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19/07/2019 06:00:00

19 Luglio nel segno di Paolo Borsellino: tutto gli eventi in programma

Da Marsala a Gibellina, da Custonaci a Campobello di Mazara, sono tanti gli eventi organizzati per ricordare oggi, 19 Luglio, Paolo Borsellino. 

A Gibellina al Baglio di Stefano andrà in scena “Le parole rubate”, scritto dai giornalisti Gery Palazzotto e Salvo Palazzolo, interpretato da Gigi Borruso ed accompagnato dalle musiche di Marco Betta, Diego Spitaleri e Fabio Lannino. Una storia che ruota attorno a due immagini: sabato 23 maggio 1992, ore 22.

Quattro ore dopo la strage di Capaci, due magistrati e un ufficiale dei carabinieri entrano nell’ufficio di Giovanni Falcone al ministero della Giustizia, si guardano intorno e non toccano nulla: lasciano li? i computer, i documenti e gli appunti del magistrato appena assassinato. Cinquantasette giorni dopo, sabato 19 luglio, alle 16,57, Paolo Borsellino scende dalla sua auto blindata in via d’Amelio a Palermo. In una mano ha una sigaretta, nell’altra l’accendino con cui la accende. La borsa con la sua agenda rossa e? in auto e li? rimarra? sin quando, due minuti dopo, Cosa Nostra fara? esplodere una Fiat 126 imbottita con 90 chili di tritolo, poi quell’agenda sparira?.

Da Capaci a via d’Amelio, la storia di quei cinquantasette giorni e? il resoconto di un’epidemia di distrazione collettiva. A 25 anni di distanza si ricostruisce, per la prima volta, il piu? grande cambio di scena a sipario aperto che la nostra democrazia ricordi. Si racconta di quando in un’eclissi della democrazia, nel buio del vuoto di potere, entrarono in azione gli specialisti del depistaggio che, seguendo un metodo ben collaudato, sottrassero le parole piu? importanti dei due magistrati assassinati.

A Custonaci, presso il campo sportivo di Cornino, la tradizionale manifestazione organizzata dal «Centro Studi Dino Grammatico - Istituto per la Cultura della Legalità», in collaborazione con l’ACD Custonaci, dal titolo «In memoria di Paolo». Anche per questa edizione 2019 particolare attenzione verrà data alle nuove generazioni, che saranno, come sempre, i veri protagonisti dell’evento (ricco di musica, di poesia e di momenti di riflessione). Tuttavia la novità del 2019 è l’incontro sportivo «Un calcio alla mafia», tra la squadra della Polizia di Stato, la Rappresentativa dei Magistrati e Forze dell’Ordine e l’ACD Custonaci che milita in seconda categoria. La figura ed il pensiero del giudice Borsellino sono, infatti, dei saldi punti di riferimento nelle attività del «Centro Studi Dino Grammatico». A partire proprio dalle sue, purtroppo ancora attuali, parole pronunciate il 23 giugno 1992, alla commemorazione di Giovanni Falcone, nel trigesimo della strage di Capaci: «La lotta alla mafia (primo problema da risolvere nella nostra Terra, bellissima e disgraziata) non doveva essere soltanto una distaccata opera di repressione, ma un movimento culturale e morale, anche religioso, che coinvolgesse tutti, che tutti abituasse a sentire la bellezza del fresco profumo di libertà, che si contrappone al puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità». Tra i partner della manifestazione si annoverano, inoltre, l’Azienda Sanitaria Provinciale di Trapani, l’ISSPE di Palermo, l’AICS di Trapani e la Proloco di Custonaci i cui giovani hanno voluto realizzare un «Flash Mob» per dire NO alla mafia.

A Marsala  la Compagnia “Stabile Assai” della Casa di Reclusione di Rebibbia presenta lo spettacolo “Il Coraggio della Legalità”, di Antonio Turco e Cosimo Rega. La rappresentazione teatrale, proposta dall'Associazione “Il Profeta”, si terrà nel Complesso San Pietro (ore 21:30) e vede in scena attori detenuti ed ex-detenuti, educatori e musicisti professionisti. “Il progetto della Compagnia vuole promuovere una cultura della legalità e della corresponsabilità attraverso l'attività teatrale, sottolinea l'assessore Clara Ruggieri. Ne trae beneficio la comunicazione e la condivisione di valori così importanti, portati in scena anni fa anche alla Camera dei Deputati”. Lo spettacolo rende omaggio sia a Paolo Borsellino che a Giovanni Falcone, giudici che hanno saputo interpretare sino alla fine il ruolo di servitori dello Stato con una dignità ed onestà di principi fuori dal comune.

La città di Campobello di Mazara ricorderà il giudice Paolo Borsellino e gli agenti della sua scorta, brutalmente uccisi dalla mafia il 19 luglio del 1992, con la rappresentazione teatrale “Cauru”, promossa dall’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Giuseppe Castiglione alle ore 21, al Baglio Florio delle Cave di Cusa.
Lo spettacolo teatrale di Francesco Randazzo, vincitore del premio Officina Teatro 2007, sarà rappresentato da Luana Rondinelli, Jerry Accardo e Piero Indelicato con la regia di Giovanni Carta.
L’opera è un retablo di scene emblematiche sulla Sicilia, la mafia e la giustizia; una rappresentazione che punta l’attenzione sul senso tragico dello scontro sociale e morale di una comunità che lotta contro un cancro al suo interno.
Ricordando le date emblematiche del 23 maggio, del 19 luglio, del 21 luglio, e ancora del 29 luglio, del 3 settembre e del 30 aprile, lo spettacolo ripercorre alcune tappe della trasformazione della città di Palermo in un cimitero. Obelischi, alberi e lapidi a poca distanza gli uni dalle altre, per ricordare chi non c’è più, chi è stato ucciso per difendere la giustizia, per contrastare l’ombra scura della mafia.
“Càuru” è dedicato alla terra di Sicilia, “dove gli occhi abbagliati dal sole si trasformano in una maschera tragica, dove mogli e madri si ritrovano a piangere e a fare i conti con l’assenza, dove una società scossa dal dolore e dal caldo asfissiante si chiede quale orizzonte di pace e di giustizia potremo e vorremo ancora vedere”.
L’ingresso è libero.

L'Associazione Antiracket "Io non pago il pizzo... e tu?", in collaborazione con il Comune di Mazara del Vallo, venerdì 19 luglio, alle ore 11 presso la Galleria Sicilia, all'interno del Palazzo Comunale, rievoca la strage di via d'Amelio del '92 .

"Il Coraggio della Solitudine"- è questo il titolo del convegno - attraverso testimonianze e letture, in particolare si ricordera' il giudice durante gli ultimi giorni della sua vita allorché il senso avvertito dallo stesso della solitudine non lo fece indietreggiare, anzi, gli infuse il coraggio di continuare ad agire, pur con la consapevolezza di essere una vittima predestinata, da servitore dello Stato, come egli amava definirsi.

L'incontro è aperto al pubblico.

Saranno presenti il sindaco Salvatore Quinci, Miriam Norrito, Leandro Bianco, Gianfranco Casale e Francesca Incandela.