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29/06/2019 07:48:00

Sicilia, i naufraghi della Sea Watch finalmente sbarcano. Ma la capitana è stata arrestata

 La svolta alle 1,50.

La Sea Watch forza il blocco ed entra nel porto di Lampedusa. E' la fine dell'odissea per i 40 migranti rimasti a bordo che vengono fatti scendere. Un'ora dopo circa scende anche la capitana Carola Rackete.

E' in stato d'arresto per violazione dell'articolo 1100 del codice della navigazione, che richiama il comportamento del comandante o dell'ufficiale che commetta atti di resistenza o di violenza contro una nave da guerra nazionale, ed e' punibile con lareclusione da tre a dieci anni.

Secondo il deputato del Pd Gennaro Migliore, che è entrato nella caserma della Finanza, la capitana si trova nella stanza del comandante visto che la caserma non ha una cella di sicurezza. "Domani potrebbe essere trasferita in un carcere in Sicilia".

Quando la nave ha attraccato al molo del porto c'e' stato uno 'scontro' fra i sostenitori della ong che hanno applaudito la scelta della comandante e un gruppo di lampedusani tra cui l'ex vicesindaco Angela Maraventano, che ha urlato e inveito contro i volontari dell'organizzazione. "E' una vergogna - ha urlato Maraventano rivolta verso la nave -. Qui non si può venire a fare quello che si vuole, non venite nelle nostra isola se no succede il finimondo". E poi, "fate scendere i profughi - ha aggiunto rivolgendosi alle forze dell'ordine - e arrestateli tutti". All'ex vicesindaco ha risposto l'ex sindaco Giusi Nicolini: "Che vuoi tu, chi sei tu per decidere chi deve venire e chi no". Prima di attraccare, una motovedetta della Guardia di Finanza ha tentato più volte di impedire l'ormeggio fino a quando si è dovuta sfilare per non rimanere incastrata fra la Sea Watch e la banchina.

"Non avevamo scelta, al comandante, iscritto nel registro degli indagati, non è stata data nessuna soluzione di fronte a uno stato di necessità dichiarato trentasei ore fa e quindi era sua responsabilità portare queste persone in salvo", la portavoce della Sea Watch, Giorgia Linardi, ha commentato così la scelta della comandante della nave, Carola Rackete, di entrare in porto. "La violazione - ha aggiunto Linardi - è stata non del comandante, ma delle autorità che non hanno assistito la nave per sedici giorni". Ma ora il comandate rischia l'arresto?, le è stato chiesto: "Potrebbe - ha risposto -. Vediamo cosa accade".

Ieri (venerdì) la nave è stata perquisita dalla Guardia di Finanza, quando era ferma a mezzo miglio al largo di Lampedusa. I finanzieri sono saliti a bordo su disposizione dei pm di Agrigento e stanno notificando al comandante Carola Rackete anche l'iscrizione nel registro degli indagati.

Dopo le operazioni di sbarco decine di militari della Guardia di Finanza hanno preso di fatto il comando della nave. La grossa imbarcazione è stata portata fuori dal porto intorno alle 06,30 perché la sua presenza in porto, fa nascere due problemi: il primo riguarda i decolli e gli atterraggi degli aerei, in quanto l'albero della Sea Watch è molto alto e interferisce all'interno del cuneo di sicurezza di decolli e atterraggi del vicino aeroporto; il secondo riguarda i traghetti di linea che collegano Lampedusa con il resto della Sicilia in quanto la nave della Ong impedisce il loro attracco.