega al gip si essersi mai occupato di biometano nè di aver preso soldi.